Concetti Chiave
- Elio Vittorini espresse la sua opposizione al fascismo attraverso opere che rivelano la dura realtà dietro la propaganda, come "Uomini o no".
- Nel capitolo novantanove di "Uomini o no", un venditore ambulante, Giulaj, viene scambiato per un partigiano dai fascisti e subisce una punizione crudele.
- Il capitano nazista Clemm mostra la sua crudeltà lanciando cani contro Giulaj, trasformando la scena in uno spettacolo di violenza.
- Il bilinguismo del capitano Clemm sottolinea i suoi due volti: un'apparenza umana in italiano e una vera natura sadica in tedesco.
- Le differenze linguistiche evidenziano l'antitesi tra l'apparente umanità e la brutalità del capitano, usando verbi didascalici per rafforzare questa dualità.
Indice
Opposizione di Elio Vittorini
Elio Vittorini si mostrò sin da subito un oppositore di Benito Mussolini e della dittatura che lui stava instaurando in un paese prima libero e indipendente, cercò dunque di esprimere la propria opposizione e militanza civile nelle proprie opere, mostrando spesso la dura verità che si nasconde dietro la propaganda illusoria di queste dittature.
Tragico destino di Giulaj
Un chiaro esempio viene fornito nell’opera “Uomini o no”, in cui nel novantanovesimo capitolo si assiste all’inseguimento di un venditore ambulante di caldarroste di nome Giulaj, il quale viene confuso dai fascisti con un partigiano che la sera precedente aveva ucciso i giudici del tribunale di guerra e gli uomini di sorveglianza. Come punizione, viene rilasciato uno dei tre cani del capitano delle SS Clemm, che non esita ad aggredirlo anche se Giulaj riesce a difendersi con una lima che aveva in tasca e uccide l’animale, successivamente però l’uomo viene preso dai soldati fascisti e nazisti per poi essere imprigionato a San Vittore, in cui lo aspetta una morte terribile.
Crudeltà del capitano Clemm
Il capitano infatti, come vendetta per gli uomini che crede siano stati uccisi da lui e per il suo cane ucciso, gli lancia contro altri due cani che lo sbranano vivo e questa ovviamente non è una semplice punizione o esecuzione, è infatti alimentata da una crudeltà infima che sembra quasi riprendere la legge del taglione o del contrappasso: ha ucciso un cane e quindi viene sbranato da un cane.
Bilinguismo e doppia identità
Uno degli aspetti più raccapriccianti è che il capitano osserva la terribile scena con i suoi inferiori e il tutto sembra dunque trasformato in una sorta di spettacolo circense come quelli che avvenivano nelle arene dell’epoca dei romani. Un aspetto fondamentale è legato al bilinguismo del capitano, Clemm parla infatti sia italiano che tedesco, la prima quando comunica con Giulaj, la seconda invece quando parla al ragazzo delle SS e anche ai suoi cani. Il passaggio repentino da un idioma all’altro è funzionale per sottolineare i due volti dell’ufficiale nazista, che da una parte dimostra il proprio lato umano che non sono altro che una maschera, la sua vera identità viene infatti rivelata dalle parole che pronuncia in tedesco, che dimostrano il suo animo sadico e crudele, sono infatti tutte frasi imperative che incitano alla violenza nei confronti del prigioniero per questo vengono sempre anticipate da verbi didascalici come “gridò” oppure “ordinò”, mentre in italiano da “disse”, “chiese”, “domandò”, sottolineando ulteriormente l’antitesi.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la posizione di Elio Vittorini nei confronti del regime di Mussolini?
- Chi è Giulaj e quale destino tragico subisce?
- Come viene descritta la crudeltà del capitano Clemm?
- Qual è il significato del bilinguismo del capitano Clemm?
Elio Vittorini si oppose fermamente a Benito Mussolini e alla dittatura, esprimendo la sua opposizione attraverso le sue opere, rivelando la verità dietro la propaganda del regime.
Giulaj è un venditore ambulante di caldarroste che viene scambiato per un partigiano dai fascisti e subisce un destino tragico, venendo imprigionato e ucciso brutalmente dai cani del capitano Clemm.
La crudeltà del capitano Clemm è evidenziata dalla sua vendetta brutale contro Giulaj, facendolo sbranare dai cani come punizione, mostrando una crudeltà che richiama la legge del taglione.
Il bilinguismo del capitano Clemm sottolinea la sua doppia identità, usando l'italiano per mostrare un'apparente umanità e il tedesco per rivelare il suo lato sadico e crudele, incitando alla violenza.