Concetti Chiave
- I test genetici devono essere eseguiti personalmente, senza rappresentanza, salvo casi di incapacità mentale o soggetti minorenni con tutore legale.
- Il consenso deve essere attuale e revocabile, rimanendo valido per tutta la durata del trattamento.
- Il consenso deve essere consapevole, informato e completo, con adeguata esposizione e valutazione di rischi e benefici.
- Il consenso deve essere libero, manifesto e valido, espresso in forma chiara e univoca, preferibilmente per iscritto per interventi rischiosi.
- Le informazioni devono essere accessibili a tutti, con l'uso di strumenti adeguati per persone con difficoltà linguistiche o sensoriali.
Requisiti dei test genetici
I requisiti del test genetico sono:1. Personale – non è ammessa la rappresentanza. Se però il soggetto non è in grado di intendere e di deve intervenire un giudice che stabilisce il tutore del soggetto. In caso di soggetti minorenni hanno il tutore è chi esercita la patria potestà, e una volta superati i 14 anni di età è possibile interpellare il minore per comprenderne le volontà (anche se la decisione effettiva viene presa comunque dal tutore)
2. Attuale – deve essere dato prima e permanere per l’intera durata del tempo. Il paziente può revocarlo in qualsiasi momento;
3. Consapevole e informato – scaturente da adeguata informazione con completa esposizione e comparazione dei rischi e dei benefici del trattamento
4. Libero – espressione di volontà genuina e reale
5. Completo – il paziente deve essere informato in maniera esauriente sui punti più rilevanti e decisivi del trattamento e sulle sue conseguenze probabili. L’informazione deve tuttavia evitare di condizionare il paziente e non deve essere fornita utilizzando termini traumatizzanti, ma lasciando sempre margine di speranza
6. Gratuito – non può essere prestato a titolo oneroso o quale controprestazione di favore o vantaggio, in altre parole non è un’attività che si può fare in libera professione;
7. Recettizio – ha effetto dal momento in cui il destinatario (medico genetista) ne viene a conoscenza;
8. Valido – ovvero espresso da una persona capace di intendere e di volere, e quindi capace di autodeterminarsi;
9. Manifesto – espresso in forma chiara e univoca. Non è richiesta la forma scritta, ma ne è consigliabile l’acquisizione per gli interventi più rischiosi. Può essere anche tacito (quando si deduce da un comportamento concludente). La forma scritta è stabilita solo per il consenso alla trasfusione di sangue ed emoderivati, agli accertamenti per la prevenzione dell’HIV, ai protocolli per l’accertamento dell’idoneità del donatore di sangue ed interruzione di gravidanza.
Ovviamente tutte le informazioni che vengono fornite con la consulenza genetica devono essere a disposizione di tutti: per coloro che non possono o non sanno leggere e quindi non sono in grado di utilizzare materiale scritto può essere utile servirsi di sistemi audio-visivi. Per le persone non udenti deve essere presente al colloquio un interprete della lingua dei segni, ed è utile avvalersi dell’ausilio di materiali scritti o visivi. Inoltre, nel caso in cui il paziente comprenda con difficoltà la lingua italiana, si deve richiedere l’aiuto di un mediatore culturale. Particolare attenzione deve essere posta al contesto culturale dal quale il soggetto proviene, in modo da adeguarsi al suo livello di comprensione e al suo sistema di valori.
Domande da interrogazione
- Quali sono i requisiti fondamentali per un test genetico?
- Come deve essere fornita l'informazione al paziente per un test genetico?
- È possibile revocare il consenso per un test genetico?
- Quali misure devono essere prese per garantire l'accessibilità delle informazioni durante la consulenza genetica?
I requisiti includono la personalità, l'attualità, la consapevolezza e informazione, la libertà, la completezza, la gratuità, la recettività, la validità e la manifestazione chiara e univoca.
L'informazione deve essere completa, evitando termini traumatizzanti, e deve lasciare margine di speranza, adattandosi al contesto culturale e al livello di comprensione del paziente.
Sì, il consenso può essere revocato in qualsiasi momento dal paziente.
Devono essere utilizzati sistemi audio-visivi per chi non può leggere, interpreti della lingua dei segni per non udenti, e mediatori culturali per chi ha difficoltà con la lingua italiana.