Concetti Chiave
- L'individualizzazione del dolore post-chirurgico può variare notevolmente, influenzando l'intensità e la qualità percepita da ciascun paziente.
- Il sistema del dolore, identificato come protettivo fin dal 1700, è fondamentale per la preservazione della salute, come dimostrato dall'insensibilità congenita al dolore.
- Malattie progressive come la neurosifilide possono compromettere la capacità di percepire dolore, causando lesioni gravi non percepite.
- I nocicettori trasformano stimoli nocivi in impulsi nervosi, giocando un ruolo cruciale nell'elaborazione del dolore a livello corticale encefalico.
- Recenti studi riconoscono alcune cellule viscerali come nocicettori, nonostante le loro particolari caratteristiche di trasduzione e la scarsità di fibre.
Personalizzazione e funzione del dolore
L’individualizzazione e la personalizzazione del dolore fanno sì che determinati quadri di dolore, ad esempio un dolore post-chirurgico, in particolare di dolore riferito, siano molto diversi dal previsto.Può essere importante sapere come un paziente descrive il dolore. Alcuni pazienti sono molto dettagliati, altri riferiscono solo di provare male. Potrebbero usare anche terminologie poco comprensibili come violento, devastante, ammorbante, drammatico. Questo determina alcune conseguenze:
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- Notevoli differenze in intensità, qualità e impatto del dolore sulla persona in relazione a fenomeni clinici che appaiono al clinico come “sovrapponibili”;
- Difficoltà di comunicare
Il sistema del dolore è stato identificato fin dal 700 come un sistema protettivo. Cartesio rappresentò il dolore come una corda che dalla sede dello stimolo nocicettivo arriva al cervello. L’insensibilità congenita al dolore è una malattia che può avere estensione variabile, fino alla totale assenza del sistema del dolore, e i bambini che ne sono affetti presentano un numero molto alto di lesioni e di notevole gravità per via della loro incapacità di provare dolore. Questo dimostra l’importanza del sistema del dolore nella preservazione della salute.
Altri aspetti
Ci sono anche delle malattie progressive che coinvolgono il sistema del dolore. La sifilide, come neurosifilide, ha una selettività per il sistema del dolore. Alcuni soggetti possono perdere la capacità di provare dolore, questo comporta la possibile comparsa di lesioni gravi, come artrosi di cui non si percepiscono i tipici dolori. (ad esempio può comparire anche un’anca incarcerata). Compito svolto a livello periferico, trasferisce il sistema fisico che ci circonda, nel linguaggio del sistema nervoso (chimico-elettrico).Attraverso un sistema complesso di tappe lo stimolo arriva a livello corticale encefalico sviluppando il dolore. Uno stimolo nocivo dovuto a un’infiammazione, un trauma o una lesione chirurgica, porta a una lesione cellulare e diffusione nel tessuto di una serie di mediatori chimici.
Il dolore è quindi elaborato da una cellula, il nocicettore, che percepisce questi mediatori e li converte nell’impulso nervoso.
I nocicettori sono rappresentati dalle terminazioni periferiche di neuroni sensitivi primari i cui corpi cellulari sono localizzati nei gangli delle radici dorsali o nei gangli trigeminali e hanno due prolungamenti uno centripeto e uno centrifugo.
In passato determinate cellule a livello viscerale non venivano considerate nocicettori. Oggi li si definisce nocicettori veri e propri, anche se con delle caratteristiche particolari per come avviene la trasduzione o per la scarsità di fibre. Anche gli stimoli che provocano il dolore viscerale sono diversi, in particolare devono essere particolarmente intensi e prolungati nel tempo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della personalizzazione del dolore nei pazienti?
- Come è stato storicamente interpretato il sistema del dolore?
- Quali sono le conseguenze della perdita della capacità di provare dolore?
- Come avviene la trasduzione del dolore a livello cellulare?
La personalizzazione del dolore è cruciale perché i pazienti descrivono il dolore in modi molto diversi, influenzando l'intensità, la qualità e l'impatto del dolore percepito, rendendo difficile la comunicazione e la gestione clinica.
Storicamente, il sistema del dolore è stato visto come un sistema protettivo, con Cartesio che lo rappresentava come una corda che trasmette lo stimolo nocicettivo al cervello, evidenziando la sua importanza nella preservazione della salute.
La perdita della capacità di provare dolore, come nella neurosifilide, può portare a lesioni gravi non percepite, come l'artrosi, poiché il dolore funge da segnale di avvertimento per prevenire danni ulteriori.
La trasduzione del dolore avviene attraverso i nocicettori, che percepiscono i mediatori chimici rilasciati da lesioni cellulari e li convertono in impulsi nervosi, coinvolgendo terminazioni periferiche di neuroni sensitivi primari.