antonio11
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Concetti Chiave

  • La Divina Commedia di Dante Alighieri esplora tre "genesi": morale, sentimentale e letteraria, che riflettono la sua esperienza personale e universale.
  • Dante unisce elementi della cultura pagana e cristiana per creare una narrazione che inizia in modo drammatico e si conclude felicemente, seguendo lo stile della commedia.
  • L'opera si distingue per il suo uso di numerologia sacra, con strutture e temi che riflettono i numeri 3 e 10, considerati perfetti dalla tradizione cristiana e filosofica.
  • Il titolo "Commedia" si riferisce all'evoluzione del racconto da tragico a lieto, mentre l'attributo "Divina" è stato aggiunto dai posteri per il suo valore poetico e religioso.
  • L'opera riflette una forte devozione mariana, con una rappresentazione della Madonna che rispecchia il fervente culto mariano del tempo.

In questo appunto viene descritta l'opera letteraria della Divina Commedia di Dante Alighieri. Viene descritta l'opera letteraria nelle linee generali e si guardano questi aspetti principali, come per esempio la genesi morale, la genesi sentimentale, la genesi letteraria, i motivi per cui Dante ha chiamato la Divina Commedia con il titolo di Comedia o Commedia. Successivamente alla parola Commedia si sarebbe affiancata la parola Divina.

Indice

  1. Le tre genesi della Commedia
  2. Stile e numerologia nella Commedia
  3. Religiosità e devozione mariana

Le tre genesi della Commedia

Per quanto riguarda la creazione della Commedia possiamo identificare tre "genesi" corrispondenti a tre motivi che hanno spinto Dante a comporla:

  • genesi morale: il travaglio interiore del poeta si allarga fino ad assumere un carattere universale: il suo allontanamento dalla retta via rimanda alle incertezze dell'intera umanità, come anche il ritorno del poeta a Beatrice simboleggia il ritorno di tutti gli uomini ai valori dello spirito e della verità;
  • genesi sentimentale: nell'ultimo capitolo della Vita Nova, Dante si propone di tornare a parlare di Beatrice, per dire di lei quello che non era mai stato detto di nessuna donna. Alla scrittura della Commedia presumiamo abbia concorso anche l'intenzione di mantenere questa promessa. In questo senso si può leggere il poema come la ripresa del romanzo giovanile, una continuazione del mistico viaggio di Dante verso Dio attraverso la mediazione di Beatrice, fatto questa volta, non con lo slancio ingenuo della giovinezza, ma con il carico di esperienze drammatiche e complesse vissute nella maturità;
  • genesi letteraria: l'espediente letterario della discesa agli inferi non fu certo una invenzione del "sommo poeta", già nell'Odissea e nell'Eneide ne troviamo celebri esempi. Di viaggi straordinari nell'aldilà è ricca anche la cultura medievale (la visione di S.Paolo, la leggenda di S. Brandano, il pozzo di S.Patrizio);

Stile e numerologia nella Commedia

Dante trasse spunti tanto dalla cultura pagana quanto dalla tradizione cristiana.

Questi spunti furono di natura diversa, più descrittiva che poetica.

Il poeta fiorentino ebbe il merito di fondere insieme e di dare nuova forma a tutto questo caotico materiale.

Le ragioni per cui Dante intitolò il suo lavoro "Commedia" o "Comedia" possono essere diverse: è così intitolata perché il poema ha un inizio orribile e triste, ma una fine lieta e felice; perché alla natura del racconto l'autore volle adeguare anche lo stile, che non è quello aulico, elevato e sublime della tragedia, ma è lo stile tipico della commedia, molto vicino alla lingua d'uso quotidiano (questo è vero per l'inferno e il purgatorio).

L'attributo "Divina" è dovuto ai posteri che così la giudicarono per il contenuto religioso e per il livello della poesia. riassunti dei canti della Divina CommediaBoccaccio fu il primo ad apostrofare la commedia di Dante divina nel commento ai primi 17 canti dell'Inferno.

Passando allo stile la Commedia è un esemplare ritratto della cultura medievale. Di seguito, gli stilemi della letteratura medievale utilizzati nel testo di Dante:

Era comune dare rappresentazione reale a concetti astratti, come fa Dante con le tre fiere simboli dei comuni vizi umani.

Dante mira ad insegnare, ad ammonire, a scuotere le coscienze, perché si ravvedano e assecondino i disegni divini: ristabilire sulla terra giustizia e pace, insieme promessa e condizione di beatitudine nella Gerusalemme celeste;

Il poema è diviso in 3 cantiche (il nome di cantica a ciascuna delle parti fu dato da Dante stesso), ogni cantica termina con la stessa parola "stelle" per avere un continuo richiamo al cielo. Il VI canto di ogni cantica riguarda la politica, partendo dalla situazione di Firenze (Inferno) per passare a quella generale dell'Impero (Paradiso);

Siccome Dio è uno e trino e 10 sono i suoi comandamenti, il 3, il 10 ed i loro multipli erano considerati sacri dalla tradizione cristiana, la quale derivava da quella pitagorica ed aristotelica di considerare questi due numeri perfetti. Dante riprende tale numerologia: 3 sono le cantiche, 9 sono i cerchi dell'Inferno; 9 sono le cornici del Purgatorio; 9 sono i cieli del paradiso; 100 sono i canti del poema; 33 sono i canti per ogni cantica (più 1 iniziale); 3 sono le fiere che contrastano il cammino di Dante e 3 sono le sue guide; 3 sono i versi endecasillabi che compongono le strofe (terzine) le quali hanno una rima ripetuta 3 volte.

La Divina Commedia di Dante Alighieri

Religiosità e devozione mariana

Una caratteristica della religiosità di Dante che traspare nella Divina Commedia è la devozione alla madonna che egli attinge dal culto mariano assai vivo a quel tempo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le tre genesi della Commedia di Dante Alighieri?
  2. Le tre genesi della Commedia sono: la genesi morale, che riflette il travaglio interiore del poeta e il suo ritorno ai valori spirituali; la genesi sentimentale, legata alla promessa di Dante di parlare di Beatrice in modo unico; e la genesi letteraria, che si ispira a precedenti viaggi nell'aldilà presenti nella cultura classica e medievale.

  3. Perché Dante ha intitolato la sua opera "Commedia"?
  4. Dante ha intitolato la sua opera "Commedia" perché inizia in modo orribile e triste ma termina felicemente. Inoltre, lo stile del poema è più vicino alla lingua d'uso quotidiano, tipico della commedia, piuttosto che allo stile elevato della tragedia.

  5. Qual è il significato dell'attributo "Divina" nella Divina Commedia?
  6. L'attributo "Divina" è stato aggiunto dai posteri, come Boccaccio, per sottolineare il contenuto religioso e il livello poetico dell'opera.

  7. Come si manifesta la numerologia nella Divina Commedia?
  8. La numerologia si manifesta attraverso l'uso di numeri sacri come il 3 e il 10, derivati dalla tradizione cristiana e pitagorica. La struttura del poema riflette questa numerologia: 3 cantiche, 9 cerchi dell'Inferno, 9 cornici del Purgatorio, 9 cieli del Paradiso, 100 canti totali, e 33 canti per ogni cantica più uno iniziale.

  9. Qual è il ruolo della devozione mariana nella Divina Commedia?
  10. La devozione mariana è una caratteristica della religiosità di Dante che emerge nella Divina Commedia, riflettendo il culto della Madonna molto vivo nel periodo in cui l'opera fu scritta.

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