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Concetti Chiave

  • Le reazioni chimiche possono essere reversibili o irreversibili; le reversibili raggiungono un equilibrio dinamico dove reagenti e prodotti si formano alla stessa velocità.
  • La velocità di reazione dipende dalla concentrazione dei reagenti, dalla temperatura, dalla superficie di contatto e dalla presenza di catalizzatori che abbassano l'energia di attivazione.
  • Il principio di Le Chatelier descrive come un sistema all'equilibrio reagisce a variazioni di temperatura, pressione e concentrazione per ristabilire l'equilibrio.
  • Acidi e basi sono definiti secondo le teorie di Arrhenius, Brönsted-Lowry e Lewis, con differenze nei concetti di donazione e accettazione di protoni ed elettroni.
  • Il pH misura l'acidità di una soluzione e gli indicatori di pH cambiano colore in risposta a variazioni di pH, mentre le soluzioni tampone mantengono un pH stabile.
Gli equilibri chimici

Teoricamente tutte le reazioni sono reversibili, ovvero è possibile che gli atomi che formano i composti prodotti si riarrangino rompendo i nuovi legami e riformando i reagenti.
Nella pratica tuttavia esistono sistemi nei quali la reazione inversa non avviene : tali reazioni si dicono irreversibili.
Nelle reazioni reversibili si hanno quantità misurabili di prodotti e di reagenti e le stesse procedono fino a raggiungere uno stato di equilibrio dinamico, dove quelle che procedono in direzioni opposte hanno la stessa velocità.

Velocità di reazione

E’ la quantità di sostanza trasformata nell’unità di tempo. E’ direttamente proporzionale al prodotto delle concentrazioni dei reagenti, ciascuno elevato al proprio coefficiente stechiometrico e ad una costante K (costante cinetica) caratteristica per ogni reazione , che comprende tutti quei fattori che influenzano la velocità di reazione.
Ad esempio, per la reazione:
aA+bB --> cC +dD,
l’espressione della velocità è:
v= K [ A]a [ B]b

I fattori che influenzano la velocità di reazione sono:
* La natura chimica dei reagenti
* La concentrazione dei reagenti: all’aumentare della concentrazione aumenta anche la velocità perché aumenta la probabilità di urto tra le particelle
* La superficie di contatto dei reagenti : è intuitivo che maggiore è la superficie di contatto , più veloce è la reazione ( perché?…..)
* La temperatura: l’incremento di temperatura aumenta la velocità delle reazioni endoergoniche e sfavorisce le reazioni esoergoniche
* I catalizzatori; la presenza di catalizzatori incrementa la velocità di reazione quando la presenza di catalizzatori aumenta la velocità di reazione quando essi abbassano l’energia di attivazione, al contrario la rallentano.  

La costante d’equilibrio
Si parla di equilibrio quando la velocità di formazione dei prodotti è uguale a quella di riformazione dei reagenti, in modo tale che la composizione chimica del campione studiato rimane costante nel tempo; tale equilibrio è un equilibrio dinamico, nel senso che le reazioni nei due sensi continuano ad avvenire , ma con la stessa velocità per cui apparentemente si ha una situazione che sembra non mutare nel tempo.

Principio di Le Chatelier ( anno 1884)
E’ detto anche dell’equilibrio mobile:
Un sistema all’equilibrio, perturbato da un’azione esterna, reagisce in modo da contrastarne l’effetto, ristabilendo l’equilibrio.
 

Applicazioni del principio di Le Chatelier
Si possono prevedere gli effetti di certi fattori su un sistema all’equilibrio.
1.    Effetto delle variazioni di temperatura: quando si aumenta la temperatura di un sistema all’equilibrio, lo stesso si sposta nella direzione di assorbimento del calore.
2.    Effetto delle variazioni di pressione: quando viene aumentata la pressione di un sistema all’equilibrio , esso viene spostato nel senso in cui si ha il minor volume possibile.
3. Effetto delle variazioni di concentrazione: aumentando la concentrazione di un componente di un sistema all’equilibrio, lo stesso si sposta nel senso in cui si ha il consumo della sostanza aggiunta.
4. Effetto del catalizzatore: il catalizzatore non ha alcuna influenza sulla posizione dell’equilibrio, dato che non compare nella reazione. Esso non influenza quindi il valore della costante di equilibrio ma agisce sulla velocità di raggiungimento dello stesso, accelerando allo stesso modo le due semireazioni. 

Prodotto di solubilità
In una soluzione satura di un sale poco solubile, il prodotto delle concentrazioni molari degli ioni disciolti, ciascuno elevato ai propri coefficienti stechiometrici, è una costante (a temperatura costante), detta prodotto di solubilità (Kps). Si tratta di un equilibrio dinamico tra gli ioni in soluzione e il sale.

Acidi, basi e pH
Esistono tre teorie sugli acidi e sulle basi, elaborate in anni diversi e a tutt’oggi utilizzate. 

1.   Acidi e basi secondo Arrhenius ( anno 1887)
* Acido :sostanza che in acqua libera ioni H+
* Base: sostanza che in acqua libera ioni OH-   

2.   Acidi e basi secondo Brönsted- Lowry ( anno 1922)
* Acido: sostanza che può donare protoni
* Base: sostanza che può accettare protoni

La conseguenza più importante della teoria del trasferimento dei protoni è che un acido e una base reagiscono tra loro per formare un altro acido e un’altra base.
Ogni acido , infatti, perdendo protoni, diviene una base, detta base coniugata; ogni base, accettando protoni, si converte in acido coniugato.

Acidi e basi secondo Lewis ( anno 1923)
* Acido : sostanza in grado di accettare una coppia di elettroni.
* Base: sostanza che è in grado di cedere una coppia di elettroni.

