Concetti Chiave
- L'ecografia addominale è fondamentale per la diagnosi del tumore renale, essendo un'indagine di primo livello con alta efficacia, soprattutto se eseguita da un ecografista esperto.
- La Tc addome, con o senza mezzo di contrasto, è un esame di secondo livello che conferma la diagnosi del tumore renale e aiuta nella stadiazione locale, evidenziando la differenza di densità tra aree vascolarizzate.
- Nell'ecografia, le aree tumorali mostrano una ecogenicità disomogenea, con zone iperecogene nelle aree vascolarizzate e ipoecogene nelle zone necrotiche, facilitando la diagnosi in localizzazioni corticali.
- La risonanza magnetica è raramente utilizzata, riservata a casi particolari come tumori cistici o quando la Tc non è risolutiva, utile anche in presenza di linfomi o ascessi renali.
- La Tc addome è utile per valutare l'invasione dei tessuti vicini da parte del tumore, la presenza di metastasi linfonodali e negli organi addominali o polmonari.
Ecografia
Lo strumento diagnostico caposaldo della diagnosi del tumore renale è l’ecografia all’addome, la quale rappresenta un’indagine di primo livello che offre la possibilità di diagnosi della neoplasia renale estremamente alta. Affinchè sia una tecnica efficace è necessario che venga eseguita da un buon ecografista che sia in grado di riconoscere la diversa ecogenicità del tumore rispetto al parenchima sano. L’ecogenicità raramente è iperecogena (di solito infatti tipica degli angiomiolipomi), ma più comunemente è disomogenea, ossia con aree di ecogenicità varia nell’ambito dello stesso nodulo: ipoecogene le aree di necrosi e iperecogene le zone più riccamente vascolarizzate. Quindi solitamente con l’ecografia si connota un’area nodulare, diversamente localizzata all’interno del parenchima, iperecogena con però al suo interno aree meno o più ecogene.La diagnosi è facilitata qualora la localizzazione sia a livello corticale perché si forma una chiara alterazione del profilo renale con il rilievo di una bozzatura. Se al contrario la localizzazione è centrale e la neoplasia è meno differente in termini di ecogenicità la diagnosi diventa chiaramente più difficile. La diagnosi differenziale è con cisti, ascessi… ma sono facilmente distinguibili.
Tc con o senza mdc
La Tc addome (senza e con mdc) permette di ottenere sia la certezza della diagnosi sia la stadiazione locale. È un esame di secondo livello, più oggettivo e che permette di definire meglio l’estensione della malattia. Com’è possibile notare dall’immagine, la Tc permette di definire meglio anche la differenza di densità: le zone iperdense sono quelle maggiormente vascolarizzate, quelle ipodense quelle meno vascolarizzate. L’utilizzo del contrasto permette di evidenziare meglio la massa tumorale in quanto altamente vascolarizzata: in particolare nella fase precoce dell’iniezione del contrasto c’è un rapido uptake da parte del tumore, così come vi è un rapido wash out in fase di uscita. Questo esame permette anche di osservare se il tumore sta infiltrando i tessuti vicini, la via escretrice, se c’è un’invasione venosa, se ci sono metastasi linfonodali (rare) e se ci sono metastasi negli organi addominali e a livello polmonare (Tc torace).
Risonanza magnetica
La Rm non si esegue praticamente mai se non in situazioni molto particolari che sono equivoche in Tc o in caso di importante invasione venosa o in caso di tumori cistici, con contenuto liquido. Queste cisti possono avere delle fini linee di concamerazione con piccole calcificazioni a livello dei setti o della parete, margini taglienti e sono prive di enhancement. Questa procedura può essere effettuata anche quando vi è un linfoma oppure in caso di ascesso renale (che entra in diagnosi differenziale), il quale però in genere ha dei sintomi infettivi associati molto tipici e quindi diagnosticabile anche senza biopsia.Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'ecografia nella diagnosi del tumore renale?
- In che modo la Tc addome con o senza mdc contribuisce alla diagnosi del tumore renale?
- Quando è indicata la risonanza magnetica nella diagnosi del tumore renale?
- Quali sono le difficoltà nella diagnosi differenziale del tumore renale tramite ecografia?
L'ecografia è uno strumento diagnostico di primo livello fondamentale per la diagnosi del tumore renale, offrendo un'alta possibilità di identificazione della neoplasia. È efficace se eseguita da un ecografista esperto in grado di distinguere l'ecogenicità del tumore rispetto al parenchima sano.
La Tc addome, con o senza mezzo di contrasto, è un esame di secondo livello che conferma la diagnosi e permette la stadiazione locale del tumore, definendo meglio l'estensione della malattia e la differenza di densità tra le aree vascolarizzate e meno vascolarizzate.
La risonanza magnetica è indicata in situazioni particolari, come casi equivoci in Tc, importante invasione venosa, tumori cistici con contenuto liquido, o in presenza di linfoma o ascesso renale.
La diagnosi differenziale tramite ecografia può essere difficile se la localizzazione del tumore è centrale e meno differente in termini di ecogenicità, ma è facilitata se la localizzazione è corticale, distinguendo facilmente il tumore da cisti e ascessi.