Concetti Chiave
- Il film "Arancia Meccanica" nasce da un libro di Anthony Burgess, scritto durante un periodo di sofferenza personale, con tematiche di violenza e libertà d'arbitrio.
- Burgess crea un linguaggio unico chiamato Nadsat, un miscuglio di inglese, russo e altre lingue, per descrivere la violenza in modo estraniante.
- Stanley Kubrick, affascinato dal libro, lo adatta in un film che esplora la libertà e la crudeltà umana, utilizzando musica e ironia per esprimere la violenza visivamente.
- Il nome del protagonista, Alex, è un gioco di parole che implica "non-legge", riflettendo temi di anarchia e grandezza, con finali diversi tra libro e film.
- Il film presenta riferimenti visivi e tematici al lavoro precedente di Kubrick, come "2001: Odissea nello Spazio", e utilizza un'illuminazione che ricorda l'espressionismo tedesco.
Indice
Origini del film e del libro
Questo film nasce da un libro al quale avevano predetto pochi mesi di vita, libro che nasce dalla sofferenza di una persona che ha subito una violenza sulla propria pelle. Il film è stato prodotto tra il 70 e il 71 ma fu poi rilasciato nel 71. Burgess fu uno scrittore a cui fu diagnosticato un tumore al cervello e al quale vennero dati 7 mesi di vita; in questo periodo scrisse tanti romanzi tra cui Arancia Meccanica, che però non ebbe subito molto successo. In dialetto londinese si usa dire ‘’arancia meccanica’’ per indicare una persona un po’ fuori di testa. La storia è presa d una vicenda personale nella quale la moglie dello scrittore era stata in precedenza stuprata da una delle numerose bande londinesi e questa scena è rivissuta nel film nella scena ‘’violenza dello scrittore/moglie’’.
Il linguaggio e la critica
Burgess scrive un nuovo linguaggio, il Nadsat, un mix tra inglese, russo e altre lingue per rendere le descrizioni della violenza in modo non divertente ma estraniante. Il libro è del 62 e la critica lo stronca per la distruzione della lingua inglese; Kubrick dopo aver letto il film se ne innamora e contatta lo scrittore, che però aveva ceduto i dirigi d’autore a una compagnia americana per pagarsi le cure per il tumore.
Kubrick e la visione del libro
Kubrick vede il libro come uno studio a 2 livelli: il primo rappresenta la libertà d’arbitrio, dove lo stato per frenare un criminale si macchia anch’esso di un crimine più grave, appunto quello della impossibilità di scelta; il secondo invece riguarda la crudeltà e bestialità dell’uomo.
Espedienti visivi e significato del nome
Per esprimere la violenza a livello visivo decide di usare due espedienti: la musica e l’ironia, spesso li usa congiuntamente ricreando quasi una danza nelle scene più violente. Il protagonista si chiama Alex per un motivo, il suo nome deriva da lex, legge, e il negativa A, quindi non-legge ma riceve anche un parallelismo con Alessandro Magno per le ma nei di grandezza di entrambi i personaggi.
Differenze tra libro e film
Libro e film hanno finali diversi: dopo la cura Ludovico, Alex subisce infinite violenze fino al tentato suicidio che lo portò in ospedale, dove viene visitato dal ministro e con lui si accorda per creare un’immagine pubblica del loro rapporto e gli promette un ruolo importante nella polizia, dove potrà essere violento in modo legale; nel romanzo invece Alex prova ancora nausea e disgusto per la violenza.
Si dà forte importanza all’aspetto della sessualità, soprattutto nella scena della casa della gattara: i quadri di questa casa erano stati dipinti dalla terza moglie di Kubrick. C’è un riferimento al film 2001: Odissea nello Spazio poiché si vede il vinile della colonna sonora nella scena del negozio di dischi. L’illuminazione ricorda quella dell’espressionismo tedesco e che dà l’idea di illuminazione naturale e non artificiale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del titolo "Arancia Meccanica"?
- Quali sono i temi principali esplorati nel film e nel libro?
- Come viene rappresentata la violenza nel film?
- Quali differenze ci sono tra il finale del libro e quello del film?
In dialetto londinese, "arancia meccanica" si riferisce a una persona un po' fuori di testa. Il titolo è legato alla storia personale di Burgess, la cui moglie fu vittima di violenza da parte di bande londinesi.
Il film e il libro esplorano la libertà d'arbitrio e la crudeltà umana. Kubrick vede il libro come uno studio su come lo stato, nel tentativo di frenare un criminale, commette un crimine più grave, ovvero l'impossibilità di scelta.
Kubrick utilizza la musica e l'ironia per esprimere la violenza visivamente, creando quasi una danza nelle scene più violente. Questo approccio estraniante è supportato dal linguaggio Nadsat inventato da Burgess.
Nel film, dopo la cura Ludovico, Alex subisce violenze e tenta il suicidio, ma finisce per accordarsi con il ministro per un ruolo nella polizia. Nel romanzo, Alex continua a provare nausea e disgusto per la violenza.