Concetti Chiave
- La corteccia somatosensoriale discrimina intensità, durata e localizzazione del dolore, con influenze neurovegetative ed emozionali.
- I neuromodulatori controllano la trasmissione del dolore a vari livelli del sistema nervoso centrale e periferico.
- Il dolore è modulato dalle strutture del sistema nervoso, permettendo condizioni che ne riducono o aumentano la percezione.
- La sensibilizzazione centrale e periferica influisce sulla percezione del dolore cronico, spesso accentuata negli anziani.
- Il dolore viscerale è trasmesso da nocicettori di tipo C, con proiezioni talamo-corticali che raggiungono la corteccia somatosensoriale.
Percezione dello stimolo dolorifico
A livello della corteccia somatosensoriale avviene la discriminazione sensoriale in particolare dell’intensità, durata e localizzazione del dolore. La percezione ha componenti che vanno oltre la nostra volontà cosciente. Altri aspetti di tipo neurovegetativo possono essere frequenti nel dolore viscerale come ad esempio sudorazione, pallore, ipertensione, nausea e vomito. A questi aspetti si associano componenti emozionali e riflessi somatici. La percezione è quindi un altro elemento essenziale e non è determinato da aspetti di tipo corticale.si riferisce all'attività neurologica di “controllo” dei neuroni di trasmissione del dolore, tale controllo si esercita attraverso l'azione di sostanze (neuromodulatori) che esplicano la loro funzione a diversi livelli nel sistema nervoso centrale e periferico. Intorno agli anni 40 la conoscenza delle funzioni corticali aveva spinto alcuni sperimentatori a provare a coagulare la corteccia somatosensoriale a scopo antalgico. Il risultato fu che i pazienti percepivano il dolore senza però riuscire a descriverlo o discriminarlo.
Altri aspetti
Il dolore è una sensazione modulata, quindi filtrata e alterata dalle varie strutture del sistema nervoso. La modulazione esprime quindi la possibilità di condizioni che riducono o che aumentando la percezione del dolore. La modulazione del dolore comprende:-
- sensibilizzazione periferica;
- sensibilizzazione centrale;
- espansione dei campi recettivi;
- gate control;
- controllo inibitorio discendente.
I neuroni nocicettivi viscerali: raggiungono il Sna, lo attraversano e raggiungono mucose e sierose. Il tipo di nocicettore viscerale prevalente è il tipo C (minore capacità discriminativa, tipici del dolore colico) e sono anche quantitativamente in numero minore. Talamo: a livello talamo le fibre si dirigono verso diversi nuclei, in particolare i due gruppi di nuclei principali ovvero il gruppo mediale e laterale. Proiezioni talamo-corticali: i neuroni intralaminari del talamo mediale proiettano diffusamente a più regioni della corteccia ipsilaterale, mentre i neuroni dei nuclei laterali proiettano direttamente alla corteccia somatosensoriale primaria. A livello della corteccia cerebrale avviene il processo di discriminazione del dolore così come viene percepito.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della corteccia somatosensoriale nella percezione del dolore?
- Quali sono gli aspetti neurovegetativi associati al dolore viscerale?
- Come avviene la modulazione del dolore nel sistema nervoso?
- Qual è la differenza tra i neuroni nocicettivi viscerali di tipo C e altri tipi di nocicettori?
La corteccia somatosensoriale è responsabile della discriminazione sensoriale del dolore, in particolare dell'intensità, durata e localizzazione, ma la percezione del dolore include anche componenti al di fuori della nostra volontà cosciente.
Gli aspetti neurovegetativi del dolore viscerale possono includere sudorazione, pallore, ipertensione, nausea e vomito, accompagnati da componenti emozionali e riflessi somatici.
La modulazione del dolore avviene attraverso sensibilizzazione periferica e centrale, espansione dei campi recettivi, gate control e controllo inibitorio discendente, influenzando la percezione del dolore.
I neuroni nocicettivi viscerali di tipo C hanno una minore capacità discriminativa e sono tipici del dolore colico, essendo anche quantitativamente in numero minore rispetto ad altri tipi di nocicettori.