paoletz00
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il paziente, maschio di 46 anni, presentava edema acuto e petecchie alla gamba sinistra dopo un viaggio aereo, con diagnosi di crioglobulinemia mista.
  • Il trattamento iniziale ha incluso l'uso di prednisone e Tenofovir, un antivirale per infezioni come HCV e HIV, con miglioramento del criocrito da 55% a 28%.
  • Il peggioramento di dolore e parestesie agli arti inferiori ha portato all'introduzione di Pregabalin e tre cicli mensili di immunoglobuline, interrotti per il peggioramento dei sintomi.
  • La diagnosi di crioglobulinemia è stata confermata in seguito a un esame clinico e anamnesi, con attenzione al rischio di piastrinopenia dovuto alla porpora.
  • L'anamnesi include un episodio precedente di reumatismo articolare acuto, senza complicanze attuali come stenosi mitralica o soffi cardiaci.

Indice

  1. Diagnosi e trattamento iniziale
  2. Dettagli del trattamento farmacologico
  3. Sintomi e gestione del paziente
  4. Esame fisico e storia clinica
  5. Conferma della diagnosi e considerazioni finali

Diagnosi e trattamento iniziale

Dopo un viaggio in aereo aveva sviluppato edema acuto e petecchie alla gamba sinistra. Viene ricoverato in pronto soccorso dove riceve una diagnosi di crioglobulinemia mista.

Questo spiega il trattamento steroideo con prednisone previa introduzione di Tenofovir.

Il Tenofovir è un antivirale che va ad inibire la trascrittasi inversa e viene usato nelle infezioni come Hxc e Hiv.

Dettagli del trattamento farmacologico

Un dato importante è che questa diagnosi era seguita ad un criocrito del 55% che, dopo il trattamento durato verosimilmente una settimana, era arrivato a 28%.

Un altro dato importante è che al ricovero in medicina Interna, il paziente aveva un dosaggio di Prednisone del 15 mg: fa pensare che il paziente fosse in decalage (si parte da dosi più alte e probabilmente lo stava riducendo).

Sintomi e gestione del paziente

Continuando con l’anamnesi patologica prossima, si era assistito ad un peggioramento del dolore e delle parestesie agli AAII: questo spiega l’introduzione del Pregabalin ad un dosaggio relativamente basso.

Il paziente aveva eseguito tre cicli di immunoglobulina per 5 giorni consecutivi una volta al mese, poi il trattamento è stato interrotto per peggioramento dei sintomi.

Maschio 46 anni, caucasico. Si presenta nel 2015 per: porpora e parestesie ingravescenti agli arti inferiori con difficoltà nella deambulazione di nuova insorgenza, senza precedenti in anamnesi.

Per la gestione di un paziente bisogna sempre decidere se sia sufficiente un approccio di cure domiciliari oppure un ricovero.

In questo caso, non essendo un evento che sia era già presentato e non avendo chiara la diagnosi, la porpora è una manifestazione che richiede una attenzione specialistica perché può far pensare ad una piastrinopenia. Il paziente viene quindi ricoverato in medicina Interna.

Esame fisico e storia clinica

Toni cardiaci validi e ritmici pause libere da soffi. Questa è una notizia importante perché nella storia clinica il paziente aveva avuto un episodio di reumatismo articolare acuto che può dare un interessamento valvolare e portare ad una stenosi mitralica che dà un soffio diastolico a livello del 5 spazio intercostale sull’emiclaveare di sinistra.

Addome piano, trattabile, non dolente né dolorabile alla palpazione s/p; peristalsi presente e valida. Fegato palpabile a 2 cm sotto l’arcata con margine liscio e consistenza parenchimatosa. Milza palpabile sotto l’arco costale. Continuando con l’anamnesi patologica prossima, si era assistito ad un peggioramento del dolore e delle parestesie agli aahI: questo spiega l’introduzione del Pregabalin ad un dosaggio relativamente basso.

Il paziente aveva eseguito tre cicli di immunoglobulina per 5 giorni consecutivi una volta al mese, poi il trattamento è stato interrotto per peggioramento dei sintomi.

Conferma della diagnosi e considerazioni finali

Quindi la diagnosi del paziente è effettivamente corretta. È necessario controllare la correttezza della diagnosi precedente per avere la certezza e poi da lì poter impostare la terapia giusta. La crioglobulinemia può accompagnarsi a manifestazioni cliniche cioè la sindrome crioglobulinemica o essere solo un fenomeno di laboratorio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la diagnosi ricevuta dal paziente dopo il ricovero in pronto soccorso?
  2. Il paziente ha ricevuto una diagnosi di crioglobulinemia mista.

  3. Quali trattamenti sono stati somministrati al paziente per gestire la sua condizione?
  4. Il paziente è stato trattato con prednisone e Tenofovir, e ha ricevuto cicli di immunoglobulina.

  5. Quali sintomi ha presentato il paziente che hanno portato al ricovero?
  6. Il paziente ha presentato porpora e parestesie ingravescenti agli arti inferiori con difficoltà nella deambulazione.

  7. Perché è stato necessario il ricovero in medicina interna per il paziente?
  8. Il ricovero è stato necessario per l'attenzione specialistica richiesta dalla porpora, che poteva indicare una piastrinopenia, e per chiarire la diagnosi.

Domande e risposte