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Concetti Chiave

  • La somministrazione di soluzione salina è un test di conferma per identificare la produzione indipendente di aldosterone, utilizzata per la diagnosi di iperaldosteronismo.
  • Il cateterismo selettivo delle vene surrenaliche è una procedura semi-invasiva per determinare la fonte di eccesso di aldosterone, necessario per decidere la possibilità di intervento chirurgico.
  • Prima del test di screening, è necessario correggere l'ipokaliemia e sospendere specifici farmaci per evitare interferenze nei risultati.
  • La terapia per l'iperaldosteronismo include una dieta iposodica e l'uso di inibitori del recettore mineralcorticoide, sebbene possano presentare effetti collaterali legati a dosaggi elevati.
  • In alcuni casi, è possibile iniziare la terapia medica senza l'intero iter diagnostico, data la prevalenza significativa dell'iperaldosteronismo tra gli ipertesi.

Indice

  1. Somministrazione di soluzione salina
  2. Altri aspetti

Somministrazione di soluzione salina

Il più utilizzato tra i test di conferma disponibili è la somministrazione di soluzione salina: somministrando soluzione fisiologica velocemente si induce una rapida espansione volemica a cui segue, in condizioni normali, la soppressione della produzione di renina e quindi di aldosterone; se questo rimane invece al di sopra di una certa soglia si può asserire come la sua produzione sia indipendente dagli stimoli fisiologici.
Altri test sono somministrazione di ace inibitore, carico di sodio ma meno utilizzati.
La diagnosi definitiva prevede un test semi-invasivo, il cateterismo selettivo delle vene surrenaliche, che consiste nell’inserimento di un catetere in vena femorale, la risalita in vena cava fino all’emergenza dei vasi surrenalici sia di destra (più difficile) che di sinistra, e il saggio delle concentrazioni di aldosterone bilateralmente per stabilire se la quantità in eccesso è prodotta solamente da uno o entrambi i surreni. Per sapere se è stata correttamente incanulata la vena surrenalica vengono effettuate delle ratio tra le concentrazioni di cortisolo in surrene e in vena cava.
Il sampling viene effettuato solo nei pazienti candidabili a intervento di surrenectomia in caso di secrezione monolaterale, perché si tratta di una procedura invasiva e costosa.
Per preparare il paziente al test di screening sono necessari degli accorgimenti quali la correzione dell’ipokaliemia, l’astensione da una dieta iposodica (riduce il volume e quindi anche l’aldosterone), l’interruzione dei diuretici possibilmente 4 settimane prima dell’esame e la sospensione tutti i farmaci potenzialmente interferenti. Si possono usare in questa fase farmaci ipertensivi quali verapamil a lento rilascio, idralazina e doxazosin.
Nessun cut off dato che sono molto variabili, vanno usati quelli di riferimento del laboratorio.

Altri aspetti

Inoltre la terapia medica può avere effetti indesiderati. Se comunque non è possibile effettuare tutto l’iter diagnostico ma il sospetto è forte si può decidere di iniziare comunque la terapia medica. l’iperaldosteronismo è comune (5-10% degli ipertesi, 20% se l’ipertensione è refrattaria), si trva se si cerca (non si fa in tutti gli ipertesi dato che è una ricerca costosa), se anche il controllo pressorio è buono se non trattato in modo adeguato aumenta morbilità e mortalità.
la terapia è:
    - dieta iposodica (ipertensione è sensibile ai livelli di sodio).
    - inibitori del recettore mineralcorticoide:
    Spironolattone, disponibile in compresse da 25 o 100mg, canrenone, metabolita dello spiranolattone, 25-100 mg/day, eplerenone, più selettivo per il recettore, 50-200 mg/day, bid. il problema dei primi due è che hanno anche un’azione antagonista sul recettore per il testosterone e agonista sul recettore del progesterone; effetti collaterali (soprattutto a dosaggi elevati): ginecomastia, alterazione del ciclo mestruale, impotenza, riduzione della libido.
    - amiloride, se si associa a spironolattone riduce il bisogno di quest’ultimo
    - Altri farmaci antipertensivi, anche se si rimuove il surrene, dato che spesso la diagnostica è tardiva e quindi l’ipertensione si automantiene.
    - utilizzo di cortisone può essere indicato nei pazienti con alcuni iperaldosteronismi familiare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il test di conferma più utilizzato per la diagnosi di iperaldosteronismo?
  2. Il test di conferma più utilizzato è la somministrazione di soluzione salina, che induce una rapida espansione volemica e, in condizioni normali, sopprime la produzione di renina e aldosterone.

  3. Qual è la procedura definitiva per diagnosticare l'iperaldosteronismo?
  4. La diagnosi definitiva prevede il cateterismo selettivo delle vene surrenaliche, una procedura semi-invasiva per misurare le concentrazioni di aldosterone e determinare se l'eccesso è prodotto da uno o entrambi i surreni.

  5. Quali sono le precauzioni necessarie prima di eseguire il test di screening per l'iperaldosteronismo?
  6. È necessario correggere l'ipokaliemia, evitare una dieta iposodica, sospendere i diuretici e altri farmaci interferenti, e si possono usare farmaci ipertensivi come verapamil a lento rilascio, idralazina e doxazosin.

  7. Quali sono le opzioni terapeutiche per l'iperaldosteronismo?
  8. Le opzioni includono una dieta iposodica, inibitori del recettore mineralcorticoide come spironolattone, canrenone, eplerenone, amiloride, altri farmaci antipertensivi, e in alcuni casi, l'uso di cortisone.

Domande e risposte