Concetti Chiave
- Il test di Ames valuta la mutagenicità di un composto su batteri mutanti incapaci di produrre istidina.
- Due ceppi di salmonella con mutazioni diverse vengono utilizzati per rilevare inserzioni/delezioni o sostituzioni di basi.
- Un omogenato di fegato di ratto è aggiunto per trasformare promutageni in mutageni effettivi.
- La crescita di colonie revertenti su terreno privo di istidina indica una nuova mutazione che ripristina la produzione di istidina.
- Il test è ripetuto senza omogenato per determinare se la sostanza è un promutageno o un mutageno franco.
Test di mutagenicità su batteri
L'ipotetica mutagenicità di un composto viene testata su colture di batteri già di per sé mutanti, in particolare batteri non in grado di produrre l’amminoacido istidina. L’esperimento viene eseguito in parallelo su due ceppi di salmonella con mutazioni di tipo diverso, uno rileva inserzione/delezione, l'altro rileva mutazioni per sostituzione di basi. Alle due colture viene aggiunto un omogenato di fegato di ratto: la maggior parte delle molecole tossiche vengono metabolizzate nel fegato, l'omogenato serve quindi a trasformare un eventuale promutageno in mutageno effettivo; questo test permette quindi di capire la natura della mutazione e se una mutazione è promutageno o mutagena franca.
Procedura dell'esperimento
Nella coltura di Petri in cui vengono seminati i batteri insieme alla sostanza da analizzare e all’omogenato di fegato il terreno è privo di istidina; la mattina successiva la semina si verifica la crescita di colonie: in sostanza si conta il numero di colonie mutate che crescono in assenza di istidina, colonie quindi revertenti, che hanno sviluppato nuovamente la capacità di produrre istidina tramite una nuova mutazione. Si può verificare se l’agente è promutageno o mutageno franco effettuando di nuovo il test in assenza di omogenato di fegato: nel caso non si verifichi più la crescita di colonie si è appurato che la sostanza analizzata era un promutageno che aveva bisogno di essere metabolizzata per diventare un mutageno effettivo; se invece anche in assenza di omogenato si verifica la presenza di colonie revertenti si può affermare che la sostanza è un mutageno franco.