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Concetti Chiave

  • La diagnosi differenziale delle lesioni cistiche epatiche è complessa, richiedendo spesso esami avanzati come risonanza o TC in caso di riscontro ecografico di cisti.
  • Le cisti epatiche semplici sono comuni e generalmente asintomatiche, caratterizzate da pareti sottili e contenuto liquido, con un'alta prevalenza nella popolazione anziana.
  • Cisti infette possono essere drenate anche se di piccole dimensioni, mentre cisti emorragiche richiedono la sospensione degli anticoagulanti.
  • Le neoplasie mucinose cistiche, più frequenti nelle donne, possono degenerare in malignità, rendendo necessaria una resezione formale per trattarle.
  • La gestione delle lesioni cistiche dipende dalle loro caratteristiche cliniche e radiologiche, con la biopsia generalmente evitata in pazienti asintomatici con esami normali.

Indice

  1. Patologia cistica del fegato
  2. Lesioni cistiche
  3. Diagnosi differenziale delle cisti epatiche

Patologia cistica del fegato

Tra le patologie del fegato si riconosce il grande capitolo delle lesioni cistiche (che qualsiasi medico incontra nella sua carriera professionale), i tumori maligni (sono i più frequenti) primitivi o secondari e i tumori benigni.

Lesioni cistiche

La diagnosi differenziale delle lesioni cistiche è estremamente difficile. Il paziente, solitamente, si presenta dopo aver eseguito un'ecografia per sintomi come dolore addominale, dove il radiologo ha identificato una cisti epatica.
Grandi cisti potrebbero dare dolore addominale, discomfort e distensione.
Nella discriminazione della lesione cistica si vuole capire se si tratti di una cisti benigna senza correlato patologico, di una cisti con potenziale di degenerazione maligno, oppure una cisti maligna (tumori cistici). Se si “pungesse” una lesione che in prima ipotesi sembra maligna, e successivamente questa venisse confermata, la presenza di seeding risulterebbe essere un problema.
Nel caso di un paziente asintomatico, che si è sottoposto a ecografia con riscontro di una lesione cistica del fegato e con valori di laboratorio normali, non si procede con la biopsia ma si può prescrivere un esame di secondo livello: una risonanza oppure una Tc. La risonanza è leggermente più precisa ma l’accesso non è così immediato. Va comunque tenuta in considerazione la modalità di presentazione.

Diagnosi differenziale delle cisti epatiche

Cisti epatiche semplici: Vengono definite come cisti vere, ovvero si tratta di uno uno spazio pieno di liquido con rivestimento epiteliale. Le loro caratteristiche sono le seguenti:
    • Origine non chiara.
    • Alta diffusione: 2,5% della popolazione generale (fino al 7% nei pazienti > 80 anni).
    • All'ecografia sono anecogene, con parete sottile ben delimitata e rinforzo posteriore di parete.
    • Spesso asintomatiche (a meno che non siano di grandi dimensioni).
Cisti infette. Le cisti si possono infettare: in questo caso si possono drenare anche se di piccole dimensioni e asintomatiche. Viene mostrata una tabella con i criteri per identificarle e le linee guida con le raccomandazioni sul trattamento.
Cisti emorragiche. È raccomandata la sospensione degli anticoagulanti in presenza di queste cisti. La Tc non è raccomandata per diagnosticare l’emorragia cistica, mentre sono consigliate l’ecografia e/o Rmn.
Neoplasie mucinose cistiche. Su alcuni testi vengono identificate come cistoadenomi biliari (bca). Sono più comuni nelle donne (85-90%) e possono degenerare nel tempo, diventando cistoadenocarcinomi biliari, soprattutto negli uomini (m:f 33% vs 7,4%). Purtroppo, non esistono esami particolarmente utili per individuare quando la neoplasia sta degenerando o meno, in quanto i marker tumorali (cea, Ca 19.9) possono essere normali o leggermente mossi anche nella forma degenerata. Alcuni aspetti radiologici possono suggerire una possibile degenerazione maligna, ma ciò non esclude che tali caratteristiche possano essere presenti anche nelle cisti non ancora degenerate. In generale, se la cisti non presenta caratteristiche di malignità c’è un alto valore predittivo negativo. La terapia consigliata è la resezione formale, in quanto la presenza di una forma degenerata richiederebbe una resezione oncologica con margini negativi di sicurezza.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tipologie di lesioni cistiche del fegato?
  2. Le principali tipologie di lesioni cistiche del fegato includono cisti epatiche semplici, cisti infette, cisti emorragiche e neoplasie mucinose cistiche.

  3. Come si procede nella diagnosi delle cisti epatiche?
  4. La diagnosi delle cisti epatiche inizia spesso con un'ecografia. Se il paziente è asintomatico e i valori di laboratorio sono normali, si può prescrivere una risonanza o una TC per ulteriori indagini.

  5. Quali sono le caratteristiche delle cisti epatiche semplici?
  6. Le cisti epatiche semplici sono spazi pieni di liquido con rivestimento epiteliale, anecogene all'ecografia, con pareti sottili e ben delimitate, spesso asintomatiche a meno che non siano di grandi dimensioni.

  7. Qual è il trattamento consigliato per le neoplasie mucinose cistiche?
  8. Il trattamento consigliato per le neoplasie mucinose cistiche è la resezione formale, poiché la presenza di una forma degenerata richiede una resezione oncologica con margini negativi di sicurezza.

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