Concetti Chiave
- La razione alimentare delle bovine deve essere adeguata alla loro produttività, con un aumento del fabbisogno proteico ed energetico in base alla quantità di latte prodotta.
- La capacità di ingestione di sostanza secca delle bovine aumenta con la produzione di latte, richiedendo una maggiore energia e proteine per mantenere l'efficienza produttiva.
- Nell'ultima fase della lattazione, la razione deve avere un contenuto ridotto di calcio per evitare ipocalcemia puerperale e stimolare la capacità del corpo di mobilizzare il calcio dalle riserve.
- Un'alimentazione bilanciata è cruciale, rappresentando almeno il 50% del costo di produzione del latte e influenzando significativamente la salute e la produttività dell'allevamento.
- La gestione dell'alimentazione e dell'intervallo interparto è fondamentale per evitare deficit energetici e problemi riproduttivi, essenziali per la produttività delle bovine lattifere.
Componenti della razione
Le componenti della razione sono:-
- Plastiche (proteine e macroelementi minerali)
- Energetiche (estrattivi inazotati, fibra grezza, grassi)
- Regolatori (vitamine, microelementi minerali)
una razione più proteica rispetto a una bovina che ne produce 10. Questo è il motivo per cui all’interno del gruppo ho bisogno di animali che tutti siano più o meno produttivi allo stesso modo perché se ci sono animali con grandi differenze produttive ho una situazione a rischio. Per la capacità di ingestione (espressa in unità di ingombro), si ha che da una produzione a una produzione 50 arrivo ad avere una capacità di ingestione di sostanza secca doppia, ma questo doppio di sostanza secca ci impiega 5 volte di energia e 6 volte e mezzo di proteina. Vi è una situazione nella quale nell'ultima fase di asciutta è necessario che la razione sia pochissimo dotata di calcio perché se ha una grande disponibilità di calcio la capacità della bovina di mettere in gioco calcio dalle riserve è limitata perché a livello metabolico il messaggio è “non serve del calcio perché arriva da fuori”. Con l’inizio della lattazione c’è una captazione di calcio da parte della mammella molto importante. Il 99% del calcio presente nell’organismo fa parte dello scheletro, mentre l’1% è circolante- Questo 1% di calcio circolante viene captato dalla mammella e la bovina va in ipocalcemia puerperale (la bovina ha partorito), questa è nota anche come sindrome della vacca a terra perché la bovina è per terra e si rialza con soluzioni di gluconato di calcio, ristabilendo la quantità di calcio circolante.
È una situazione comune. Un tempo si utilizzava una pompa sulla mammella della bovina in modo che esercitasse una pressione negativa e il calcio ritornasse in circolo. Nell’ultima fase della lattazione la quantità di calcio nella razione deve essere ridotta in modo tale da permettere agli osteoclasti di rispondere subito a una diminuzione del calcio circolante.
L’alimentazione vale almeno il 50% il costo di produzione del latte. Un’alimentazione bilanciata comporta enormi benefici dal punto di vista della produttività dell’allevamento e questi piani alimentari devono sostenere le produzioni, garantire la salute dell'animale e l'efficienza produttiva. Che cos'è che le fa la produttività di un allevamento di bovine lattifere? Quello che fa la produttività in questi allevamenti è l’intervallo interparto. Se vi è una gestione, nella prima fase di lattazione, per cui c'è un grosso deficit energetico, l'altro messaggio metabolico che è partito è “sospendi il calore perché in questa situazione non si riesce a fare partire un’altra gravidanza”. Quindi, le bovine che in questa situazione abbiano calori silenti e tutta una serie di altri problemi dal punto di vista riproduttivo è il secondo importante fattore per il quale la gestione della bovina e della sua alimentazione è importante per la produttività dell’allevamento. Tendenzialmente, in questo tipo di allevamenti si utilizzano solo foraggi di elevato valore, vi è l’esigenza di ricorrere a mangimi e l’alimentazione avviene in funzione di quantità e qualità del latte prodotto che dipende a sua volta dalla potenzialità genetica dell’animale e dalla curva di lattazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le componenti principali della razione alimentare per le bovine?
- Perché è importante adattare la razione alimentare in base alla produzione di latte delle bovine?
- Qual è il ruolo del calcio nella dieta delle bovine durante la fase di asciutta e lattazione?
- Qual è l'importanza dell'alimentazione nella produttività degli allevamenti di bovine lattifere?
- Quali sono i fattori chiave che influenzano la produttività degli allevamenti di bovine lattifere?
Le componenti principali della razione alimentare sono plastiche (proteine e macroelementi minerali), energetiche (estrattivi inazotati, fibra grezza, grassi) e regolatori (vitamine, microelementi minerali).
È importante perché le bovine con produzioni di latte diverse hanno fabbisogni nutrizionali differenti, specialmente in termini di proteine ed energia, e una razione non adeguata può portare a rischi per la salute e la produttività.
Durante la fase di asciutta, la razione deve essere povera di calcio per stimolare la capacità della bovina di mobilizzare il calcio dalle riserve. Durante la lattazione, la mammella assorbe molto calcio, e una carenza può portare a ipocalcemia puerperale.
L'alimentazione rappresenta almeno il 50% del costo di produzione del latte e una dieta bilanciata è cruciale per sostenere la produttività, garantire la salute dell'animale e l'efficienza produttiva.
I fattori chiave includono l'intervallo interparto e la gestione dell'alimentazione, che influiscono sulla capacità riproduttiva e sulla produzione di latte, dipendendo dalla genetica dell'animale e dalla curva di lattazione.