Concetti Chiave
- La farmacoresistenza dei parassiti è causata da trattamenti indiscriminati sugli animali, rendendo necessaria una selezione più mirata per il trattamento.
- Il metodo FAMACHA, sviluppato in Sudafrica, aiuta a identificare gli animali da trattare utilizzando una carta di colorazione della mucosa congiuntivale.
- Il ciclo vitale dei parassiti nei pascoli inizia con le larve L3 che sopravvivono all'inverno, contaminando i pascoli all'inizio della primavera.
- In primavera, le larve sopravvissute diminuiscono a causa dell'aumento delle temperature e del metabolismo, azzerandosi quasi a maggio.
- L'infestazione nei pascoli ha un picco in primavera e autunno, con una riduzione estiva dovuta al clima secco e condizioni avverse per le larve.
Farmacoresistenza dei parassiti
In buona parte del mondo c'è il problema della farmacoresistenza perché si trattavano tutti gli animali; ora, nasce la necessità di trattare solo gli animali che ne hanno bisogno. Come si fa a sapere se un animale ha bisogno del trattamento o meno? Deve fare un esame delle feci e vedere quante uova ci sono, non c'è una correlazione perfetta, però è chiaro che se ci sono tante uova ci saranno anche tanti parassiti e, quindi, è bene trattare l'animale. Se in un gregge di 10.000 animali bisogna raccogliere i campioni di feci di 10.000 animali, fare l'esame delle feci di tutti questi campioni e poi se ce ne sono solo 100 che bisogna trattare, vuol dire che bisogna andare a ricercarli in quelle 100 nel gregge di10.000. È impensabile, questo è il motivo per cui si trattavano tutti gli animali perché costa molto meno. In Sudafrica, hanno sviluppato questo metodo (FAMACHA, nella foto a destra), cioè lavorando degli anni e mettendo in correlazione una serie di parametri (numero di uova eliminate nelle feci, ematocrito e colore della mucosa) hanno creato questa carta con 5 livelli di colorazione della mucosa congiuntivale per cui sul terreno si confronta, semplicemente, il colore della mucosa con questa carta e si sa se bisogna trattare l'animale o no e lo si rilascia.
Altri aspetti
Il ciclo di questi parassiti: gli animali ingeriscono le L3 che presenti nella gocciolina di rugiada, le larve possono sopravvivere tranquillamente all'inverno, quindi, danno la contaminazione dei pascoli all'inizio della primavera, quando ci sono sia le larve che si riattivano sia le larve sopravvissute sui pascoli.Quindi, si ha questo andamento in primavera: un certo numero di larve sui pascoli, che son quelle sopravvissute e che diminuiscono sempre di più perché sono vecchie. Andando avanti, quando arriva aprile-maggio si tenderanno ad avere temperature più alte, il che significa metabolismo aumentato. Però questi è come se si fossero fatti 41 km della maratona perché hanno dovuto sopravvivere per tutto l'inverno, arrivano in primavera, non hanno più le scorte che avevano a ottobre, a quel
punto, quando aumenta la temperatura, aumenta il metabolismo, il clima magari diventa più secco, poi c’è la mortalità e il numero di larve sui pascoli a maggio quasi si azzera. Poi, le larve ingerite in primavera diventano adulte e, da maggio, iniziano a esserci di nuovo delle uova sui pascoli; queste si accumulano finché l'umidità è bassa, perché si è a giugno-luglio-prima parte di agosto e non piove, non ci sono larve sui pascoli. Come aumentano le piogge e l'umidità, aumenta il numero di larve sui pascoli che raggiungono il massimo in autunno. Guardando il grafico, il picco primaverile estivo dei manzi è molto più alto del piccolo autunnale, ma si può pensare che questa è la terza volta che vengono a contatto con i parassiti, si ha di nuovo l'effetto booster e si riescono a controllare meglio i parassiti. Se si guardano gli adulti, si vede che hanno delle cariche tendenzialmente sempre molto basse.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale legato alla farmacoresistenza dei parassiti negli animali?
- Come si determina se un animale necessita di trattamento contro i parassiti?
- Qual è la soluzione proposta per identificare gli animali da trattare senza esaminare le feci di tutti?
- Qual è il ciclo di vita dei parassiti che infestano i pascoli?
- Come varia l'infestazione da parassiti nei pascoli nel corso dell'anno?
Il problema principale è che trattando tutti gli animali indiscriminatamente si è contribuito alla farmacoresistenza, rendendo necessario trattare solo gli animali effettivamente bisognosi.
Si effettua un esame delle feci per contare il numero di uova presenti; un numero elevato indica una probabile infestazione da parassiti e la necessità di trattamento.
In Sudafrica è stato sviluppato il metodo FAMACHA, che prevede l'uso di una carta con 5 livelli di colorazione della mucosa congiuntivale per determinare se trattare o meno l'animale semplicemente confrontando il colore della sua mucosa con la carta.
I parassiti sopravvivono all'inverno nelle larve (L3) presenti nelle goccioline di rugiada, contaminando i pascoli all'inizio della primavera. Con l'aumento delle temperature in aprile-maggio, il loro metabolismo si alza, portando a una diminuzione delle larve fino a quasi azzerarsi a maggio, per poi ricominciare il ciclo con la deposizione di nuove uova.
L'infestazione da parassiti nei pascoli segue un andamento stagionale, con un picco in primavera dovuto alle larve sopravvissute all'inverno e un altro in autunno, quando aumentano le piogge e l'umidità. Durante l'estate, il numero di larve tende a diminuire a causa delle condizioni climatiche più secche.