carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • Il mantenimento energetico nei cavalli mezzosangue è cruciale, soprattutto durante fasi di lattazione, poiché razioni troppo concentrate possono causare problemi.
  • Le tecniche di preparazione degli alimenti, come molitura ed estrusione, aumentano il valore nutritivo, influenzando l'energia disponibile per i cavalli.
  • Le proteine servono principalmente a costruire e riparare i tessuti, mentre gli estrattivi azotati dovrebbero fornire almeno il 25% dell'energia nei monogastrici.
  • I cavalli sono "sprinter" con muscoli a contrazione rapida, adattati per fuggire dai predatori, rendendo la velocità essenziale per la loro sopravvivenza.
  • La quantità di energia ingerita dai cavalli varia in base alla densità energetica della razione, con una correlazione inversa tra densità energetica e quantità ingerita.

Indice

  1. Unità mista nel cavallo
  2. Altri aspetti

Unità mista nel cavallo

Stimata in condizioni tendenzialmente di mantenimento con cavalli mezzosangue. Da questa unità si capisce che tutte quelle situazioni in cui il mantenimento o lattazione sono la parte preponderante dell’energia, non vanno benissimo, anche perché ai cavalli da corsa, che mangiano razioni più concentrate (a destra nel grafico cartesiano iniziale), questo porta dei problemi.
Le preparazioni e le modalità di somministrazione degli alimenti sono dei fattori che possono condizionare la quantità di energia negli alimenti.
Tutti i trattamenti tecnologici visti in tecnica mangimistica, sono fatti per accrescere il valore nutritivo degli alimenti (dalla molitura all’estrusione).
Le proteine hanno prevalentemente una funzione plastica e gli estrattivi azotati devono fornire almeno il 25% delle energie nei monogastrici.
Essendo che il panorama si è voltato verso patologie legate a problemi metabolici piuttosto che a carenze alimentari, i dati presi in considerazione possono variare. I grassi forniscono energia, ma richiedono zuccheri ed ossigeni per essere utilizzati.

Altri aspetti

La strategia di sopravvivenza delle prede è legata al fatto di poter fuggire ai predatori, di conseguenza il fattore più importante è la velocità: ci sono delle attività nelle prede, come la contrazione muscolare, in cui il problema dell’investimento energetico passa molto in secondo piano, perché nel momento della fuga diventa prioritaria la prestazione. I cavalli infatti hanno muscoli a contrazione rapida molto più di noi e sono definibili degli “sprinter”, in quanto la loro strategia di sopravvivenza è galoppare alla vista dei predatori.
Prendendo in considerazione un grafico cartesiano, con ingestione di sostanza secca sull’asse delle y e densità energetica di razione sull’asse x; se è vero che un animale mangia una quantità di energia sufficiente a fornirgli la quantità di energia che soddisfi il suo fabbisogno, è evidente che più la razione è energetica, meno ne mangia. La curva che potrebbe rappresentare questo è quella della figura 2, ossia in discesa. Nei ruminanti selvatici però, la curva ad un certo punto va nella direzione opposta (figura).
Per livello nutritivo si intende la quantità di energia consumata sulla quantità di energia richiesta per mantenersi: prendendo in considerazione un adulto senza produzioni, ossia che non guadagna, né perde peso, ciò di cui si nutre è il mantenimento; se c’è una produzione in atto come lattazione, gravidanza, accrescimento, ingrasso, finissaggio, produzione di uova, muta o anche produzione di lana, si ha una produzione oltre al mantenimento. La prima si basa sul Km e lattazione. La maggior parte dei bovini razionati per unità foraggera latte sono bovine da latte in lattazione, ma anche le bovine in asciutta. I tori da monta, sono razionate a Ufl, perché di fatto sono a mantenimento. Le manze e le manzette, che non devono ingrassare perché più ingrassano più la prima gravidanza è ritardata, sono in accrescimento moderato e quindi anche loro vengono razionate a Ufl.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale delle proteine nell'alimentazione dei cavalli e quale percentuale di energie devono fornire gli estrattivi azotati nei monogastrici?
  2. Le proteine hanno principalmente una funzione plastica, essenziale per la costruzione e riparazione dei tessuti, mentre gli estrattivi azotati devono fornire almeno il 25% delle energie nei monogastrici.

  3. Come influisce la preparazione e la modalità di somministrazione degli alimenti sul valore nutritivo per i cavalli?
  4. La preparazione e la modalità di somministrazione degli alimenti, attraverso trattamenti tecnologici come la molitura e l'estrusione, sono fondamentali per accrescere il valore nutritivo degli alimenti, influenzando così la quantità di energia disponibile.

  5. Perché i cavalli sono considerati degli "sprinter" e come si relaziona questo con la loro strategia di sopravvivenza?
  6. I cavalli sono considerati degli "sprinter" perché hanno muscoli a contrazione rapida che permettono loro di galoppare velocemente alla vista dei predatori, facendo della velocità il fattore più importante nella loro strategia di sopravvivenza.

  7. Cosa indica il livello nutritivo in termini di alimentazione e come varia in base alle diverse esigenze dei cavalli?
  8. Il livello nutritivo indica la quantità di energia consumata rispetto a quella richiesta per il mantenimento. Varia in base alle esigenze, come lattazione, gravidanza, accrescimento, ingrasso, finissaggio, produzione di uova, muta o produzione di lana, richiedendo un'energia aggiuntiva oltre al semplice mantenimento.

Domande e risposte