Concetti Chiave
- L'ecografia quantitativa nei tronchi sovra-aortici aiuta a individuare placche di aterosclerosi, valutando flusso, direzione, velocità, accelerazione e resistenza.
- Il Doppler può rivelare una massa con flusso, suggerendo iperplasia focale nodulare, caratterizzata da una lesione a ruota di carro.
- Una trombosi della vena porta si manifesta con assenza di flusso al Doppler, circoli collaterali e formazione di un cavernoma.
- Lo studio delle arterie renali tramite ecografia evita radiazioni e mezzo di contrasto, utile per rilevare stenosi e valutare la simmetria renale.
- La velocità del flusso e la morfologia renale, in presenza di stenosi, influenzano la diagnosi e possono richiedere ulteriori indagini come l'angio-RMN.
Indice
Valutazione dei tronchi sovra-aortici
Sono un po’ più complesse, ad esempio la valutazione dei tronchi sovra-aortici che ci permette di ricercare una placca di aterosclerosi. In questo caso anche l’aspetto B mode sarà importante: bianca=solida/stabile, nera=friabile e quindi a rischio di embolismo. Alcuni studi hanno dimostrato l’importanza di valutare la luminosità della placca.
In generale gli aspetti che possiamo valutare sono i seguenti:
• Tipo di flusso
• Direzione del flusso
• Velocità
• Accelerazione
• Resistenza (rapporto tra picco diastolico e sistolico)
Importanza del Doppler
Qui osserviamo invece una massa, al Doppler c’è flusso e riconosciamo che si tratta di iperplasia focale nodulare perché presente la caratteristica lesione a ruota di carro (ramo centrale malformato con tanti rami periferici che sfioccano da esso). In questo caso infine abbiamo una trombosi della vena porta, il fegato è alterato con margine e profili bozzuti. Al Doppler vediamo che la porta è chiusa e si aprono invece circoli collaterali formando il cosiddetto cavernoma.
Analisi del flusso epatopeto
Osserviamo la vena porta in triplex, siamo orientati correttamente e vediamo il flusso epatopeto (rosso), vediamo la linea per correggere l’orientamento della analisi di cui abbiamo accennato anche prima. Possiamo misurare la velocità: è uguale a 20 cm al secondo quindi nella norma. Triplex della arteria renale di destra, si chiede al paziente di non respirare e campioniamo: la arteria va in allontanamento, l’indice di resistenza è basso e la accelerazione è ripida con normale velocità di flusso.
Studio delle arterie renali
Rene sinistro con box colore e vedo un vaso in avvicinamento, arterioso. Valuto accelerazione e resistenza del vaso sempre chiedendo al pz di trattenere il respiro. Le stenosi possiamo cercarle direttamente a livello della arteria renale oppure studiando il flusso all’interno del rene perché se c’è stenosi allora a valle aumenterà la velocità ma avremo un flusso minore (il polso sarà parvo e tardo). Altro aspetto importante è che i reni all’ecografia dovrebbero essere simmetrici ma se non arriva sangue a causa della stenosi ne consegue che diventeranno grinzi: valuteremo il rene piccolo che avrà un tracciato parvo e tardo rispetto al rene controlaterale. A monte della stenosi avremo invece un flusso normale.
Considerazioni su ematuria e Tc
Lo studio delle arterie renali può quindi essere fatto direttamente in ecografia senza dover ricorrere alla Tc risparmiando quindi al paziente dose di radiazioni ed esposizione al mezzo di contrasto e, se il rene risulta essere piccolo e ipo-perfuso, allora devo eseguire una angio-rmn per accertarmi del numero e della localizzazione delle stenosi:
• Se ho ematuria il paziente può avere tumore della vescica…non faccio solo l’uro Tc bensì eseguo Tc totale renale che mi permette di avere una valutazione completa di tutte le fasi del mezzo di contrasto: in tal modo visualizzo anche eventuali patologie del rene.
• Alta risoluzione: non serve fare alta risoluzione se ho già una Tc hr eseguita il giorno prima, l’alta risoluzione mi serve solo se voglio maggiori dettagli, per la semplice valutazione di un paziente su più giorni (come, ad esempio, per la valutazione nel tempo di un focolaio di polmonite) non è necessario esporre il paziente ad una dose maggiore di raggi.
Domande da interrogazione
- Quali sono le applicazioni quantitative dell'ecografia nella valutazione dei tronchi sovra-aortici?
- Come si interpreta l'aspetto B mode di una placca di aterosclerosi all'ecografia?
- Cosa indica la presenza di una lesione a ruota di carro in un'ecografia?
- Come si valuta una trombosi della vena porta all'ecografia?
- Qual è l'importanza dello studio delle arterie renali tramite ecografia?
Le applicazioni quantitative dell'ecografia nella valutazione dei tronchi sovra-aortici includono la ricerca di placche di aterosclerosi, valutando aspetti come il tipo e la direzione del flusso, la velocità, l'accelerazione e la resistenza.
All'ecografia, l'aspetto B mode di una placca di aterosclerosi può indicare la sua consistenza: bianca per una placca solida/stabile e nera per una placca friabile, a rischio di embolismo.
La presenza di una lesione a ruota di carro in un'ecografia indica una iperplasia focale nodulare, caratterizzata da un ramo centrale malformato con molti rami periferici.
Una trombosi della vena porta all'ecografia si valuta osservando l'assenza di flusso nel Doppler, la presenza di circoli collaterali e la formazione di un cavernoma.
Lo studio delle arterie renali tramite ecografia è importante per identificare stenosi senza esporre il paziente a radiazioni o mezzo di contrasto, valutando la simmetria dei reni, la velocità del flusso e la presenza di reni piccoli e ipo-perfusi.