Concetti Chiave
- La TC multifasica è essenziale per caratterizzare le lesioni epatiche in quanto fornisce uno studio dettagliato indispensabile.
- L'RM viene sempre eseguita in modalità multifasica per garantire la migliore accuratezza diagnostica senza esposizione a radiazioni.
- L'Apparent Diffusion Coefficient (ADC) aiuta a distinguere le lesioni epatiche subcentimetriche tra benigne e maligne con alta precisione.
- L'ecografia con mezzo di contrasto è una tecnica efficace per distinguere rapidamente lesioni epatiche benigne da maligne.
- La RM con DWI e mezzo di contrasto epatospecifico è considerata il gold standard per la caratterizzazione delle lesioni epatiche quando altre tecniche falliscono.
Complicanze parenchimali renali
A differenza del dolore ipocondrio dx o ittero, qui si può fare la Tc con mdc multifasico perché per caratterizzare le lesioni epatiche abbiamo bisogno di uno studio multifasico, se non lo facciamo possiamo non riuscire a caratterizzare la lesione dando comunque il mdc e radiazioni al paziente.Per la Rm non si specifica che è multifasica perchè lo si fa sempre, in quanto non ci sono radiazioni, quindi non ha senso decidere se fare più o meno fasi, le faccio sempre tutte. Sono semplici parametri clinici e radiologici che guidano l’indicazione al trapianto di fegato per epatocarcinoma nei pazienti che sono anche cirrotici. ha la migliore accuratezza.
Adc può aiutare nella dd tra benigno e maligno nelle lesioni subcentimetriche con accuratezza 92-93%. Importante perché la lesione può avere una vascolarizzazione che non riusciamo a definire, ma restringe le sequenze in diffusione, quindi ha elevata cellularità, oppure non c’è restrizione ma vediamo che il comportamento nelle fasi contrastrografiche, e nella fase di escrezione biliare è compatibile con quello di una lesione maligna. Ad oggi, secondo le linee guida per valutare la risposta dell’Hcc, dobbiamo vedere porzioni vascolarizzate in fase arteriosa, quindi possiamo vedere restrizione alla diffusione, ma non è sufficiente per poter parlare di residuo o recidiva di malattia.
Altri aspetti
Anche qui, per decidere tra le prime tre, posso basarmi su più criteri: costo, accessibilità, il tipo di pz, quanto penso che la lesione sia sospetta, la lista d’attesa. Se la lesione si vede bene in eco e c’è expertise si fa l’eco con mdc, che velocemente discrimina tra lesione benigna e maligna, definendo subito il destino del pz (importante anche per poterlo eventualmente tranquillizzare vista la natura accidentale della scoperta entusiasmante).Rm senza mdc non è ottimale per tutte le lesioni, si può riconoscere una cisti o un angioma se hanno un aspetto tipico, altrimenti no. La biopsia non si fa se non si sa di cosa si tratti. La scintigrafia con globuli rossi marcati è obsoleta. Caratterizzazione in 95%, solo nel 1,5% viene consigliato imaging aggiuntivo, come un’altra Rm con mdc diverso (per esempio epatospecifico per completare le informazioni), o un mdc con comportamento differente (mdc Rm ha una distribuzione bicompartimentale, intravascolare prima ed extravascolare dopo; il mdc dell’eco ha una distribuzione esclusivamente intravascolare e quindi potrei avere informazioni differenti). Per lesioni identificate all’eco: la Rm ha sensibilità 82% e specificità 43%. Dwi + mdc epatospecifico: gold standard per caratterizzazione delle lesioni epatiche (non significa che va fatto a tutti, ma, quando le altre tecniche non sono riuscite a caratterizzare la lesione, prima di dover fare una biopsia, si passa a questa metodica). Corretta classificazione benigno vs maligno in 91% dei casi, caratterizzazione corretta nell’85%.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della TC multifasica nella caratterizzazione delle lesioni epatiche?
- Perché la RM è sempre considerata multifasica nel contesto delle lesioni epatiche?
- Come può l'ADC aiutare nella distinzione tra lesioni epatiche benigne e maligne?
- Quali sono i criteri per scegliere il metodo di imaging più adatto per la caratterizzazione delle lesioni epatiche?
La TC multifasica è cruciale per caratterizzare le lesioni epatiche perché offre uno studio dettagliato necessario per distinguere la natura della lesione, evitando di esporre inutilmente il paziente a radiazioni e mezzo di contrasto senza ottenere informazioni sufficienti.
La RM è sempre considerata multifasica perché, a differenza della TC, non implica l'esposizione a radiazioni. Questo permette di effettuare tutte le fasi necessarie senza preoccupazioni aggiuntive per la sicurezza del paziente, garantendo la migliore accuratezza diagnostica.
L'ADC (Apparent Diffusion Coefficient) può aiutare a distinguere tra lesioni benigne e maligne analizzando la restrizione delle sequenze in diffusione, che indica elevata cellularità, o il comportamento nelle fasi contrastografiche e nella fase di escrezione biliare, compatibile con lesioni maligne, con un'accuratezza del 92-93%.
I criteri includono il costo, l'accessibilità, il tipo di paziente, il grado di sospetto della lesione, e la lista d'attesa. Metodi come l'ecografia con mezzo di contrasto possono rapidamente discriminare tra lesioni benigne e maligne, mentre la RM senza mezzo di contrasto e la scintigrafia con globuli rossi marcati sono meno ottimali o obsolete.