Concetti Chiave
- La fase di asciutta delle vacche è cruciale per il riposo del rumine, non per il recupero di peso, in preparazione alla successiva lattazione.
- La dieta durante l'asciutta include fieno, paglia e mangime concentrato, con possibilità di integrare silomais o altri foraggi insilati in quantità limitate.
- I mangimi semplici come mais e orzo possono essere utilizzati quasi senza limiti, mentre altri richiedono attenzione per evitare effetti negativi sulla produzione di latte.
- L'alimentazione ideale prevede l'uso di unifeed per evitare variazioni del pH ruminale, ma tecnologie avanzate possono distribuire quantitativi di concentrati in modo controllato.
- La suddivisione delle vacche in diversi gruppi aiuta a soddisfare meglio i fabbisogni alimentari individuali, ma può aumentare la conflittualità tra gli animali.
Vacche in asciutta
Finita la terza fase della lattazione il recupero della bovina deve essere finito. L’asciutta non serve per far riprendere peso alla bovina, serve per far riposare il rumine in attesa della lattazione successiva.Per quanto riguarda la dieta viene usato fieno di prato polifita (primo taglio), paglia e mangime concentrato (1kg/die). Al posto di parte del fieno si può fornire silomais (massimo 5-6Kg/die) o loiessa insilata (massimo 6-8 Kg/die)
I mangimi semplici che possimo utilizzare praticamente senza limiti sono mais e orzo. Gli altri hannno dei limiti in base al tipo di mangime utilizzato. Nelle bovine normali il complesso B e la vitamina k dovrebbero essere assicurate dalla produzione ruminali ma la B può anche essere integrata.
La niacina è uno dei fattori antilipotrofi ma è anche un fattore di crescita dei batteri ruminali e di conseguenza nelle bovine lattifere ad alta produzione non sia aggiunge niacina per una questione di tipo metabolico, ma per una di tipo ruminale o prebiotico La vit C viene somministrata in condizioni di stress. La più impiegata è la farina di soia 44%. Può essere sostituita in parte con quella di girasole, arachide o sesamo. La colza può essere somministrata per un massimo del 15% altrimenti deprime la % di grasso nel latte. La percentuale di unità foraggera latte sulla sostanza secca è progressivamente crescente man mano che cala.
Foraggi e mangimi possono essere forniti separati a stabulazione fissa o libera ma nel post prandiale ci sono delle intense fermentazioni dovute al fatto che l’animale ha ingerito mangimi in grande quantità e questo ha portato ad un abbassamento del ph per fermentazione di tipo lattico. C’è una modifica del substrato per I microbi durante la giornata e questo non va bene perché essi non sono abituati a subire cambiamenti del substrato nell’arco di tempi così brevi ed inoltre è necessario un impiego di manodopera notevole.
L’ideale sono quindi gli unifeed.
In un gruppo di bovine però si possono avere delle bovine che sono più produttive rispetto ad altre. Per quelle più produttive bisogna inserire più concentrati e allora viene meno l’ideale alla base dell’unifeed, secondo cui non si possono dare alle bovine grandi quantità di concentrati in un solo colpo.
Esistono quindi dei sistemi di alimentazione che riconoscono il bovino e gli forniscono piccole quantità di concentrati ogni tot di tempo. In questo modo si riesce a fornire più alimento senza portare ad una variazione del ph. In più, la bovina fa movimento perché torna spesso verso l’alimentatore e questo è molto positivo perché in un animale che ha infarcimento lipidico del fegato e che tendenzialmente andrà in chetosi, il movimento gli permette di attivare le fibre muscolari di tipo 1 che sono di tipo ossidativo e di conseguenza utilizzano benissimo i corpi chetonici come carburante muscolare.
Per quanto riguarda le tipologie di gruppi che si possono avere si hanno in media 1-2-3 gruppi di vacche in lattazione, 1-2 gruppi di vacche in asciutta, manze, manze gravide, vitelle e manzette.
I motivi per fare tanti gruppi sono che più gruppi facciamo più siamo vicini al fabbisogno medio del gruppo; tuttavia, più gruppi facciamo più dobbiamo passare le bovine di continuo da un gruppo all’altro e questo crea conflittualità.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del periodo di asciutta per le bovine?
- Quali sono gli alimenti principali utilizzati nella dieta delle bovine in asciutta?
- Qual è il ruolo della niacina nella dieta delle bovine lattifere ad alta produzione?
- Quali sono i vantaggi dell'utilizzo di sistemi di alimentazione che riconoscono il bovino?
- Quali sono i pro e i contro della suddivisione delle bovine in più gruppi?
L'asciutta serve per far riposare il rumine in attesa della lattazione successiva, non per far riprendere peso alla bovina.
Viene usato fieno di prato polifita, paglia e mangime concentrato, con possibilità di integrare con silomais o loiessa insilata.
La niacina è un fattore di crescita dei batteri ruminali e viene aggiunta per motivi ruminali o prebiotici, non metabolici.
Questi sistemi forniscono piccole quantità di concentrati a intervalli regolari, evitando variazioni del pH e promuovendo il movimento delle bovine.
Più gruppi permettono di avvicinarsi al fabbisogno medio del gruppo, ma aumentano la conflittualità a causa del continuo spostamento delle bovine.