Concetti Chiave
- Il triage è un metodo di valutazione e selezione immediata dei pazienti per assegnare priorità di trattamento, gestito da un infermiere tramite codici colore.
- I pazienti al pronto soccorso sono classificati con codici colore che determinano la priorità di intervento, con i codici minori che possono nascondere condizioni gravi.
- Le priorità del pronto soccorso sono dinamiche, con situazioni che possono evolvere rapidamente richiedendo un intervento immediato.
- Un dato anamnestico cruciale per identificare un infarto miocardico acuto è la somiglianza dei sintomi attuali con quelli di un infarto precedente.
- L'anamnesi farmacologica è essenziale, poiché una parte significativa degli accessi in pronto soccorso è dovuta a effetti avversi da farmaci, con il sanguinamento come effetto più frequente.
Indice
Definizione e gestione del triage
Il triage può essere definito come un metodo di valutazione e selezione immediata del paziente, che viene impiegato al fine di assegnare il grado di priorità del trattamento in presenza di molteplici pazienti (definizione di Treccani presentata dal professore).
È gestito da un infermiere che, sulla base di pochi elementi, classifica il paziente con un codice colore che definisce le tempistiche entro cui va gestito.
Al pronto soccorso, infatti, possono accedere tutti ma viene applicato un “filtro” che identifica i casi più semplici da dimettere e i casi più gravi da ricoverare.Codici colore e priorità
Il codice rosso per definizione rappresenta un paziente con interruzione o compromissione di una o più funzione vitali (polso, respiro). Nonostante questo rappresenti la situazione più grave, il problema gestionale più importante è dato maggiormente dai codici minori (verde e azzurro) perché non sono sinonimo di un paziente non grave, ma vengono catalogati come tali per una questione di gestione di flussi all’interno del pronto soccorso. Le priorità del pronto soccorso sono (ad eccezione del codice bianco) dinamiche: un paziente in codice giallo può rapidamente trasformarsi in codice rosso con necessità di intervento immediato. Ci sono infatti tante situazioni che possono evolvere anche nel giro di breve tempo: potrebbe presentarsi in Ps un paziente anziano che, pur avendo un ima, ha una sintomatologia atipica, non lamenta dolore perché è diabetico, ha un ecg distorto poiché è portatore di pacemaker e le troponine sono rialzate ma il risultato non è attendibile visto che è affetto da insufficienza renale. È evidente come i codici minori possano risultare insidiosi: il paziente può, infatti, apparire stabile pur nascondendo una condizione che lo pone a rischio di vita.
Esempio di paziente con infarto
Ci si sofferma sull’esempio del paziente con infarto miocardico acuto e chiede quale sia il dato anamnestico che correla maggiormente con la probabilità che si tratti proprio di infarto acuto: indipendentemente dal tipo di dolore (quindi anche in un paziente con presentazione atipica), se il paziente lamenta le stesse sensazioni già provate in corso di infarto accaduto precedentemente è quasi sicuro che si tratti di infarto. Dunque la domanda più importante è: “Ha mai avuto un infarto prima d’ora? La sintomatologia che prova ora è la stessa?”. Se la risposta dovesse essere positiva questo è il dato anamnestico più importante.
Anamnesi farmacologica e accessi in PS
L’anamnesi farmacologica è fondamentale poiché il 30% degli accessi in Ps è dovuto ad effetti avversi da farmaci. Deve indagare:
• Gli effetti avversi da farmaci o interazioni. Il più frequente effetto avverso che porta ad accesso in Ps è il bleeding (sanguinamento). Gli anticoagulanti diretti sono spesso utilizzati negli anziani e quindi, anche se rientrano nel range terapeutico, un paziente pluripatologico (ad esempio con presenza di angiodisplasie a livello intestinale) può avere un’emorragia.
• Abuso di sostanze (quasi sempre negato, elevati livelli di sospetto).
• Ricerca e conta dei blister (in caso di intossicazione e tentativi di suicidio). In questo caso è fondamentale l’indagine sul posto da parte del personale dell’automedica prima che il paziente venga trasportato in ospedale.
• Utilizzo di farmaci cardiovascolari.
Domande da interrogazione
- Che cos'è il triage e come viene gestito?
- Qual è il significato del codice rosso nel triage?
- Perché i codici minori come verde e azzurro possono essere insidiosi?
- Qual è il dato anamnestico più importante per identificare un infarto miocardico acuto?
- Quali sono gli aspetti fondamentali dell'anamnesi farmacologica in pronto soccorso?
Il triage è un metodo di valutazione e selezione immediata del paziente per assegnare la priorità del trattamento. È gestito da un infermiere che classifica il paziente con un codice colore basato su pochi elementi.
Il codice rosso indica un paziente con interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali, rappresentando la situazione più grave.
I codici minori possono essere insidiosi perché, pur non indicando una gravità immediata, possono nascondere condizioni che pongono il paziente a rischio di vita.
Il dato anamnestico più importante è se il paziente ha già avuto un infarto e se la sintomatologia attuale è la stessa di quella provata in precedenza.
L'anamnesi farmacologica deve indagare sugli effetti avversi da farmaci, abuso di sostanze, ricerca e conta dei blister, e l'utilizzo di farmaci cardiovascolari.