Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • "2001: Odissea nello spazio" è un film del 1968, spesso erroneamente datato agli anni '90 per i suoi avanzati effetti speciali.
  • La produzione del film richiese tre anni, con un lungo processo di scrittura, organizzazione, riprese e creazione degli effetti speciali.
  • Kubrick ha concepito il film più come un documentario mitologico che fantascienza, puntando a comunicare con il subconscio dello spettatore.
  • Il film è noto per il suo approccio anti-narrativo, lasciando molto spazio all'interpretazione personale della storia.
  • Gli alieni sono rappresentati dal monolite nero, una forma simbolica che sfida le rappresentazioni tradizionali e non invecchia.

Indice

  1. Il film e la sua realizzazione
  2. L'approccio di Kubrick alla fantascienza

Il film e la sua realizzazione

2001: Odissea nello spazio è un film del 1968 ma, per via dei grandiosi effetti speciali, è erroneamente collocato, da chi non conosce la reale datazione, intorno agli anni 90. La realizzazione di questo film gli prese tre anni di lavoro: un anno per scrivere il film, sei mesi per organizzare tutto, cinque mesi di riprese con gli attori e il restante tempo gli servì per gli effetti speciali. È considerato un film di fantascienza lento, anche se Kubrick non ha mai parlato di fantascienza, piuttosto di storia mitica o documentario mitologico, dura infatti 140 minuti con solo 45 minuti di dialogo, il motivo sta nel fatto che cercò di comunicare più al subconscio che all’intelletto. Era prevista inizialmente una voce fuori campo che aveva il compito di seguire e spiegare l’evoluzione della specie dell’uomo ma che successivamente non mise perché voleva che lo spettatore si concentrasse più sulle immagini e non con la voce; questa voce sarà poi presente nel resto dei suoi film. Viene considerato un film anti-narattivo, mai nessun film come questo pone il problema dell’interpretazione, non si riesce mai a capire che cosa il regista vuole raccontarci.

L'approccio di Kubrick alla fantascienza

In un film di fantascienza ci si aspetta di trovare al 90% gli alieni, qui Kubrick ha ragionato su come rappresentarli: aveva fatto una serie di esperimenti che ovviamente non troviamo nel film, ma che poi accantona perché sarebbero risultati stupidi e antiquati, non realistici. La fantascienza invecchia rapidamente, e Kubrick questo l’aveva intuito. Decide di rappresentarli come forma pura, il monolite nero, una forma che non invecchia. Questo rettangolo nero è il buio dell’otturatore della macchina da ripresa. Dunque molti han dedotto che il film sia una metafora dell’immagine stessa, il nero è anche riconducibile al buio della sala cinematografica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la durata e la struttura del film "2001: Odissea nello spazio"?
  2. Il film dura 140 minuti e contiene solo 45 minuti di dialogo, poiché Kubrick voleva comunicare più al subconscio che all'intelletto.

  3. Come ha rappresentato Kubrick gli alieni nel film?
  4. Kubrick ha scelto di rappresentare gli alieni come una forma pura, il monolite nero, per evitare rappresentazioni che sarebbero risultate antiquate e non realistiche.

  5. Perché "2001: Odissea nello spazio" è considerato un film anti-narrativo?
  6. È considerato anti-narrativo perché pone il problema dell'interpretazione e non è chiaro cosa il regista voglia raccontare, concentrandosi più sulle immagini che sui dialoghi.

Domande e risposte