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Concetti Chiave

  • La sintomatologia associata all'ematuria include macroematuria monosintomatica, dolore che può indicare diverse origini, sintomi minzionali e febbre, suggerendo patologie specifiche del tratto urinario.
  • L'ematuria viene classificata clinicamente in base a parametri come l'andamento temporale, il momento della minzione in cui si manifesta, l'intensità, la tonalità e la presenza e forma dei coaguli.
  • Ematurie capricciose e ricorrenti possono essere legate a condizioni specifiche, come l'ematuria associata al ciclo mestruale causata da focolai di endometriosi nella vescica.
  • La "prova dei tre bicchieri" aiuta a determinare se l'ematuria è presente all'inizio, durante tutta la minzione o alla fine, fornendo indizi sull'origine del sanguinamento.
  • Coaguli di diverse forme e dimensioni possono indicare la sede del sanguinamento: filiformi dall'alta via escretrice e più grossolani e tozzi di origine vescicale.

Indice

  1. Sintomatologia associata
  2. Classificazione clinica dell'ematuria

Sintomatologia associata

    • Macroematuria monosintomatica, l’unico sintomo è il quadro di ematuria;
    Dolore di cui è importante valutare la sede (di solito è lombare o pelvico, dolore al fianco può indicare un’origine renale, in sede ipogastrica suggerisce un’origine pelvica e può indicare una patologia del tratto urinario inferiore) e cronologia (se il dolore al fianco è antecedente all’ematuria suggerisce che la patologia, tipicamente una calcolosi, abbia determinato il dolore e successivamente, la stessa, per traumatismo sulla via urinaria abbia poi prodotto ematuria; viceversa se il dolore è successivo all’ematuria si può pensare ad una patologia che abbia sanguinato all’interno della via urinaria e questo abbia determinato poi la formazione di coaguli ostruendo la via escretrice determinato il dolore come nel caso di una neoplasia della via escretrice);
    • Sintomi minzionali, che porta a pensare ad un’origine dal basso tratto urinario come dalla vescica;
    • Febbre, quando si accompagnano ad un evento infiammatorio o infettivo.

Classificazione clinica dell'ematuria

L'ematuria si può classificare sulla basse di questi parametri:
    • All’Andamento temporale, cioè quante volte il paziente ha avuto ematuria e come ha avuto ematuria:
    Ematurie capricciose, che vanno e vengono in maniera casuale;
    Ematurie ricorrenti, che si presentano in maniera periodica e costante., esempio tipico l’ematuria che accompagna il ciclo mestruale della femmina, causata dalla presenza di focolai di endometriosi all’interno della mucosa della vescica (la presenza di tessuto endometriale sensibile all’azione ormonale, in sede ectopica rispetto alla cavità uterina, determina sanguinamento sincrono al ciclo mestruale).
    • A quando, durante la minzione, l’ematuria si manifesta, questa può essere fatta visivamente durante la minzione oppure attraverso la “prova dei tre bicchieri”, che consiste nel chiedere al paziente di dividere la propria minzione in tre recipienti diversi al fine di verificare se l’ematuria sia presente nella prima fase, in tutta la minzione piuttosto che nella fase finale. Questo permette di classificare l’ematuria in:
    Macroematuria totale, dove durante la minzione tutta l’urina sarà rossa/ematica, tipica dei sanguinamenti renali, dove il sanguinamento proveniente dall’alto apparato urinario tenderà a diluirsi nell’urina all’interno della vescica;
    Macroematuria iniziale, tipica dei sanguinamenti sotto vescicali che derivano dall’uretra prostatica, questo perché il primo flusso urinario lava questo tratto dell’apparato urinario, l’urina si colora inizialmente di rosso e poi la restante urina tende ad essere chiara;
    Macroematuria terminale è solitamente originata da un sanguinamento vescicale, il sangue che si è riversato nella vescica tende a sedimentare nel basso fondo vescicale, cioè nella porzione della vescica situata dietro al trigono, in quanto più pesante dell’urina e questa parte del lume vescicale è quella che si svuota per ultima (la vescica nella sua dinamica minzionale svuota prima tutta la parte restante della vescica e solo nella fase finale della minzione svuota il basso fondo a livello del quale si deposita il sangue).
    • All’Intensità dell’ematuria in ematuria franca, massiva modesta (a lavatura di carne); più l’ematuria è intensa e più grave è il sanguinamento.
    • Alla Tonalità, che può dare un’indicazione sull’eziologia, infatti:
    quando il colore delle ematurie tende al rosso vivo è di origine arteriosa e possono essere causate da un traumatismo o da una lesione iatrogena alla vescica che produce un danno a carico di una piccola arteriola;
    Ematurie più scure dipendono da sanguinamenti venosi.
    • Alla Presenza e alla forma di coaguli, che può aiutare a capire la sede del sanguinamento:
    Coaguli filiformi derivano da un sanguinamento dell’alta via escretrice;
    Coaguli a stampo origine vescicale, più grossolani e tozzi, riproducono la forma del lume vescicale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i sintomi associati all'ematuria?
  2. I sintomi associati all'ematuria includono macroematuria monosintomatica, dolore (lombare, pelvico o al fianco), sintomi minzionali e febbre, che possono indicare diverse origini e patologie.

  3. Come si classifica clinicamente l'ematuria?
  4. L'ematuria si classifica in base all'andamento temporale, al momento della minzione in cui si manifesta, all'intensità, alla tonalità e alla presenza e forma dei coaguli.

  5. Cosa indica il dolore al fianco in relazione all'ematuria?
  6. Il dolore al fianco antecedente all'ematuria suggerisce una patologia come la calcolosi, mentre il dolore successivo può indicare una patologia che ha causato sanguinamento e formazione di coaguli.

  7. Qual è la differenza tra macroematuria totale, iniziale e terminale?
  8. La macroematuria totale coinvolge tutta la minzione, tipica dei sanguinamenti renali; la macroematuria iniziale è tipica dei sanguinamenti sotto vescicali; la macroematuria terminale è solitamente originata da un sanguinamento vescicale.

  9. Come può la tonalità dell'ematuria indicare la sua eziologia?
  10. La tonalità dell'ematuria può indicare l'eziologia: un colore rosso vivo suggerisce un'origine arteriosa, mentre ematurie più scure dipendono da sanguinamenti venosi.

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