Concetti Chiave
- Identificare situazioni di rischio è cruciale per intervenire con trattamenti farmacologici e strategie appropriate.
- Indagare su eventi della vita, sintomatologia, anamnesi psicosociale, personalità e anamnesi familiare del paziente.
- Importante comunicare apertamente con i pazienti per permettere loro di esprimere pensieri e storie personali.
- L'OMS mira a ridurre i suicidi limitando i mezzi e promuovendo campagne di sensibilizzazione su alcol e droghe.
- Affrontare miti sul suicidio, come l'idea che parlarne incoraggi l'atto, è essenziale per una prevenzione efficace.
Prevenzione dei comportamenti a rischio di morte
È fondamentale identificare le situazioni di maggiore rischio per poi poter intervenire in termini farmacologici (es. laddove vi è un aspetto depressivo con un antidepressivo, con farmaci stabilizzanti se vi sono aspetti di impulsività) e/o programmando qualunque tipo di strategie che si considerano valide.Gli aspetti fondamentali da indagare sono:
• Eventi della vita, facendosi raccontare la storia del paziente.
• Sintomatologia, facendo un esame obiettivo anche di tipo psichiatrico.
• Anamnesi psicosociale: divorzio, solitudine, perdita del partner, malattie croniche, stress, paura di punizioni, problemi scolastici.
• Personalità: impulsività, bassa autostima, non trovare il proprio posto nel mondo, aggressività, sentirsi senza supporto, negatività.
• Anamnesi familiare: comportamenti suicidari, disturbi dell’umore, alcolismo.
Come medici è importante parlare con il paziente, chiedergli come sta ed eventualmente (con tatto) indagare un comportamento autolesivo.
Dare al paziente la possibilità di poter comunicare a qualcuno liberamente e senza vergogna i propri pensieri, la propria difficile storia è una parte essenziale della terapia.La riduzione del tasso di suicidi è tra i principali obiettivi dell’OMS, per esempio limitando i mezzi. È il caso, ad esempio, del Paracetamolo che ora viene venduto in Inghilterra in blister contenenti un minor numero di compresse. Altre campagne sono volte alla riduzione del consumo di alcol ed altre sostanze d’abuso. Campagne e diffusione di opuscoli avvengono in tutte le lingue e sono rivolte non solo a medici ed operatori del settore ma anche ad insegnanti, persone che lavorano nei media e altre categorie.
Per quanto riguarda miti e false credenze:
• Parlare di suicidio è una cattiva idea perché funge da incoraggiamento: discutere il problema con qualcuno, invece, è un modo con cui la persona può riflettere sulle sue decisioni e cambiare idea. C’è spesso stigma attorno all’argomento.
• Quando qualcuno è suicida, lo rimarrà per sempre: i pensieri possono ritornare ma non sono permanenti, il rischio aumenta in certe situazioni specifiche ed è spesso a breve termine.
• Solo persone con patologie psichiatriche sono suicide: l’istinto suicida indica una profonda tristezza ma non necessariamente un disordine mentale.
• La maggior parte dei suicidi sono imprevedibili: la maggior parte dei suicidi è preceduta da segnali di allarme verbali o comportamentali.
• Un suicida è convinto di morire: al contrario, un suicida è spesso ambivalente riguardo al vivere o morire. Una persona può commettere atti autolesivi e rammaricarsi di essere sopravvissuto. Il suicidio si previene con supporto emotivo al momento giusto.
• Le persone che parlano di suicidio non vogliono farlo: chi parla di suicidio può cercare aiuto o supporto. Molte persone che provano ansia, depressione, disperazione pensano che non ci siano altre opzioni all’uccidersi.
Domande da interrogazione
- Quali sono gli aspetti fondamentali da indagare per la prevenzione dei comportamenti a rischio di morte?
- Cosa possono fare i medici per aiutare i pazienti con comportamenti autolesivi?
- Quali sono alcuni miti e false credenze riguardo al suicidio?
- Come si può prevenire il suicidio?
Gli aspetti fondamentali da indagare sono gli eventi della vita, la sintomatologia, l'anamnesi psicosociale, la personalità e l'anamnesi familiare.
I medici possono parlare con il paziente, chiedergli come sta ed eventualmente indagare un comportamento autolesivo. Dare al paziente la possibilità di comunicare liberamente i propri pensieri è una parte essenziale della terapia.
Alcuni miti e false credenze riguardo al suicidio sono che parlare di suicidio incoraggi la persona, che solo le persone con patologie psichiatriche sono suicide e che la maggior parte dei suicidi sono imprevedibili.
Il suicidio si può prevenire fornendo supporto emotivo al momento giusto e promuovendo campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione del suicidio.