Concetti Chiave
- Il metodo di Ponseti, introdotto nel 1995, ha rivoluzionato il trattamento del piede torto congenito, rendendo il procedimento accessibile a livello globale attraverso la pubblicazione online.
- Il protocollo Ponseti prevede un ciclo di applicazione di gessi e, se necessario, una tenotomia percutanea del tendine d'Achille per correggere il piede torto.
- L'uso del tutore di Denis-Brown è essenziale per mantenere la correzione del piede fino ai 4-5 anni, sebbene l'accettazione da parte dei genitori sia stata un ostacolo.
- I risultati del metodo Ponseti sono superiori rispetto alla chirurgia, con miglior sviluppo osseo e posizionamento anatomico del piede nei bambini trattati.
- La tecnica di Ponseti ha dimostrato un'alta percentuale di successo (80-91%) nella correzione del piede torto congenito senza necessità di intervento chirurgico.
Protocolli per trattamento incruento del piede
Esistono due protocolli (trattamento incruento):-
• Protocollo/tecnica di Kite e Lovell (1932) (non più usato): Si tratta di un intervento manipolativo/fisioterapico associato a trattamento ortopedico.
Non risolveva il problema del piede torto e spesso finiva per risultare come una preparazione (specienei piedi torti di 2° e 3° grado) al trattamento chirurgico (che avveniva alla nascita / tra il 3° - 7° mese).
• Protocollo/tecnica di Ponseti (1995): ad oggi la tecnica di Ponseti è quella che ha cambiato la prognosi del piede torto congenito. Ponseti era un ortopedico venezuelano che lavorando negli Stati Uniti si è posto il problema che non tutti hanno le strutture chirurgiche per poter operare i piedi torti, questo anche in relazione all’incidenza del piede torto che nei paesi in via di sviluppo è maggiore. Inoltre, pubblicò il suo protocollo/tecnica non scrivendo un manuale come si faceva (dato anche il costo che poteva non rendere tale scoperta accessibile a tutti), ma pubblicando il tutto su internet. Ponseti ha quindi posto l’attenzione sulla necessità di un intervento incruento che potesse funzionare in tutto il mondo.
Altri aspetti
Nonostante alla fine degli anni ’90 ci fosse molto scetticismo riguardo questa pratica, successivamente se n’è dovuta riconoscere l’efficacia. In particolare, aveva scoperto il movimento da indurre alla testa dell’astragalo per ridurla. Consiste in: Un ciclo che va dai 5 ai 6 gessi per 10 giorni, con il bambino che nel frattempo raggiunge i 6 mesi di età. Se c’è bisogno si fa, al 2° mese, la tenotomia percutanea del tendine d’Achille per vincere l’equinismo (il quale risulta più difficile da vincere col gesso in assenza di tenotomia). Una volta ridotto il piede/messo questo gesso si deve mettere per 2-4 anni il tutore di Denis- Brown. Questo tutore tiene i piedi torti in posizione corretta fino ai 4-5 anni (viene messo di notte).Questo elemento nei paesi occidentali è stato il punto di più difficile accettazione da parte dei genitori ed è una delle cause di fallimento del metodo. Spesso i genitori preferiscono operare immediatamente i bambini in modo da risolvere il problema senza dover aspettare anni.
Per anni si sono confrontati i risultati tra questa metodica e l’intervento chirurgico. si è potuto osservare che, nel bambino che camminava, le ossa erano meglio sviluppate e piu in posizione anatomiche, con il piede plantigrado rispetto a chi veniva sottoposto all’intervento chirurgico.
Quindi i risultati del metodo Ponseti sono migliori rispetto alla chirurgia:
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Correzione senza chirurgia dell’80-91% del piede torto congenito
• Miglior risultato su dolore e funzione a lungo termine
• Riduzione dei rapporti articolari
• Riduzione di indicazioni chirurgiche nel primo anno dell’80%
Domande da interrogazione
- Quali sono i due protocolli principali per il trattamento incruento del piede torto congenito e quali sono le loro principali differenze?
- Perché il metodo di Ponseti è considerato rivoluzionario nel trattamento del piede torto congenito?
- Quali sono le fasi del trattamento secondo il metodo di Ponseti?
- Quali sono stati i risultati a lungo termine del metodo di Ponseti rispetto all'intervento chirurgico?
I due protocolli principali sono il protocollo di Kite e Lovell, non più usato, che prevedeva un intervento manipolativo/fisioterapico associato a trattamento ortopedico, e il protocollo di Ponseti, introdotto nel 1995, che ha rivoluzionato la prognosi del piede torto congenito grazie a un approccio incruento efficace a livello globale. La principale differenza risiede nell'efficacia e nell'approccio: il metodo di Ponseti è riconosciuto per la sua alta percentuale di successo e per la sua applicabilità anche in contesti con risorse limitate.
Il metodo di Ponseti è considerato rivoluzionario perché ha introdotto un trattamento incruento che ha dimostrato un'alta percentuale di successo (80-91% di correzione senza chirurgia) nel trattamento del piede torto congenito. Ponseti ha reso il suo protocollo accessibile a livello globale pubblicandolo su internet, permettendo così anche ai paesi in via di sviluppo di adottarlo. Questo approccio ha migliorato significativamente la prognosi dei pazienti, riducendo la necessità di interventi chirurgici.
Il trattamento secondo il metodo di Ponseti prevede diverse fasi: inizia con un ciclo che va dai 5 ai 6 gessi applicati per 10 giorni ciascuno, fino a quando il bambino raggiunge i 6 mesi di età. Se necessario, si procede con la tenotomia percutanea del tendine d'Achille al 2° mese per superare l'equinismo. Successivamente, si applica il tutore di Denis-Brown per 2-4 anni, che mantiene i piedi in posizione corretta fino ai 4-5 anni di età, venendo utilizzato principalmente di notte.
I risultati a lungo termine del metodo di Ponseti hanno dimostrato di essere superiori rispetto all'intervento chirurgico. I bambini trattati con il metodo di Ponseti hanno mostrato un migliore sviluppo delle ossa e una posizione più anatomica del piede, con risultati migliori in termini di dolore e funzionalità. Inoltre, il metodo ha permesso una riduzione dell'80% delle indicazioni chirurgiche nel primo anno di vita e una riduzione dei rapporti articolari problematici.