Concetti Chiave
- Il pseudoaneurisma in pancreatite cronica richiede intervento, a meno che non si trombizzi autonomamente.
- Un filo guida in angiografia viene utilizzato per chiudere l'arteria rotta e favorire il collasso dell'aneurisma.
- Una pseudocisti che rompe la vena splenica può portare alla formazione di un cavernoma portale o una fistola pancreatico-portale.
- Le fistole pancreatiche sono classificate in gradi A, B e C, con trattamenti che variano dall'osservazione alla pancreatectomia totale.
- Le complicazioni della pseudocisti e delle fistole richiedono strategie di intervento specifiche per prevenire ulteriori danni.
Indice
Interventi angiografici e aneurismi
La sua presenza da sempre indicazione all’intervento, a meno che non trombizzi autonomamente. in angiografia si vede il catetere in mesenterica. Un filo guida rifornisce lo pseudo- aneurisma.
Un filo guida risale verso la pancreatica duodenale inferiore, prosegue poi in gastroepiploica e in gastroduodenale.
Viene poi chiusa l’arteria rotta.
Una volta chiusa l’afferenza si nota che dopo un mese l’aneurisma collabisce. Ciò accade perché il sangue ha coagulato, il trombo così formatosi va incontro a retrazione perchè si lisa.
Procedure per pseudo-aneurismi
in t1 Risulta piccola ma aumenterà di dimensioni. in angiografia si intravede, ma non si riesce ad entrarvi. Altro controllo, si nota un aumento di dimensioni dello pseudo- aneurisma. A questo punto, anche se è una raccolta, si pratica una puntura con ago sottile, si inietta trombina e si favorisce la coagulazione.
Alla TC quando un pz ha un’emorragia a livello arterioso:
- se è di cospicue dimensioni, si vede;
- se è di esigue dimensioni ma sta perdendo:
- Si vede il contrasto che esce, in venosa e tardiva aumenta;
- Se non si vede vuol dire che è diminuita la pressione e non sta sanguinando.
Complicazioni e soluzioni endoscopiche
In addome, in particolare nel sistema portale, le vene non sanguinano a meno che non ci sia ipertensione polmonare. Il manubrio gli ha spaccato in due il pancreas e rompendo di conseguenza il Wirsung. Si interviene con l’inserimento di un tubicino che porta il secreto dalla coda del pancreas al duodeno. Così facendo si salta Il tratto lacerato e la pseudocisti collabisce.
In endoscopia si posiziona una protesi. Dopo poche ore, la pz sta male e si esegue la tc. A livello della vena porta si nota la presenza di aria. La protesi è entrata nella papilla e ha preso la vena splenica. Si rende necessario togliere lo stent in modo tale che il buco si chiuda. Se la pseudocisti rompe la splenica, il liquido della pseudocisti va dentro la
porta:
- Se la pseudocisti non è infetta non succede nulla: la porta si trombizza, il sangue mesenterico di ritorno forma un cavernoma portale e va al fegato. Clinicamente il Pz avrà quindi dolore e ascite.
- Se la pseudocisti è infetta abbiamo una fistola pancreatico portale con tromboflebite (si può notare che nella lacuna della vena porta c’è iperdensità). Bisogna drenare la vena porta.
Una volta pulita dal liquido pancreatico purulento, questa si trombizza e si forma il cavernoma portale.
Gestione delle fistole pancreatiche
Le fistole sono classificate in tre gradi in base all’impatto clinico.
- Le fistole di grado A non comportano alcun particolare intervento e non modificano significativamente la degenza postoperatoria.
- Le fistole di grado B richiedono un allungamento della degenza postoperatoria, la permanenza in sede dei drenaggi chirurgici, l’eventuale posizionamento di ulteriori drenaggi sotto guida radiologica, una terapia antibiotica e il ricorso a nutrizione artificiale (enterale o parenterale).
- Nelle fistole di grado C è necessario un nuovo intervento chirurgico per risolvere la complicanza.
La soluzione per il grado C è la pacreasectomia totale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'indicazione all'intervento in presenza di un pseudoaneurisma in pancreatite cronica?
- Come viene trattato un pseudoaneurisma che non si è trombizzato autonomamente?
- Quali sono le conseguenze di una pseudocisti che rompe la vena splenica e come viene gestita?
- Come vengono classificate le fistole pancreatiche e quale trattamento è indicato per ciascun grado?
L'intervento è sempre indicato in presenza di un pseudoaneurisma in pancreatite cronica, a meno che non avvenga una trombizzazione autonoma.
Viene eseguita un'angiografia, durante la quale un filo guida viene utilizzato per raggiungere e chiudere l'arteria rotta, favorendo così la coagulazione e il successivo collasso dell'aneurisma.
Se la pseudocisti non è infetta, si forma un cavernoma portale senza gravi conseguenze. Se è infetta, si crea una fistola pancreatico-portale che richiede il drenaggio della vena porta. In entrambi i casi, il trattamento mira a risolvere la trombosi e prevenire ulteriori complicazioni.
Le fistole pancreatiche sono classificate in tre gradi: A, B, e C. Le fistole di grado A non richiedono interventi particolari, quelle di grado B necessitano di un prolungamento della degenza e di terapie specifiche, mentre per le fistole di grado C è necessario un nuovo intervento chirurgico, che può arrivare fino alla pancreatectomia totale.