Concetti Chiave
- Il saggio della combustione è un metodo semplice per distinguere composti organici da quelli metallo-organici e inorganici.
- La procedura prevede il riscaldamento di una piccola quantità di sostanza su una piastrina di porcellana e l'osservazione del suo comportamento.
- La presenza di particelle carboniose indica un composto organico o metallo-organico, mentre la loro assenza suggerisce un composto inorganico.
- I composti organici tendono a fondere e carbonizzare, lasciando un residuo nero, mentre i metallo-organici formano residui inorganici.
- L'analisi del residuo post-combustione può aiutare a identificare ioni metallici per distinguere ulteriormente tra composti metallo-organici.
Chimica e laboratorio, il saggio della combustione
Il saggio della combustione è un saggio molto semplice che consente di acquisire informazioni del tutto preliminari su di un composto incognito, viene utilizzato essenzialmente per distinguere i composti organici da quelli metall0-organici ed inorganici. La procedura è la seguente: sopra una piastrina di porcellana si mette una piccola quantità di sostanza, uno o due milligrammi, poi la piastrina viene riscaldata alla fiamma di un bunsen e si osserva il comportamento della sostanza per effetto del riscaldamento. La prima cosa da verificare è la presenza di particelle carboniose.In assenza di particelle a base di carbonio il composto è con tutta probabilità di natura inorganica. Anche ad elevate temperature non subisce alcuna alterazione; pur tuttavia a volte la sostanza fonde senza carbonizzare oppure sublima, passando direttamente dallo stato solido a quello aeriforme.
Se si riscontra la presenza di particelle carboniose, allora il composto contiene sicuramente atomi di carbonio e pertanto può trattarsi di un composto organico o metallo-organico in genere un sale di un acido organico. alcune volte la carbonizzazione non è molto evidente; ciò succede con composti organici che hanno tendenza a sublimare o con composti metallo-organici con un contenuto di carbonio molto basso ad esempio l’acetato di carbonio.
Per distinguere poi fra i composti organici e metallo-organici si cerca nel residuo carbonioso, la presenza di prodotti inorganici formatisi durante la combustione cioè di ceneri. Vediamo alcuni esempi:
- il benzoato di sodio per combustione lascia un residuo di carbonato di sodio
- il lattato di calcio forma carbonato di calcio ed ossido di calcio
- il sorbato di potassio dà luogo a carbonato di potassio, e così via
Per stabilire la natura del composto metallo-organico occorre evidenziare nel residuo proveniente dalla combustione, la presenza di ioni metallici come lo ione sodio, lo ione potassio, lo ione calcio etc. Utilizzando le metodologie dell’analisi inorganica si possono identificare tali ioni. I metodi previsti possono essere applicati anche direttamente sul composto di partenza, prima della combustione; in questo caso, però, occorre procedere con molta attenzione evitando le interferenze da parte della porzione organica del composto. In sintesi si utilizza il riscaldamento perché le sostanze organiche e metallo-organiche non si comportano allo stesso modo. In particolare, i composti organici durante il riscaldamento vanno incontro a fusione e la massa fusa brucia lasciando un residuo nero o anche un semplice alone nero. In caso di riscaldamento prolungato tutto il carbone può scomparire. I composti contenenti molti gruppi ossidrili come ad esempio gli zuccheri, lasciano una massa carboniosa nera lucida, rigonfia per effetto dell’eliminazione di molecole d’acqua. Alcuni composti per riscaldamento possono sviluppare vapori rosso-violacei di iodio. Diversamente un composto metallo-organico in genere non fonde a causa della presenza di elevate forze ioniche e lascia un residuo carbonioso nero opaco, che, per prolungato riscaldamento, mostra la presenza di prodotto di natura inorganica, resistente al calore.
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale del saggio della combustione?
- Come si determina se un composto è organico o inorganico durante il saggio della combustione?
- Quali sono alcuni esempi di residui formati dalla combustione di composti metallo-organici?
- Quali caratteristiche distinguono i composti organici dai metallo-organici durante il riscaldamento?
Il saggio della combustione è utilizzato per distinguere i composti organici da quelli metallo-organici e inorganici, fornendo informazioni preliminari su un composto incognito.
Se durante il riscaldamento si osservano particelle carboniose, il composto contiene atomi di carbonio ed è probabilmente organico o metallo-organico. In assenza di particelle carboniose, il composto è probabilmente inorganico.
Alcuni esempi includono il benzoato di sodio che lascia un residuo di carbonato di sodio, il lattato di calcio che forma carbonato di calcio e ossido di calcio, e il sorbato di potassio che dà luogo a carbonato di potassio.
I composti organici tendono a fondere e bruciare lasciando un residuo nero, mentre i composti metallo-organici generalmente non fondono e lasciano un residuo carbonioso nero opaco che può mostrare prodotti inorganici resistenti al calore.