Forza degli acidi e delle basi
Gli acidi e le basi, in soluzione acquosa , si dissociano rimanendo in equilibrio con i loro ioni in soluzione. Questa reazione di equilibrio si chiama dissociazione e la costante relativa , detta costante di dissociazione , viene detta Ka se si riferisce alla dissociazione di un acido e Kb se si riferisce alla dissociazione di una base.

La forza degli acidi e delle basi si stabilisce in base al loro grado di dissociazione ; quanto più la sostanza si dissocia (cioè tanto più l’equilibrio è spostato a destra) tanto più si dice che l’acido, o la base, è forte.
Gli acidi poco dissociati sono acidi deboli.  

IL pH e il pOH di una soluzione

Il pH determina il grado di acidità di una soluzione (così come il pOH ne determina il grado di basicità).
Il pH è il logaritmo ,cambiato di segno , della concentrazione molare degli ioni idrogeno in una soluzione;
il pOH si definisce come il logaritmo , cambiato di segno, della concentrazione molare degli ioni ossidrili OH- in soluzione.
La scala dei valori di pH è una scala arbitraria che prende il via dal prodotto ionico dell'acqua; nell'acqua pura la concentrazione di ioni idrogeno e di ioni idrossido è uguale.

In base alla definizione di pH e di pOH appena fornita avremo pH = - Log[H+] = -Log 10-7 = 7

Si può dedurre perciò che nella scala di acidità il valore 7 è quello della neutralità, tutti i valori minori di sette fino allo O mostrano un'acidità crescente della sostanza e tutti quelli maggiori di sette fino a 14 una basicità crescente della sostanza.
In sintesi:
[H+] > [OH-] pH [H+] = [OH-] pH = 7 soluzione neutra
[H+] 7 soluzione basica  

Indicatori

Gli indicatori di pH sono sostanze solide o liquide, generalmente composti organici, debolmente acidi o debolmente basici, che hanno la proprietà di cambiare colore a seconda del pH della soluzione con cui vengono a contatto. Il loro raggio d'azione riguarda piccoli intervalli di pH in modo che si possa fare un buona approssimazione dell'acidità della soluzione. Caratteristica fondamentale degli indicatori è che non reagiscono con le soluzioni con cui vengono a contatto.
Poiché gli indicatori sono debolmente acidi (o debolmente basici) tendono, anche se poco, a dissociarsi.

Soluzioni tampone

Sono soluzioni grazie alle quali il pH di una soluzione rimane praticamente costante anche per aggiunte consistenti di acidi e di basi forti. Sono sistemi acido-base coniugati, formati da un acido debole e da un suo sale.

Titolazione acido-base

E' un'analisi quantitativa che permette di stabilire la quantità di acido (o di base) presenti in un volume noto di soluzione, neutralizzandoli con volumi calcolabili di una soluzione di base (o di acido), a titolo (concentrazione) noto.
Il momento in cui avviene la neutralizzazione viene evidenziato dalla presenza di un opportuno indicatore: questo infatti vira da un colore all'altro.
La soluzione a titolo noto prende il nome di titolante. La relazione fondamentale delle titolazioni è
N1V1 = N2V2
N1 = concentrazione soluzione incognita
V1 = volume soluzione incognita
N2 = concentrazione soluzione titolante
V2 = volume consumato di soluzione titolante 

Idrolisi salina

È la relazione degli ioni di un sale con l'acqua. Infatti quando un sale viene a contatto con l'acqua, i suoi ioni possono comportarsi come acidi o basi.
L’idrolisi si distingue in :
idrolisi acida: quando il sale proviene dalla coppia acido forte-base debole, il catione del sale reagisce con l'acqua formando ioni H3O+, abbassando perciò il pH.

idrolisi basica: quando il sale proviene dalla coppia acido debole-base forte, l'anione del sale reagisce con l'acqua a formare ioni OH-, alzando perciò il pH.

Domande da interrogazione

  1. Cosa si intende per equilibrio dinamico nelle reazioni chimiche?
  2. L'equilibrio dinamico si verifica quando la velocità di formazione dei prodotti è uguale a quella di riformazione dei reagenti, mantenendo costante la composizione chimica del sistema nel tempo, anche se le reazioni continuano a verificarsi in entrambe le direzioni.

  3. Quali sono i fattori che influenzano la velocità di reazione?
  4. I fattori che influenzano la velocità di reazione includono la natura chimica dei reagenti, la concentrazione dei reagenti, la superficie di contatto, la temperatura e la presenza di catalizzatori.

  5. Come il principio di Le Chatelier descrive la risposta di un sistema all'equilibrio a perturbazioni esterne?
  6. Il principio di Le Chatelier afferma che un sistema all'equilibrio reagisce a perturbazioni esterne in modo da contrastarne l'effetto, ristabilendo l'equilibrio spostandosi nella direzione che riduce l'impatto della perturbazione.

  7. Qual è la differenza tra acidi e basi secondo le teorie di Arrhenius, Brönsted-Lowry e Lewis?
  8. Secondo Arrhenius, un acido libera ioni H+ in acqua e una base libera ioni OH-. Secondo Brönsted-Lowry, un acido dona protoni e una base li accetta. Secondo Lewis, un acido accetta una coppia di elettroni e una base la cede.

  9. Come si determina la forza di un acido o di una base in soluzione acquosa?
  10. La forza di un acido o di una base si determina in base al loro grado di dissociazione; quanto più una sostanza si dissocia, tanto più è considerata forte. La costante di dissociazione, Ka per acidi e Kb per basi, quantifica questo equilibrio.

Domande e risposte