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Concetti Chiave

  • La perniosi, comunemente nota come geloni, è causata dal freddo e si caratterizza per alterazioni lungo le dita, ma non nel letto ungueale, trattabile con terapia a base di cortisone.
  • La capillaroscopia è uno strumento diagnostico non invasivo che permette di analizzare il letto e la forma dei capillari per distinguere tra diverse acrosindromi vascolari, come Raynaud e sclerodermia.
  • In sclerodermia, i capillari presentano diversi gradi di alterazione: da riduzione e dilatazione nel grading Early a impoverimento e aree avascolari nel grading Active-Late.
  • Il diametro dei capillari è un indicatore diagnostico importante: i capillari normali hanno un diametro uniforme, mentre quelli dilatati o mega capillari mostrano variazioni significative.
  • Discromie come "sale e pepe" si manifestano con aree ipertoniche e pigmentate, tipiche delle alterazioni cutanee associate a condizioni come la sclerodermia.

Indice

  1. Perni e geloni
  2. Livedo e acrodinia
  3. Diagnosi differenziale delle acrosindromi
  4. Fattori da osservare nella capillaroscopia
  5. Discromia e manifestazioni cutanee

Perni e geloni

Nel caso della perniosi (geloni) è sempre una sindrome scatenata dal freddo ma non vi è alterazione del letto ungueale, le alterazioni sono solo lungo il resto del dito. Il gelone si può trattare con una terapia topica a base di cortisone. Dal punto di vista capillaroscopico le alterazioni sono assenti, ad eccezione dell’alterazione delle anse capillari distali.

Livedo e acrodinia

La livedo invece è una forma racemosa che si associa sempre ad una sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi da tripla positività.

Nell’acrodinia abbiamo una fase quasi esclusivamente blu nella porzione apicale delle dita, molto più marcata sul lato palmare che sul versante dorsale. L’acrodinia è una discromia in senso cianotico sul versante distale delle mani. L’eritromelagia secondaria è la comparsa si un eritema dopo shock termico.

Diagnosi differenziale delle acrosindromi

È importante saper distinguere tra Raynaud ed altre acrosindromi vascolari perché appunto non hanno lo stesso significato clinico. La diagnosi differenziale si fa clinicamente o con l’aiuto della capillaroscopia.
La capillaroscopia è una tecnica non invasiva che si esegue appoggiando sull’unghia (di solito) un capillaroscopio, ovvero uno stereo- microscopio a fibre ottiche che consente di ingrandire 200x e di vedere il letto e la forma del capillare.

Fattori da osservare nella capillaroscopia

Per vedere se l’aspetto del capillare è normale o alterato, si osservano una serie di fattori che, se alterati, hanno delle caratteristiche tipiche dei 3 grading della sclerodermia: early, active, late. I fattori da osservare sono:

    • Numerosità e regolarità del pettine. In un quadro Normale: di solito i capillari sono numerosi e a palizzata; solitamente tra i 10 e i 15 capillari per campo visivo

    Nel grading Early: cominciano ad essere ridotti in numero e dilatati;

    Nel grading Active-Late: quadro decisamente impoverito di capillari con comparsa sempre più ampia di aree “desertificate” connettivali;

    • Morfologia: è la regolarità del disegno, o pattern. Può essere:

    Normale: in proiezione longitudinale appare a forma di forcine distribuite una a fianco all’altra. I capillari in Early-Active: possono assumere forma tortuosa, avvolgendosi su sé stesso;

    In capillari Late: compaiono delle aree avascolari (dei buchi), oltre a delle alterazioni di neo-angiogenesi dove compare il corrispettivo cutaneo delle teleangectasie;

    • Diametro: si misura nell’ansa afferente, nella zona apicale e nell’ansa efferente (per vedere quale è delle due basta vedere in che direzione si muove il globulo rosso, che è osservabile nel movimento). Posso avere capillare: Normale: stesso diametro su tutte le tre porzioni e deve essere 5µm. Mega capillare: un capillare avente diametro>5µm su tutte e tre le porzioni, sia su ansa afferente che su porzione apicale che su ansa efferente. Fa parte del pattern sclerodermico.

Discromia e manifestazioni cutanee

La discromia più tipica è l’aspetto “sale e pepe”: ho delle aree ipertoniche dove il pz sembra abbronzato, e delle aree pigmentate di bianco (da qui il nome). Posso avere delle discromie che danno una manifestazione simil- cicatriziale, per esempio a livello della regione sottoioidea.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali della perniosi?
  2. La perniosi, o geloni, è una sindrome scatenata dal freddo senza alterazione del letto ungueale, trattabile con cortisone topico. Le alterazioni capillaroscopiche sono assenti, tranne per le anse capillari distali.

  3. Come si distingue la livedo dalla perniosi?
  4. La livedo è una forma racemosa associata a sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, mentre la perniosi è legata al freddo e non presenta alterazioni capillaroscopiche significative.

  5. Qual è l'importanza della capillaroscopia nella diagnosi differenziale delle acrosindromi vascolari?
  6. La capillaroscopia è fondamentale per distinguere tra Raynaud e altre acrosindromi vascolari, osservando la numerosità, morfologia e diametro dei capillari per identificare eventuali alterazioni tipiche della sclerodermia.

  7. Quali sono le caratteristiche del pattern sclerodermico osservabili in capillaroscopia?
  8. Nel pattern sclerodermico, i capillari possono essere ridotti e dilatati (Early), impoveriti con aree deserte (Active-Late), e presentare mega capillari con diametro superiore a 5µm su tutte le porzioni.

Domande e risposte