Concetti Chiave
- La genetica è la scienza che studia la trasmissione dei caratteri ereditari da una generazione all'altra.
- Gregor Johann Mendel, un monaco dell'Ottocento, ha gettato le basi dell'ereditarietà senza conoscere il DNA o i cromosomi.
- Mendel ha dimostrato che i caratteri ereditari vengono trasmessi tramite fattori ereditari che mantengono la loro individualità.
- Il pisello odoroso fu scelto da Mendel per i suoi esperimenti grazie alla sua facilità di coltivazione e caratteristiche riconoscibili.
- Mendel utilizzò tecniche di impollinazione incrociata e selezionò sette caratteristiche principali per i suoi studi.
Con la riproduzione sessuata i genitori trasmettono ai figli una serie di caratteristiche (o caratteri) e questa trasmissione prosegue di generazione in generazione.
I caratteri trasmessi da una generazione all’altra vengono definiti caratteri ereditari e la trasmissione dell’informazione genetica, e quindi dei caratteri a essa associati, è definita ereditarietà.
La scienza che studia le leggi e i meccanismi responsabili della trasmissione dei caratteri da una generazione all’altra è la genetica.
Gregor Mendel e le sue scoperte
Intorno alla metà dell’Ottocento fu il monaco Gregor Johann Mendel (1822-1884) a gettare le basi dell’ereditarietà.
Era il 1866 quando Mendel pubblicò i suoi risultati su un’importante rivista scientifica, spiegando che i caratteri ereditari si trasmettono dai genitori ai figli mediante fattori ereditari, che mantengono una loro individualità non mescolandosi tra loro.
Mendel arrivò a queste conclusioni pur non avendo alcuna conoscenza del DNA e dei cromosomi.
Gli studi sul pisello odoroso
Esperimenti sul pisello odoroso
Il pisello odoroso (Pisum sativum) è una pianta facile da coltivare: si riproduce velocemente generando una prole numerosa, ha caratteristiche facilmente riconoscibili ed è possibile controllarne l’impollinazione.
Per tutte queste caratteristiche fu scelta da Mendel per i suoi esperimenti.
In natura, l’incrocio tra i due gameti avviene sulla stessa pianta ed è chiamato autoimpollinazione. Mendel però lasciò solo in alcuni casi che le piante si riproducessero da sé, mentre in molti casi fecondava una pianta con il polline di un’altra: usava, cioè, la tecnica dell’impollinazione incrociata.
Il monaco fece un’accurata selezione, utilizzando per i suoi studi piante che differivano per alcuni caratteri facilmente distinguibili, che avessero solo due forme alternative.
In particolare selezionò sette caratteristiche: colore e forma del seme, colore e posizione del fiore, colore e forma del baccello, sviluppo della pianta.