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Concetti Chiave

  • Il tumore del rene può presentarsi come un nodulo confinato al rene senza sintomi significativi, o progredire invadendo tessuti vicini e diffondendosi attraverso il sangue.
  • La progressione del carcinoma renale a cellule chiare dipende dall'ambiente circostante che può favorire la crescita tumorale attraverso fattori come l'immunocompetenza e l'età del paziente.
  • Le metastasi del tumore renale possono coinvolgere vari organi, con polmoni, scheletro, fegato, surrene ed encefalo tra le sedi più comuni.
  • Il tumore del rene può causare un'ampia varietà di sintomi sistemici dovuti al rilascio di mediatori nel sangue, ma la loro importanza clinica è diminuita grazie a diagnosi più precoci.
  • Nonostante la diagnosi precoce abbia ridotto i sintomi sistemici, un quarto delle diagnosi presenta ancora queste manifestazioni, mentre tre quarti sono asintomatiche e scoperte incidentalmente.

Indice

  1. Presentazione amcroscopica
  2. Sindromi paraneoplastiche
  3. Che eterogeneità di presentazione

Presentazione amcroscopica

Il tumore del rene può macroscopicamente presentarsi:
    1. di piccole dimensioni (un nodulo) e confinato al rene, quindi a basso rischio biologico. Di solito non dà luogo a conseguenze né in termini di sintomi né di danno funzionale renale. Più è precoce la diagnosi e migliore è la possibilità di cura. Si stima che fino ai 2-3 cm non ci sia un effettivo rischio di avere metastasi a distanza: maggiore è il diametro e maggiore è il rischio. Inoltre più il nodulo è periferico e minore è questo rischio, poiché queste neoplasie diffondono soprattutto per via ematica
    2. con progressione locale per invasione dei tessuti vicini, ma spesso diffusione ematogena (neoplasia angiofila), molto vascolarizzata e con spiccata neonagiogenesi. Nella foto a lato si può notare una grossa massa renale che ha occupato il rene, la vena renale di sx, la vena cava ed è salita fino al diaframma e ha raggiunto l’atrio del cuore dx.
Entrambi i tumori descritti sono sempre carcinomi renali a cellule chiare, con la differenza che il primo rappresenta lo stadio iniziale, mentre il secondo rappresenta la sua progressione nel tempo qualora l’ambiente circostante sia favorevole alla crescita tumorale stessa. A creare un microambiente tumorale favorevole concorrono fattori come l’immunocompetenza, i fattori predisponenti e l’età del pz, ecc. Quindi la crescita avviene prima per infiltrazione locale e successivamente per via ematica venosa. La diffusione per via linfatica è meno comune e, se interessata, di solito colpisce i linfonodi più prossimi all’ilo renale. Le sedi di metastasi sono potenzialmente ubiquitarie, ma le più tipiche sono: polmone, scheletro, fegato, surrene ed encefalo. (in realtà in virtù della sua ricca vascolarizzazione, il prof riferisce di aver trovato nel corso della sua carriera metastasi del tumore del rene in molti altri organi quali cute, vescica, mammella, rinofaringe, vagina).

Sindromi paraneoplastiche

Tra le sindromi paraneoplastiche del tumore del rene ci sono:
    - anemia/poliglobulia.
    - ipercalcemia.
    - alterazione della funzione epatica.
    - Febbricola (non supera i 37,5-38°), tipicamente serotina (Non febbre settica)
    - astenia, anoressia, calo ponderale fino alla cachessia neoplastica.

Che eterogeneità di presentazione

Per la neoplasia renale si possono riconoscere poi un’infinita varietà di sintomi sistemici che dipendono dal fatto che il tumore del rene, nella sua affinità con il circolo sanguigno, può rilasciare una grande quantità di mediatori sistemici a cui conseguono tutta una serie di quadri sistemici che a loro volta si inquadrano all’interno delle sindromi paraneoplastiche. Nel quadro di una sindrome paraneoplastica l’attribuzione di questi sintomi al quadro renale è provata dal fatto che la successiva asportazione del tumore comporta la regressione di questi quadri. In realtà i sintomi sistemici avevano una maggiore importanza clinica vent’anni fa, quando il tumore veniva riscontrato nella maggior parte dei casi già in una fase piuttosto avanzata e quindi associato ad una infinita varietà di quadri sistemici (tanto che veniva detto “Il grande mimo” o “il tumore dell’internista”). Ad oggi i sintomi sistemici si limitano ad ¼ delle diagnosi, mentre nei restanti ¾ dei casi la diagnosi è asintomatica e incidentale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche macroscopiche del tumore del rene?
  2. Il tumore del rene può presentarsi come un nodulo di piccole dimensioni confinato al rene o con progressione locale e diffusione ematogena, spesso molto vascolarizzato.

  3. Quali sono le sindromi paraneoplastiche associate al tumore del rene?
  4. Le sindromi paraneoplastiche includono anemia/poliglobulia, ipercalcemia, alterazione della funzione epatica, febbricola, astenia, anoressia e calo ponderale fino alla cachessia neoplastica.

  5. Come avviene la diffusione del tumore del rene?
  6. La diffusione avviene principalmente per via ematica venosa, mentre la diffusione linfatica è meno comune e colpisce solitamente i linfonodi prossimi all’ilo renale.

  7. Quali sono le sedi più comuni di metastasi del tumore del rene?
  8. Le sedi più comuni di metastasi includono polmone, scheletro, fegato, surrene ed encefalo, ma possono verificarsi anche in altri organi come cute, vescica, mammella, rinofaringe e vagina.

  9. Come è cambiata l'importanza clinica dei sintomi sistemici nel tempo?
  10. In passato, i sintomi sistemici erano più rilevanti poiché il tumore veniva spesso diagnosticato in fase avanzata. Oggi, solo ¼ delle diagnosi presenta sintomi sistemici, mentre ¾ sono asintomatiche e incidentali.

Domande e risposte

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