Mongo95
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Concetti Chiave

  • Epicuro considera l'assenza di amicizia una forma di dolore, ritenendo i pasti senza amici come mera sopravvivenza.
  • L'amicizia è vista come essenziale per gustare i veri piaceri umani e comprendere la dottrina epicurea.
  • Epicuro crede che senza amici non si possa essere né saggi né felici, poiché l'amicizia è il bene più puro.
  • La filosofia di Epicuro promuove il piacere e la risoluzione del dolore attraverso un forte elogio dell'amicizia.
  • L'amicizia, secondo Epicuro, richiede fiducia e disponibilità al rischio, poiché il tradimento provoca profonda inquietudine.

Indice

  1. L'importanza dell'amicizia secondo Seneca
  2. La dottrina di Epicuro sull'amicizia
  3. Epicuro e l'elogio dell'amicizia

L'importanza dell'amicizia secondo Seneca

Un’altra forma di dolore è l’assenza di amicizia. Seneca ha scritto questo pensiero di Epicuro: “Un pasto senza amici non è che una deglutizione di leone o di lupo”. È soltanto gustandoli con i nostri amici che noi gustiamo i piaceri umani, la dottrina del piacere i Epicuro non va goduta in modo solitario, i suoi discepoli nell’antichità non hanno mai avuto altro nome che “i suoi amici”.

La dottrina di Epicuro sull'amicizia

Comprendere la dottrina di Epicuro voleva dire diventare suo amico. L’essenza dell’amicizia è la comunità dei più grandi piaceri, cioè quelli puri che presuppongono l’assenza di timore, e la saggezza. È essa che ci procura i veri amici, il bene più puro. Senza amici non si può essere né saggi né felici. L’unica amicizia è quella morale filosofica. Anche l’esercizio della filosofia non può essere mai solipsistico, ma relazionale e dialogico. Il piacere è il termine estremo di una vita felice.

Epicuro e l'elogio dell'amicizia

Così come la filosofia di Epicuro è un’apologia del piacere e della risoluzione del dolore, così la sua morale è una teoria e un elogio dell’amicizia. Epicuro si eleva ad un inconsueto e inabituale entusiasmo solo quando parla dell’amicizia. Epicuro annota il tradimento dell’amico come determinante una terribile inquietudine, un vero e proprio sovvertimento dell’esistenza, per cui l’amicizia non è adatta ai diffidenti e a coloro che non sanno rischiare qualcosa per essa.

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