Concetti Chiave
- Boccaccio rappresenta una rottura con il passato, introducendo l'umanista in contrasto con il mondo esterno.
- La sua amicizia con Petrarca lo avvicina allo studio dei classici e del greco, nonostante il suo apprendimento autodidatta.
- La sua esperienza a Napoli lo mette in contatto con ambienti nobili e stimola la sua capacità di indagine psicologica nelle opere.
- Fiammetta emerge come un nuovo modello di donna, simbolo di amore fisico e autodeterminazione.
- Boccaccio riflette la laicità e la trasformazione sociale del suo tempo, enfatizzando il self-made man e la mobilità sociale.
Indice
L'umanista Boccaccio
Boccaccio per certi versi rappresenta una rottura con il passato in quanto introduce un nuovo tipo di intellettuale, ovvero l’umanista, che si pone in contrasto con il mondo esterno. Nasce nel 1313 vicino Firenze. Non abbiamo nessuna sua notizia nel periodo 1330/1340. Diventerà amico di Petrarca, che lo condurrà allo studio filologico e dei classici.
Grande ammiratore del greco, inviterà i docenti universitari del tempo a insegnarlo, e inserirà nelle sue opere termini in greco seppur con traduzioni grossolane, dovute al suo studio da completo autodidatta.Boccaccio e l'aristocrazia napoletana
Il padre, importante mercante e socio della Banca dei Bardi che finanziava la casata reale degli d’Angiò , Boccaccino, lo condurrà a Napoli, facendolo venire a contatto con ambienti nobili e raffinati. Lo stesso Boccaccio si può dire attratto da quell’atmosfera sognante di chi è venuto in contatto con famiglie di re e nobili. Boccaccio attribuiva la sua maternità a una principessa francese, ma tuttavia ora sappiamo che questa è solo una leggenda, poiché probabilmente la sua vera madre era una donna di umili origini. Il padre lo avviò alla carriera di mercante e gli fece compiere studi giuridici che lui abbandonò perché attirato dalla letteratura. Quando inizialmente lavorò come mercante insieme al padre entrò in contatto con persone di ogni nazionalità ed estrazione sociale, sviluppando una capacità di indagine psicologica che sarà presente in tutte le sue opere. Alcuni aspetti dei suoi personaggi saranno di immaginazione ma la maggior parte saranno realistici, poiché ispirati a persone realmente esistite, e per questo accattivanti, anche perché Boccaccio visiterà le zone più malfamate di Napoli. In generale è profondamente attratto dal mondo dei nobili e dai loro salotti, e ciò verrà evidenziato nei Carteggi (lettere) a Petrarca dove sostiene che i nobili sono contenti della sua compagnia, che dialogano con lui senza nessuna riluttanza. Queste sue frequentazioni elevate gli permettono di conoscere le donne più belle dell’aristocrazia napoletana.
Fiammetta e l'amore laico
La donna che lui esalta maggiormente è Fiammetta (allegoria della fiamma dell’amore) che rappresenta un nuovo modello di donna, che si concede all’amore fisico, con un ruolo decisionale perché gestisce il suo corpo e la sua femminilità, vista non più come oggetto ma come soggetto. Boccaccio vede l’amore come forza motrice della vita in grado di elevare l’uomo da uno stato di ignoranza, attraverso un’esperienza di amore totalizzante.
La società mercantile del '300
Emerge anche la laicità di Boccaccio, che va di pari passo con la trasformazione che sta vivendo la società con lo sviluppo della classe mercantile, che dopo le lunghe guerre e la peste non ha più una solida fede nella religione. I mercanti del ‘300 hanno solitamente umili origini e cercano di migliorare le proprie condizioni di vita, grazie alla mobilità sociale. Nasce quindi l’idea dell’uomo che da solo, senza l’intervento della provvidenza divina, ma solo con la propria intelligenza, è in grado di migliorare la propria condizione, un self made man. Boccaccio non condanna apertamente neanche i tradimenti matrimoniali così diffusi al tempo (uomini mercanti in viaggio e donne a casa), come invece faceva Dante che lamentava la corruzione dei costumi, anche perché non c’è più la paura di una forte punizione divina. Dopo la peste del 1348, creduta una punizione divina, l’uomo si rimette al centro e cerca di esorcizzare la paura (nascita del macabro, esempio quadri con streghe) e difatti la vita umana non è più scandita dal tempo assoluto (rintocchi del campanile) ma da quello relativo.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo di Boccaccio all'umanesimo?
- Come ha influenzato l'aristocrazia napoletana la vita di Boccaccio?
- Chi è Fiammetta e quale ruolo ha nell'opera di Boccaccio?
- Qual è la visione di Boccaccio sulla società mercantile del '300?
- Come si riflette la laicità di Boccaccio nelle sue opere?
Boccaccio rappresenta una rottura con il passato introducendo l'umanista, un nuovo tipo di intellettuale che si contrappone al mondo esterno, e promuove lo studio dei classici e del greco.
L'aristocrazia napoletana ha influenzato Boccaccio attraverso il contatto con ambienti nobili e raffinati, che lo hanno attratto e ispirato nei suoi scritti, permettendogli di sviluppare una capacità di indagine psicologica.
Fiammetta è un'allegoria della fiamma dell'amore e rappresenta un nuovo modello di donna che si concede all'amore fisico e gestisce la sua femminilità, elevando l'uomo dall'ignoranza.
Boccaccio vede la società mercantile del '300 come un periodo di trasformazione, dove la classe mercantile cerca di migliorare le proprie condizioni di vita attraverso la mobilità sociale, senza dipendere dalla provvidenza divina.
La laicità di Boccaccio si riflette nella sua accettazione dei tradimenti matrimoniali e nella visione dell'uomo come centro della vita, capace di migliorare la propria condizione senza timore di punizioni divine.