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Concetti Chiave

  • La prevalenza dei disturbi traumatici nella popolazione generale varia dal 6.8% al 12% nel periodo pre-Covid.
  • I fattori di rischio per i disturbi traumatici includono genere femminile, gravità del trauma, esposizione a traumi precedenti, storia psichiatrica, giovane età, basso status socioeconomico e scarso supporto sociale.
  • Circa il 20% delle persone esposte allo stesso evento traumatico sviluppa un disturbo da stress post-traumatico (Ptsd).
  • Eventi traumatici eccezionali, come l'11 settembre o l'attacco al Bataclan, mostrano una prevalenza di Ptsd eccezionalmente elevata.
  • La guerra del Vietnam ha visto circa il 30% dei veterani sviluppare Ptsd, mentre la guerra del Golfo ha avuto una prevalenza inferiore, all'8%, a causa della minore esposizione diretta al combattimento.

Indice

  1. Fattori di rischio per il Ptsd
  2. Impatto degli eventi traumatici
  3. Conseguenze della guerra sul Ptsd
  4. Legittimità delle patologie post-traumatiche
  5. Risposte agli eventi traumatici

Fattori di rischio per il Ptsd

La frequenza nella popolazione generale è piuttosto alta, va dal 6.8 al 12% (dati aggiornati al periodo pre- Covid).

I fattori di rischio sono:

- Genere femminile

- Gravità e prossimità al trauma: tanto più un evento è stato traumatico, tanto più il rischio è alto.

- Esposizione a precedenti eventi traumatici: l’esposizione ripetuta nel tempo, come accade nella popolazione migrante, ha un effetto cumulativo. Man mano che cresce il numero di esposizioni il rischio aumenta

- Storia psichiatrica: un’anamnesi positiva per altre patologie psichiatriche rappresenta un fattore di rischio

- Giovane età

- Basso livello socioeconomico

- Bassa scolarità

- Scarso supporto sociale: scarsa rete amicale, sociale, famigliare.

Impatto degli eventi traumatici

In media su un gruppo di persone esposte allo stesso evento traumatico (ad esempio, assistere o essere vittima di una rapina), circa il 20% sviluppa un Ptsd. Nelle situazioni precedentemente citate, invece, (torri gemelle, Bataclan…), l’evento è stato talmente unico nella sua entità e drammaticità, che i dati epidemiologici sulla prevalenza sono eccezionalmente alti.

Conseguenze della guerra sul Ptsd

Durante la guerra del Vietnam, dove l’esposizione agli eventi traumatici è stata molto forte a causa della tipologia di guerra, chiaramente il rischio era più alto: circa il 30% dei veterani della Guerra del Vietnam hanno sviluppato Ptsd dopo la guerra.

Dopo la Guerra del Golfo, invece, la prevalenza era soltanto dell’8%: questo perché la partecipazione fisica delle persone era minore nel combattimento; quindi, il rischio di avere assistito in prima persona a un evento traumatico era minore. “Un conto è schiacciare un bottone che manda un missile che uccide 300 persone senza vederle, un conto è assistere in prima persona alla morte di un’altra persona.”

Legittimità delle patologie post-traumatiche

Questo passaggio è stato importante perché in questo modo si è data una legittimità a una serie di patologie che avevano in comune la caratteristica di poter identificare la causa responsabile del disturbo.Non è necessario che ci sia oggettivamente la morte di una persona, è sufficiente una semplice minaccia.

Risposte agli eventi traumatici

La risposta della persona a questo evento è una intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore:

• È stato vissuto direttamente

• Vi si è assistito in qualità di testimoni: il paziente lo ha visto o è stato l’attore dell’evento

• È stato vissuto indirettamente (aggiunta): esempio un evento capita a un fratello o sorella, che torna a casa e racconta l’evento in una maniera talmente intensa e dettagliata, è talmente preoccupato e angosciato, che poi non si riesce a non pensare all’immagine raccontata. Questa diventa un’immagine intrusiva. È considerato uno stressor tale e quale come se fosse stato vissuto in prima persona.

• È il risultato dell’esposizione ripetuta ai dettagli di eventi traumatici (aggiunta): esempio delle forze dell’ordine che in maniera reiterata compiono abusi su una persona; ragazzino vittima di bullismo, tutti i giorni va a scuola e il bambino dell’altra classe gli toglie il cappello e lo butta, o gli ruba la merenda. Di per sé non è l’evento che provoca il disturbo, ma l’evento che si continua a ripetere fino al punto che il ragazzo non riesce non riesce più ad andare a scuola perché in mente ha già l’immagine di cosa accadrà all’incontro con il bullo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la frequenza dei disturbi traumatici nella popolazione generale?
  2. La frequenza dei disturbi traumatici nella popolazione generale va dal 6.8 al 12%.

  3. Quali sono i fattori di rischio associati ai disturbi traumatici?
  4. I fattori di rischio includono il genere femminile, la gravità e prossimità al trauma, l'esposizione a precedenti eventi traumatici, la storia psichiatrica, la giovane età, il basso livello socioeconomico e la scarsa rete di supporto sociale.

  5. Qual è la percentuale di persone che sviluppa un disturbo da stress post-traumatico dopo un evento traumatico?
  6. In media, circa il 20% delle persone esposte allo stesso evento traumatico sviluppa un disturbo da stress post-traumatico.

  7. Qual è la prevalenza del disturbo da stress post-traumatico in situazioni di eventi traumatici eccezionalmente alti, come le torri gemelle o il Bataclan?
  8. In situazioni di eventi traumatici eccezionalmente alti, la prevalenza del disturbo da stress post-traumatico è eccezionalmente alta.

  9. Qual è stata la prevalenza del disturbo da stress post-traumatico tra i veterani della Guerra del Vietnam?
  10. Circa il 30% dei veterani della Guerra del Vietnam ha sviluppato un disturbo da stress post-traumatico dopo la guerra.

Domande e risposte

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