Concetti Chiave
- La curva di lattazione delle vacche lattifere presenta un picco intorno alla 5-6esima settimana, seguito da un declino graduale fino alla 30esima settimana e un declino più marcato successivamente.
- Durante la prima fase della lattazione, il latte prodotto è più diluito e la percentuale di grassi e proteine è inversamente proporzionale alla quantità di latte prodotto.
- Il fabbisogno proteico delle vacche è elevato, superando i 2000g al giorno, e deve essere integrato con proteine by-pass, in quanto i batteri intestinali non possono produrre abbastanza.
- La gestione nutrizionale deve considerare il controllo del pH ruminale per evitare fermentazioni indesiderate, specialmente quelle lattiche, difficili da controbilanciare.
- Gli amminoacidi limitanti, come metionina, lisina, triptofano e istidina, sono cruciali per le bovine ad alta produzione, richiedendo spesso integrazioni di sintesi.
Indice
Fabbisogno delle vacche lattifere
Nella prima parte della lattazione il fabbisogno delle vacche lattifere è molto difficile da soddisfare, quindi il razionamento è complesso da realizzare.
Il picco di lattazione avviene intorno alla 5-6esima settimana, si ha poi un declino lento dal picco fino alla 30esima settimana e infine oltre la 30esima settimana si va incontro ad un declino accentuato
La conclusione della lattazione avviene ai 305 giorni.
Produzione e composizione del latte
È importante sottolineare il fatto che più una vacca produce e più il latte è diluito. Nel primo periodo si producono più kg di latte ma più diluito. Per quanto riguarda la percentuale di grassi e proteine queste hanno andamento opposto rispetto alla produzione quantitativa di latte.
Questi sono dati importanti da tenere in considerazione soprattutto per quanto riguarda la caseificazione.
Ci sono specie di vacche in cui il picco di lattazione è meno accentuato, però la ricchezza di nutrienti del latte decresce con il decrescere della lattazione (es: latte di cavalla) Il periodo di asciutta dura 60 giorni, che corrispondono agli ultimi due mesi di gravidanza.
Fabbisogno azotato e proteine
Per quanto riguarda il fabbisogno azotato, questo va sempre assicurato con la dieta in quanto l‘organismo non presenta sede di stoccaggio per le proteine. Il fabbisogno di proteina digeribile di una bovina arriva a oltre 2000g al giorno. I batteri intestinali non riescono a produrne così tanta, di conseguenza una parte di questo fabbisogno amminoacidico deve essere fornito attraverso le proteine by-pass.
Gestione del ph ruminale
La farina glutinata di mais ha un fabbisogno del 73% (è un co-prodotto). La soia tostata è un’ottima fonte di proteine by-pass. Bisogna poi gestire il fatto che nella prima fase bisogna tenere sotto controllo il ph ruminale. Questo può variare per razioni troppo ricche di amido, sviluppando nel rumine fermentazioni di tipo propionico il quale, quando in eccesso, sviluppa fermentazioni butirriche e soprattutto lattiche. Quella lattica è difficile da controbilanciare.
Amminoacidi limitanti e proteine
Nelle bovine lattifere ad alta produzione sono importanti gli amminoacidi limitanti. Quelli più frequenti sono metionia, lisina, triptofano e istidina (treonina nei suini all’ingrasso).
La proteina della farina e della semola glutinata di mais non hanno un altissimo valore biologico perché il mais di per sè è povero di lisina e triptofano. Se si usano bisogna usare anche lisina e triptofano di sintesi.
È importante usare amminoacidi protetti perché altrimenti vengono fermentati nel rumine. Si inseriscono quindi in capsule che si sciolgono in ambiente acido, ovvero in abomaso.
Metionina protetta e funzionalità epatica
La metionina protetta migliora la percentuale lipidica e la funzionalità epatica perché, come dice il nome, la metionina è un donatore di metili e avendo a disposizione dei metili, la cellula epatica del bovino può costruire un’importante vitamina ovvero la colina. La metionina protetta arriva in circolo, non necessariamente ha un destino di tipo plastico ma avrà un desino metabolico.
Domande da interrogazione
- Qual è l'andamento della produzione di latte durante la lattazione delle vacche?
- Come varia la composizione del latte in termini di grassi e proteine durante la lattazione?
- Quali sono le esigenze nutrizionali delle vacche lattifere in termini di proteine?
- Qual è l'importanza degli amminoacidi protetti nella dieta delle vacche lattifere?
La produzione di latte raggiunge il picco intorno alla 5-6esima settimana, segue un declino lento fino alla 30esima settimana, e poi un declino più accentuato fino alla conclusione della lattazione ai 305 giorni.
La percentuale di grassi e proteine nel latte ha un andamento opposto rispetto alla produzione quantitativa di latte, con il latte più diluito nei periodi di maggiore produzione.
Le vacche lattifere richiedono oltre 2000g di proteina digeribile al giorno, e parte di questo fabbisogno deve essere soddisfatto con proteine by-pass, come la soia tostata.
Gli amminoacidi protetti, come la metionina, sono cruciali perché evitano la fermentazione nel rumine e migliorano la percentuale lipidica e la funzionalità epatica, contribuendo alla sintesi della colina.