Concetti Chiave
- Boccaccio proveniva da una famiglia che praticava il commercio e trascorse la sua giovinezza a Napoli.
- Nacque quando Dante era già morto, ma Petrarca aveva 9 anni, appartenendo quindi alla stessa generazione di quest'ultimo.
- La sua formazione letteraria avvenne a Napoli e, in età adulta, scrisse il Decameron tra il 1349 e il 1351.
- Stabilitosi a Firenze, Boccaccio fu coinvolto in alcune ambascerie, inclusa una alla corte papale di Avignone.
- L'amicizia con Petrarca influenzò Boccaccio, portandolo a una diversa concezione della letteratura e a un mutamento spirituale.
a. di antica origine nobiliare
b. di origine popolare e molto umile
c. che praticava il commercio
d. non abbiamo alcuna notizia delle sue origini
a. Firenze
b. Certaldo
c. Roma
d. Napoli
a. Dante era già morto
b. Petrarca aveva 9 anni e quindi i due scrittori appartenevano alla
stessa generazione
c. Dante non aveva ancora scritto la Divina Commedia
d. Dante non era ancora in esilio
a. Firenze
b. Roma
c. Padova, presso Petrarca
d. Napoli
a.
Scelte di Vita e Carriera
preferì rimanere a Firenze per occuparsi di questioni politiche
b. decise di stabilirsi a Certaldo amareggiato dalla situazione politica e
morale dell’Italia
c. preferì seguire Petrarca a Milano, alla corte dei Visconti
d. perché si erano creati dei contrasti con il re di Napoli
a. un dissidio amoroso avuto con Fiammetta.
b. dei contrasti venutosi a creare alla corte di Roberto d’Angiò.
c. seguire il padre che deve tornare a Firenze.
d. nostalgia nei confronti di Firenze.
a. raramente lasciò la città
b. fu incaricato di alcune ambascerie fra cui ad Avignone, alla corte
papale
c. passò un breve periodo alla corte dei Visconti, insieme a Petrarca
d. ogni tanto si recava alla corte angioina di Napoli dove aveva trascorso
la gioventù
a.
Opere e Stile Letterario
E' una satira burlesca sull'eterno triangolo marito-moglie-amante
b. E' una storia di sofferenze amorose narrate dalla stessa protagonista,
con elementi autobiografici
c. E' una lunga poesia amorosa rivolta da Panfilo alla propria donna,
vista come ideale d'amore terreno e divino
a. condusse una vita dissoluta, dedicandosi a vari vizi e piaceri
b. si dedicò alla composizione di diverse opere in volgare fra cui il
Filostrato e il Filocolo
c. si dedicò soprattutto a diffondere la conoscenza della Divina Commedia
d. si dedicò a scrivere sonetti, si imitazione del Petrarca
a.
Concezioni Letterarie e Amicizie
l’abbandono del latino a vantaggio del volgare (che Petrarca aveva
utilizzato nel Canzoniere).
b. una diversa concezione della letteratura e un mutamento di tipo
spirituale.
c. l’ammirazione nei confronti dei classici latini e il ripudio del
modello poetico dantesco.
d. una concezione più ottimista della vita, basata sulla lettura dei
classici.
a. in età giovanile, ossia dal 1335 al 1341 circa
b. in età adulta, cioè tra il 1349 e il 1351 circa
c. dopo aver incontrato il Petrarca e aver stabilito con lui un legame di
amicizia
d. in età avanzata, tra il 1360 e il 1375 circa
a. concordavano sul fatto che la letteratura dovesse soltanto divertire
b. concordavano sul fatto che le opere dovevano essere scritte in volgare
per raggiungere un vasto pubblico
c. non concepivano nello stesso modo il rapporto fra arte e libertà
d. entrambi sostenevano che la letteratura fosse dedicata ad un pubblico
esclusivamente femminile
1c – 2d – 3b – 4d – 5d – 6c – 7b – 8b – 9c – 10b – 11b – 12c
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini sociali menzionate nel testo?
- Quali città sono indicate come luoghi di residenza o attività?
- Quali sono le scelte di vita e carriera discusse nel testo?
- Quali concezioni letterarie e amicizie sono evidenziate?
Il testo menziona origini nobiliari, popolari e umili, e l'assenza di notizie sulle origini.
Le città menzionate sono Firenze, Certaldo, Roma, Napoli, e Padova.
Le scelte includono rimanere a Firenze per questioni politiche, stabilirsi a Certaldo, seguire Petrarca a Milano, e contrasti con il re di Napoli.
Il testo discute l'abbandono del latino per il volgare, una diversa concezione della letteratura, l'ammirazione per i classici latini, e una concezione più ottimista della vita.