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Concetti Chiave

  • La psichiatria basa la diagnosi di disturbi depressivi sull'osservazione clinica e sulla classificazione DSM, richiedendo la soddisfazione di tre criteri diagnostici.
  • La depressione maggiore è caratterizzata da uno o più episodi depressivi unipolari, con difficoltà a svolgere attività quotidiane e una deflessione del tono dell'umore.
  • Il disturbo bipolare include alterazioni del tono dell'umore verso entrambe le polarità, con fasi maniacali di elevazione patologica.
  • Gli episodi depressivi si manifestano con perdita di interesse e piacere, compromissione funzionale e devono persistere per almeno due settimane.
  • La presentazione clinica della depressione è eterogenea, con sintomi psicomotori, affettivi, neurovegetativi e cognitivi variabili tra i pazienti.

Disturbi depressivi

La psichiatria è una disciplina in cui la diagnosi è basata sull’osservazione clinica; il linguaggio permette di raccogliere informazioni sui sintomi e incasellarli secondo determinati criteri. Secondo la classificazione del DMS (manuale diagnostico e statistico per le patologie psichiatriche) i criteri per fare diagnosi sono tre (A, B e C) e devono essere contemporaneamente tutti soddisfatti. Nel caso dei disturbi depressivi, si esprime attraverso la difficoltà/impossibilità nel compiere azioni quotidiane, che prima si svolgevano senza problema alcuno.
Quando il meccanismo di controllo del tono dell’umore risulta alterato, si possono definire due diverse patologie psichiatriche:
  • Depressione maggiore: patologia affettiva (= che si riferisce al tono dell’umore) che si caratterizza per la presenza di uno o più episodi depressivi; l’alterazione del tono dell’umore tende sempre verso la polarità depressiva, e per questo motivo viene definita anche unipolare.
  • Disturbo bipolare: si tratta sempre di un disturbo affettivo, ma in questo caso le alterazioni riguardano entrambe le polarità possibili, sia stato depressivo che elevazione patologica. Le fasi di persistente elevazione del tono dell’umore, definita come abnorme e fuori luogo, prendono il nome di fasi maniacali (con “mania” in psichiatria ci si riferisce solamente a questa patologia).

In realtà la situazione è più complessa e si può andare a suddividere ulteriormente la classificazione:
Si tratta di una patologia della sfera affettiva che si caratterizza per la presenza di uno o più episodi depressivi.

L’episodio depressivo è quindi un sintomo caratteristico, e si caratterizza per la deflessione del tono dell’umore; esso normalmente si accompagnata alla perdita di interesse o piacere per attività che prima il soggetto faceva volentieri. I sintomi devono persistere per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, per almeno due settimane consecutive (criterio diagnostico). L’episodio inoltre deve essere accompagnato da una compromissione del funzionamento clinicamente significativa: disagio o menomazione sociale, lavorativa o di altre aree importanti per la persona. Molto spesso c’è una forte consapevolezza di malattia, ossia il paziente percepisce molto chiaramente la differenza tra il suo stato attuale e come si sentiva prima dell’insorgenza dello stato depressivo. Altre volte, invece, a notarlo sono i familiari. La presentazione clinica è comunque molto eterogenea, nessuno di questi sintomi è patognomonico, e si vanno a concatenare ogni volta in modo diverso. Le componenti psicomotoria, affettiva, neurovegetativa e cognitiva non sono tutte sempre presenti in tutti i pazienti, e questo non rende sempre facile l’identificazione dell’episodio depressivo.
La maggior parte delle persone con depressione maggiore sono gestite a livello ambulatoriale, mentre i quadri più gravi possono richiedere il ricovero ospedaliero (ambiente protetto che permette di gestire soprattutto le pulsioni autolesive).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i criteri per fare una diagnosi di disturbo depressivo?
  2. I criteri per fare una diagnosi di disturbo depressivo sono tre (A, B e C) e devono essere contemporaneamente tutti soddisfatti.

  3. Cosa caratterizza la depressione maggiore?
  4. La depressione maggiore è una patologia affettiva che si caratterizza per la presenza di uno o più episodi depressivi, con un tono dell'umore che tende sempre verso la polarità depressiva.

  5. Cosa caratterizza il disturbo bipolare?
  6. Il disturbo bipolare è un disturbo affettivo in cui le alterazioni riguardano entrambe le polarità possibili, sia stato depressivo che elevazione patologica. Le fasi di persistente elevazione del tono dell'umore prendono il nome di fasi maniacali.

  7. Quali sono i sintomi dell'episodio depressivo?
  8. Gli episodi depressivi si caratterizzano per la deflessione del tono dell'umore, la perdita di interesse o piacere per attività che prima il soggetto faceva volentieri, e devono persistere per almeno due settimane consecutive. L'episodio deve essere accompagnato da una compromissione del funzionamento clinicamente significativa.

Domande e risposte