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Erectus
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Concetti Chiave

  • La cromatina si divide in eucromatina e eterocromatina, distinguibili per la loro colorabilità e condensazione, influenzando la presenza di geni.
  • La struttura dei cromosomi è caratterizzata da dimensioni, rapporto tra i bracci, etero/eucromatina, e posizione degli organizzatori nucleolari, essenziali per definire il cariotipo di una specie.
  • I cromosomi si classificano in metacentrico, submetacentrico, acrocentrico e telocentrico, con il cariotipo che rappresenta graficamente i cromosomi di una cellula.
  • Il bandeggio è una tecnica che colora i cromosomi secondo la composizione del DNA e la sensibilità della cromatina, utile per identificare aberrazioni cromosomiche.
  • Esistono tre principali tipi di bandeggio: Giemsa (non fluorescente), Q (fluorescente con quinacrina), e R (Giemsa inverso), ognuno con specifiche applicazioni per l'analisi cromosomica.

Indice

  1. Distinzione tra eucromatina ed eterocromatina
  2. Dinamica della cromatina e mitosi
  3. Caratteristiche morfologiche dei cromosomi
  4. Tipi di cromosomi e cariotipo
  5. Tecniche di bandeggio cromosomico

Distinzione tra eucromatina ed eterocromatina

• Il termine eucromatina/eterocromatina distingue la cromatina in due tipologie che presentano una diversa colorabilità in seguito a trattamento con particolari sostanze che servono a mettere in evidenza i cromosomi all’interno delle cellule.

• La densità maggiore della cromatina rende più colorabile l’eterocromatina, mentre l’eucromatina risulta meno colorabile in quanto meno condensata.

• La “condensazione” è un parametro importante della cromatina e in prima approssimazione si può dire che la cromatina meno condensata è quella che contiene i geni, mentre quella più condensata, eterocromatica, non contiene geni.

Dinamica della cromatina e mitosi

• D’altra parte gli stati eucromatici-eterocromatici della cromatina sono  in gran misura dinamici, tanto è vero che in preparazione alla mitosi una cellula “trasforma” tutto il genoma in uno stato altamente condensato, eterocromatico, inattivo.
• Se è vero che la cromatina è tipica degli eucarioti sarebbe però un errore credere che nei procarioti il DNA del genoma sia “nudo”; anche nei procarioti il DNA interagisce con proteine (ed RNA) strutturali per darsi una struttura organizzata e riuscire a “contenere” il DNA all’interno della cellula.

Caratteristiche morfologiche dei cromosomi

• I cromosomi si possono descrivere in base a particolari  caratteristiche morfologiche:

-Dimensioni.

-Rapporto tra i bracci (porzioni in cui viene diviso il cromosoma dal centromero PQ).

-Eterocromatina/Eucromatina.

-Numero e posizione degli organizzatori nucleolari.

-Quadri di bande.

-Queste caratteristiche servono a identificare in modo inequivoco il particolare corredo cromosomico che  caratterizza un organismo di una specie, il cosiddetto cariotipo.

Tipi di cromosomi e cariotipo

Il cromosoma può essere:

-metacentrico= centromero al centro.

-submetacentrico= centromero verso l’alto.

-acrocentrico= P è molto corto.

-telocentrico= centromero vicino a telomero (non esiste negli umani, tipici delle piante).

Cariotipo= rappresentazione schematica e ordinata  dei cromosomi di una cellula.

Raggruppati cromosomi di dimensioni simili, dal metacentrico al telocentrico.

Cromosomi sessuali: X  è il più grande acrocentrico, Y  è il piccolo acrocentrico.

Tecniche di bandeggio cromosomico

I bandeggi si ottengono degradando in modo controllato le proteine sulla cromatina e colorando il DNA.

-L’aspetto dei bandeggi cambia perché dipende:

-in parte dalla composizione in basi del DNA perché determinati coloranti sono tendenzialmente selettivi per il contenuto più o meno elevato di A/T e G/C del DNA.

-in parte dalla maggiore/minore sensibilità della cromatina al trattamento proteolitico, cioè alla degradazione selettiva delle proteine che essa contiene da parte di enzimi detti proteasi.

Tre tipi di colorazioni:

-G=  si ottiene con Giemsa, colorante non fluorescente (eterocromatina colorata eucromatina no).

-Q= quinacrina, bandeggio fluorescente.

-R= Giemsa inverso, ottiene risultato opposto al Giemsa.

Il bandeggio G: digestione della cromatina con tripsina, enzima che degrada gli amminoacidi Arginina e Lisina. G colora preferibilmente  AT (non codificante).

A cosa serve il bandeggio? serve per riconoscere i cromosomi e mi permette di vedere l’aberrazione cromosomica. Fondamentale per suddividere il cromosoma in regioni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra eucromatina ed eterocromatina?
  2. La differenza principale è nella colorabilità e nella condensazione; l'eterocromatina è più colorabile e più condensata rispetto all'eucromatina, che è meno colorabile e meno condensata.

  3. Quali sono le caratteristiche strutturali che definiscono un cromosoma?
  4. Le caratteristiche includono le dimensioni, il rapporto tra i bracci, la presenza di eterocromatina/eucromatina, il numero e la posizione degli organizzatori nucleolari, e i quadri di bande.

  5. Come si ottiene il bandeggio e quali sono i suoi tipi principali?
  6. Il bandeggio si ottiene degradando le proteine sulla cromatina e colorando il DNA. I tipi principali sono G (Giemsa), Q (quinacrina), e R (Giemsa inverso).

  7. Qual è l'utilità del bandeggio nei cromosomi?
  8. Il bandeggio è utile per riconoscere i cromosomi e identificare le aberrazioni cromosomiche, oltre a suddividere il cromosoma in regioni.

Domande e risposte