carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • L'alimentazione delle vacche da latte è cruciale per l'economia regionale e richiede razioni raffinate per sostenere la produttività crescente.
  • Il costo energetico e nutrizionale per la produzione di latte aumenta con la quantità prodotta, influenzando la gestione alimentare delle bovine.
  • I fabbisogni delle vacche sono additivi, combinando quelli di produzione e mantenimento, rendendo una vacca più produttiva economicamente vantaggiosa.
  • L'aumento dei prezzi dei cereali, come il mais, ha spinto a razioni meno concentrate per ridurre la dipendenza dal mercato dei cereali.
  • Esistono bovine ad alta produzione e altre a duplice attitudine, che possono adattarsi a razioni meno concentrate mantenendo una buona produzione.

Indice

  1. Importanza dell'alimentazione delle vacche
  2. Produttività e costi energetici
  3. Fabbisogni additivi e costi
  4. Impatto del mercato dei cereali

Importanza dell'alimentazione delle vacche

L'alimentazione e il razionamento delle vacche da latte è una delle voci più importanti dal punto di vista dell’economia regionale e nazionale ed è una delle sfide maggiormente qualificanti dal punto di vista tecnico per un nutrizionista veterinario. Le vacche da latte sono animali estremamente produttivi, sono animali che hanno aumentato abbondantemente la produttività che è necessaria per la sopravvivenza dei nuovi nati e le quali il primo periodo di lattazione è importante.

Produttività e costi energetici

La legge della produttività crescente spiega come il costo energetico , ma anche nutrizionale, della produzione di 1 kg di latte non è lo stesso tra il primo kg e il cinquantesimo kg di latte che si produce. Se per il primo kg di latte c’è una quantità relativamente bassa di nutrienti messi in gioco per la produzione, per il cinquantesimo questa quantità di nutrienti è maggiore. L’energia metabolizzabile viene convertita in energia netta che serve per le produzioni ed è solamente ciò che si elimina con le produzioni. Il k progressivamente peggiora perché c’è un momento in cui non ha a che fare con la sopravvivenza individuale di specie produrre il cinquantesimo kg di latte a livello individuale. Quando si gestisce un’alimentazione di una bovina lattifera, bisogna tenere conto che più questa è produttiva più la produzione deve essere sostenuta da razioni progressivamente più raffinate e che il costo della produzione sarà più grande.

Fabbisogni additivi e costi

Il secondo aspetto da tenere in conto è relativo al fatto che i fabbisogni dell’animale sono additivi: ciascun animale ha i fabbisogni di produzione sovrapposti al fabbisogno di mantenimento. Concetto estremamente importante perché porta a fare molte considerazioni. Più una vacca è produttiva più deve mangiare per produrre un kg di latte. Questo a primo impatto dovrebbe essere sconsigliabile, ma se consideriamo il caso si producono 50 kg di latte con una bovina e gli stessi con due bovine si avrà che nel primo caso le quote di mantenimento sono una, mentre nel secondo caso sono due.

Impatto del mercato dei cereali

Negli ultimi anni il prezzo del mais è aumentato del 160% e con l’inizio della guerra del 60%. Questo accade per molti altri cereali, in questo momento ci sono una serie di paesi a rischio fame perché si è interrotta la catena del frumento.

La catena del mais mette a rischio l’allevamento animale, infatti anche nei supermercati i prodotti lattino caseari e il latte sono aumentati di prezzo. Per svincolarsi dal mercato dei cereali per produrre il latte si fanno razioni meno concentrate, esse non consentono le stesse produzioni ma ci sono vacche in grado di fare le stesse produzioni con razioni più modeste: ci sono bovine estremamente specializzate nelle produzioni altissime (bovine lattifere ad alta produzione) e ci sono bovine meno specializzate a duplice attitudine (ad esempio, la pezzata rossa d’Europa è una bovina che produce meno latte , la Cabannina è una bovina che converte fieno molto povera della zona montuosa tra Piemonte e Liguria che produce un formaggio tipico ma con razioni estremamente concentrate). Se si utilizza un tipo di razione meno concentrato e più fibrose, non sussiste la necessità di acquisire grandi quantità di mais o di cereali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dell'alimentazione e del razionamento delle vacche da latte?
  2. L'alimentazione e il razionamento delle vacche da latte sono cruciali per l'economia regionale e nazionale e rappresentano una sfida tecnica significativa per i nutrizionisti veterinari.

  3. Come varia il costo energetico e nutrizionale nella produzione di latte?
  4. Il costo energetico e nutrizionale per produrre 1 kg di latte aumenta con la quantità prodotta, essendo più basso per il primo kg e più alto per il cinquantesimo kg.

  5. Quali sono i fabbisogni nutrizionali delle vacche da latte?
  6. I fabbisogni delle vacche da latte sono additivi, comprendendo sia il fabbisogno di mantenimento che quello di produzione, richiedendo un'alimentazione adeguata per sostenere la produttività.

  7. Come influisce l'aumento dei prezzi dei cereali sull'allevamento delle vacche da latte?
  8. L'aumento dei prezzi dei cereali, come il mais, mette a rischio l'allevamento animale e ha portato a un aumento dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari nei supermercati.

  9. Quali strategie possono essere adottate per ridurre la dipendenza dal mercato dei cereali?
  10. Si possono utilizzare razioni meno concentrate e più fibrose, che riducono la necessità di grandi quantità di mais o cereali, pur mantenendo la produzione di latte.

Domande e risposte