Concetti Chiave
- Elio Vittorini, siciliano, si avvicinò precocemente alla letteratura, rifiutando la tradizione italiana post-Carducci e accettando solo quella di Svevo.
- Considerato un "organizzatore di cultura", Vittorini integrava attività intellettuale e produzione letteraria, affrontando diverse problematiche con interesse.
- Le opere di Vittorini, come "Il garofano rosso", esplorano temi del viaggio e dell'uomo offeso, spesso con un tono favolistico.
- La Guerra civile spagnola interruppe temporaneamente la carriera di Vittorini, che riprese con "Conversazione in Sicilia", noto per l'uso dell'allegoria.
- "Conversazione in Sicilia" è un romanzo complesso del XX secolo, influenzato dalla cultura americana, e noto per i suoi significati nascosti.
Indice
L'inizio di Vittorini
Vittorini, siracusano, nacque da una modesta famiglia e non seguì mai un corso di studi regolare, avvicinandosi sin da subito all’ambiente letterario. Egli si lanciò da autodidatta alla scoperta della cultura europea, rifiutando la letteratura italiana da Carducci in poi e accettando solamente la produzione letteraria di Svevo. In un articolo intitolato “Scarico di coscienza” è evidente l’ingresso ufficiale di Vittorini nella letteratura italiana. In esso, infatti, emerge l’indole decisa e indipendente dell’autore, il quale rifiuta sia la tradizione culturale europea sia, in particolare, quella italiana.
L'organizzatore di cultura
Vittorini può essere definito un “organizzatore di cultura” poiché egli si interessò sia all’attività intellettuale che alla produzione letteraria senza mostrare mai un netto distacco tra questi due ambiti. Egli riuscì a fondere i due aspetti grazie alla propria capacità di interessarsi a problematiche di matrice diversa.
Il tema del viaggio
La biografia di Vittorini può essere ricavata dai suoi stessi scritti, in cui l’autore si allaccia ad una tradizione letteraria legata a una narrativa di tipo breve. Il tema principale delle opere di Vittorini, evidente in particolare in “Il garofano rosso”, è il viaggio, considerato dall’autore sia come un’occasione che permette di registrare nuove sensazioni, sia come un tramite che consente di recuperare la dimensione umana. Il tema del viaggio è accostato alla rappresentazione dell’uomo offeso che è capace di accettare la propria condizione e la propria sofferenza; queste tematiche sono spesso esposte con un tono favolistico.
L'impatto della Guerra civile
La carriera di Vittorini subì una battuta di arresto a causa dello scoppio della Guerra civile spagnola, conflitto che colpì profondamente il poeta per la violenza da cui fu caratterizzato. Vittorini si riavvicinò al mondo della scrittura tramite la pubblicazione del romanzo “Conversazione in Sicilia”, opera che presenta una novità stilistica: l’uso dell’allegoria, adoperata dall’autore all’interno della narrazione favolistica e mitica per ricercare e includere nel testo significati nascosti e allusivi. “Conversazione in Sicilia” è considerato uno dei romanzi più elaborati e articolati del XX secolo poiché risente dell’influenza della cultura americana.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'approccio di Vittorini alla letteratura italiana ed europea?
- In che modo Vittorini è stato un "organizzatore di cultura"?
- Come ha influenzato la Guerra civile spagnola la carriera di Vittorini?
Vittorini si avvicinò alla cultura europea da autodidatta, rifiutando la letteratura italiana da Carducci in poi, accettando solo Svevo, e manifestando un'indole decisa e indipendente.
Vittorini è stato un "organizzatore di cultura" perché ha saputo fondere l'attività intellettuale con la produzione letteraria, interessandosi a problematiche di diversa matrice.
La Guerra civile spagnola ha interrotto la carriera di Vittorini, ma lo ha anche spinto a riavvicinarsi alla scrittura con "Conversazione in Sicilia", caratterizzato dall'uso dell'allegoria.