Concetti Chiave
- L'OMS definisce la salute come un diritto fondamentale dell'uomo, che deve essere garantito dai governi, e questa definizione è stata adottata nella Costituzione di molti Paesi europei, inclusa l'Italia nel 1948.
- I modelli organizzativi della salute variano tra nazioni, come il sistema sanitario nazionale in Europa rispetto al sistema assicurativo degli Stati Uniti, influenzando la gestione sanitaria.
- La salute è influenzata da fattori individuali, ambientali e sociali, con attenzione particolare agli interventi sulla prevenzione e sulla medicina delle dipendenze.
- L'invecchiamento della popolazione italiana porta a una maggiore prevalenza di malattie, accentuando l'importanza della qualità della vita e dell'accesso ai servizi sanitari.
- I determinanti di salute possono essere prossimali, legati a rischi specifici e alla medicina clinica, o distali, affrontati dalla sanità pubblica attraverso politiche di prevenzione e promozione della salute.
Indice
Definizione di salute e modelli organizzativi
L’agenzia internazionale che si occupa della tematica della salute è l’Oms, ed essa si è occupata di definire la salute come un “fondamentale diritto dell'uomo il cui rispetto deve essere assicurato dai governi di tutti i popoli mediante l'adozione di ogni misura utile” (Onu 1948) dopo la Seconda Guerra Mondiale.
È stata poi inserita nella Costituzione nella maggior parte dei Paesi della Unione Europea (in Italia nel 1948).
Da questo momento sono stati sviluppati i primi modelli organizzativi che hanno portato alla creazione del nostro Servizio Sanitario Nazionale, nel 1978.
Sono differenti invece i modelli di sistema assicurativo puro attualmente presente negli Usa, a cui anche nazioni emergenti (Cina inclusa) si sono ispirate nelle fasi di maggiore apertura all’economia di libero scambio.
Fattori determinanti della salute
L’aspetto del benessere sociale è molto importante (basti pensare che la maggior parte degli anziani che si presentano al Pronto Soccorso sono disidratati/denutriti e su questo può intervenire l’Assistenza Sociale domiciliare). Allo stato di salute
contribuiscono tre gruppi di fattori determinanti:
1. Individuali: genetici, costituzionali, comportamentali (questi ultimi sono bersaglio prioritario degli interventi di Sanità, come anche della medicina delle dipendenze);
2. Ambientali: geografici, fisici, biologici, chimici; Sociali: culturali, sociali, istituzionali, lavorativi, economici, civili.
Determinanti di salute in Italia
In Italia si ha in prospettiva un aumento della prevalenza dei malati, in quanto la popolazione è sempre più longeva e quindi sempre più esposta a fattori di rischio.
Lo stato di salute-malattia è un equilibrio dinamico. Un elemento che si è recentemente inserito e che devono tenere in considerazione i medici è la qualità della vita, la quale comprende: autonomia, controllo del dolore, stress, ecc. Come si può vedere nella tabella, i determinanti della salute possono essere distinti in: individuali non modificabili, socio- economici, ambientali, stili di vita, accesso ai servizi.
Tra i determinanti ambientali ricordiamo sia l’importanza di norme che regolino le immissioni nell’aria, sia la presenza di aree verdi nei centri urbani. Studi Giapponesi hanno infatti evidenziato che l’aspettativa di vita è aumentata in chi abita vicino a aree verdi.
L’organizzazione nazionale ha il compito di amministrare politiche di sicurezza dell’alimentazione, accesso all’istruzione, sostegno del reddito, messa a disposizione dei servizi sanitari da quelli di pre-diagnosi fino alle regole per la salubrità delle abitazioni e dei luoghi di lavoro, politiche di natura socio-economica.
Prossimali e distali nella sanità pubblica
I determinanti di salute possono anche essere distinti in:
• Prossimali (prossimi all’individuo): sono individuati dalla medicina clinica, che si occupa delle cause più prossime (i determinanti prossimali) delle malattie (agenti infettivi, fisici e chimici) nonché di fattori di rischio di specifiche patologie (ad esempio l’iperglicemia e l’ipertensione);
• Distali, rappresentati dalla sanità pubblica, che è alla ricerca delle “cause delle cause” (i determinanti distali) per promuovere politiche e interventi di prevenzione, ovvero dovrebbe occuparsi di prevenzione primaria, ad esempio creando un insieme di sistemi che permettano la vaccinazione di massa raggiungendo una copertura vaccinale che raggiunga la soglia per una determinata patologia, raggiungendo la ‘herd immunity’ (immunità di gregge). Simili scopi possono essere raggiunti anche mediante la creazione di un sistema legislativo che ad esempio renda obbligatorio l’utilizzo di cinture di sicurezza, casco ed altri strumenti di prevenzione di traumi stradali.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di salute secondo l'Oms?
- Quali sono i principali modelli organizzativi per la salute menzionati nel testo?
- Quali sono i fattori determinanti dello stato di salute?
- Qual è l'importanza delle aree verdi secondo gli studi giapponesi?
- Come vengono distinti i determinanti di salute nel testo?
L'Oms definisce la salute come un "fondamentale diritto dell'uomo il cui rispetto deve essere assicurato dai governi di tutti i popoli mediante l'adozione di ogni misura utile".
Il testo menziona il Servizio Sanitario Nazionale creato in Italia nel 1978 e i modelli di sistema assicurativo puro presenti negli USA, a cui si sono ispirate anche nazioni emergenti come la Cina.
I fattori determinanti dello stato di salute sono individuali (genetici, costituzionali, comportamentali), ambientali (geografici, fisici, biologici, chimici) e sociali (culturali, sociali, istituzionali, lavorativi, economici, civili).
Gli studi giapponesi hanno evidenziato che l'aspettativa di vita è aumentata in chi abita vicino a aree verdi.
I determinanti di salute sono distinti in prossimali, individuati dalla medicina clinica, e distali, rappresentati dalla sanità pubblica, che si occupa delle "cause delle cause" per promuovere politiche e interventi di prevenzione.