Concetti Chiave
- Il rumine delle bovine lattifere è essenziale per la digestione della fibra, la modifica delle proteine e la sintesi delle vitamine del gruppo B, grazie all'attività dei microrganismi.
- Una corretta gestione del rumine è fondamentale per prevenire patologie metaboliche che possono portare alla riforma delle bovine.
- Le bovine hanno spesso un elevato fabbisogno energetico che non può essere soddisfatto esclusivamente attraverso l'alimentazione, portando a squilibri metabolici come la sindrome della vacca grassa.
- La colina e la metionina svolgono un ruolo protettivo per il fegato delle bovine, aiutando nella gestione delle energie e nella prevenzione dell'accumulo di grassi.
- La complessità della dieta e la necessità di bilanciare l'energia rendono difficile l'alimentazione delle bovine, specialmente durante la fase di deficit energetico che può durare fino a sei mesi.
Indice
Patologie metaboliche delle bovine
La maggior parte delle patologie che portano alla riforma delle bovine lattifere, sono patologia podali o localizzate in altri distretti, ma alla fine riconoscono un’origine di tipo metabolico e questo tipo di patologie si curano attraverso una corretta gestione del rumine. Il rumine è un grande fermentatorio dove i microrganismi: digeriscono la fibraper la bovina, modificano la proteina rendendola di migliore valore biologico e sintetizzano le vitamine del gruppo B. Per fare ciò, richiedono: energia (sottratta all’animale, proteina fermentescibile (proteina bypass, ad esempio la soia ne contiene tanta, ma anche la farina glutinata di mais) e minerali (macroelementi e microelementi).
Gestione energetica e sindrome della vacca grassa
Questa bovina è in una situazione in cui ha una necessità di energia talmente alta che non riesco a soddisfare con l’alimentazione. Le curve della capacità di ingestione di sostanza secca e le curve di quantità di energia richiesta (dei fabbisogni di nutrizione) non sono sovrapposti. Se la vacca è troppo grassa c'è una quantità tale di acidi grassi che si liberano che la vacca transita in una fase patologica che si chiama sindrome della vacca grassa, paradossalmente c'è un sacco di energia ma ce n'è troppa. Non succede solo alla vacca, ma a tutti gli animali uomo compreso, Questo è il motivo per cui c'è questo infarcimento lipidico del fegato, e visto che gli acidi grassi dal fegato non vanno via da soli (se ne vanno sottoforma di fosfolipidi), in questa fase l'allevatore oltre al bilanciamento della razione, ha un'attenzione particolare rispetto a quelli che sono i fattori ergogeni, che servono per la modulazione e la ripartizione dell'energia. La colina può essere autoprodotta dall’organismo purché ci siano donatori di metili, la metionina risulta fattore protettivo del fegato perché attraverso la donazione di metili porta all’autoproduzione di colina.
Sfide nella bilancia alimentare
In questa fase, la situazione è talmente complessa, che non si riesce a bilanciare l’alimentazione. Se si prova ad aumentare la densità energetica della raziona attraverso un aumento della quantità di amido si ottiene l’acidosi ruminale, si riduce la capacità della bovina di mangiare e otteniamo questo effetto paradosso in cui si aumenta l’energia della razione e la bovina diminuisce la quantità di energia. Se si mette un trigliceride all’interno del rumine la prima cosa che succede è che questo viene depolimerizzato a glicerolo e ad acidi grassi non volatili e ho di nuovo acidosi ruminale. Si possono proteggere attraverso incapsulazione, in modo che una parte di lipidi siano bypassabili e posso aumentare la densità energetica della razione, ma ciò non basta. La prima fase di alimentazione, visto che la capacità energetica della bovina è bassa e il fabbisogno è alto, è una fase di alimentazione di deficit e dura almeno sei mesi. Questo deficit sarà tanto più evidente quanto più avrò gestito male la fase di transizione. L’opportunità di fare tanti gruppi o pochi gruppi dipende dalle dimensioni dell’allevamento, dai fattori nutrizionali e dalla gerarchia che si crea tra le bovine. Tenere tutte insieme le bovine fa sì che non si riesca a tenere sotto controllo l’alimentazione delle singole categorie per avere un’alimentazione adeguata.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale del rumine nelle bovine lattifere?
- Quali sono le conseguenze di un eccesso di energia nelle bovine?
- Come si può gestire l'alimentazione per evitare l'acidosi ruminale?
- Qual è l'importanza della colina e della metionina nella dieta delle bovine?
- Quali fattori influenzano la gestione dei gruppi di bovine in un allevamento?
Il rumine funge da grande fermentatore dove i microrganismi digeriscono la fibra, modificano la proteina e sintetizzano le vitamine del gruppo B, essenziali per la salute metabolica delle bovine.
Un eccesso di energia può portare alla sindrome della vacca grassa, caratterizzata da un accumulo di acidi grassi nel fegato, causando problemi metabolici e richiedendo un'attenzione particolare alla modulazione dell'energia.
È importante evitare di aumentare eccessivamente la densità energetica della razione con amido o trigliceridi, poiché ciò può causare acidosi ruminale. L'incapsulazione dei lipidi può aiutare a proteggere il rumine e aumentare la densità energetica senza effetti negativi.
La colina, che può essere autoprodotta con donatori di metili come la metionina, è cruciale per la protezione del fegato e la modulazione dell'energia, aiutando a prevenire l'accumulo di grassi nel fegato.
La gestione dei gruppi dipende dalle dimensioni dell'allevamento, dai fattori nutrizionali e dalla gerarchia tra le bovine, poiché tenere tutte insieme può complicare il controllo dell'alimentazione adeguata per ciascuna categoria.