Festa dell'Immacolata

In questo appunto viene presentata la storia della festa dell’Immacolata Concezione secondo il suo significato teologico - culturale nella religione cristiana (con riferimento all’evoluzione del dogma nel tempo).

Il dogma e la sua affermazione

Ecco alcune informazioni sulla festa dell'Immacolata e sul dogma medesimo.

Per il Cattolicesimo alcuni testi biblici, pur non costituendo una prova, sono quanto meno una traccia di quella che sarà l’affermazione di questo dogma nella dottrina del Magistero.

Secondo i canoni della teologia cattolica, la scrittura è solo una delle fonti della fede, poiché anche alla Tradizione della Chiesa viene data grande importanza.
Nell'Antico Testamento, viene presenta la prima donna (Eva) come prefigurazione di Maria, la donna nuova. Quest’ ultima mettendosi al servizio di Dio, consente l’entrata della Salvezza nella storia umana tramite la nascita del Cristo. La Vergine, nella tradizione della Chiesa, è quindi strumento di Dio per la vittoria di Cristo sul peccato. Nell’Antico Testamento troviamo altri accenni del dogma ravvisabili nel Cantico dei Cantici e nei Proverbi.
Il primo teologo a parlare della concezione immacolata di Maria è Agostino di Ippona (354 – 430). Molti Padri greci, ed in genere i Padri orientali, sulla scorta di Agostino, attribuiscono una speciale natura alla Vergine. Tra questi va ricordato Proclo di Costantinopoli (m. 446-7) il quale riferendosi a Maria scrive «...è il santuario dell'impeccabilità, il tempio santificato di Dio [...], il paradiso verdeggiante e incorruttibile». Anche secondo Andrea di Creta: «...il corpo della Vergine è una terra che Dio ha lavorato, la primizia della massa adamitica che è stata divinizzata nel Cristo, l'immagine del tutto somigliante della bellezza divina, l'argilla modellata dalle mani dell'artista divino». Interessante, a questo proposito, è anche ciò che scrive Sofronio di Gerusalemme, il quale afferma «...pura, santa, senza macchia, risplendente, dai sentimenti divini, santificata, libera da tutte le lordure del corpo, del pensiero, dell'anima.»
Con la teologia scolastica medievale si inizia a delineare la questione relativamente alle reali circostanze con cui approcciare, dal punto di vista teologico, all’idea per la quale Maria era senza macchia di peccato. Sebbene la teologia precedente, sia orientale che latina, è unanime in merito, tuttavia non si spinge ad esaminarne la ragione teologica, considerando la speciale natura di Maria come un evento straordinario ed unico, lasciando in ombra il conflitto col dogma della natura umana fragile e corrotta e con la redenzione universale operata da Cristo. Il dogma, così come riconosciuto dal Magistero prende le mosse dal pensiero di Duns Scoto (m. 1308), definito in seguito "Dottore dell'Immacolata".
Il dogma fu affermato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”, che riconosce come la Madre di Cristo sia stata resa immune dal peccato originale fin dal suo concepimento; questo dogma rischia di essere erroneamente confuso con un altro e diverso dogma della Chiesa cattolica: il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria.

Festa dell’Immacolata Concezione e suo significato nella tradizione cattolica

In onore di questo dogma la Chiesa cattolica festeggia l'8 dicembre la festa dell'Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria con la Messa Gaudens gaudebo. Questa ricorrenza, già commemorata in Oriente nell’VIII secolo, venne introdotta nell'Italia meridionale da monaci bizantini.
Dal sud Italia, la devozione per l'Immacolata si diffuse, più tardi, a tutto l'Occidente, su iniziativa dei monaci benedettini e carmelitani.
Con la bolla “Sollicitudo Omnium Ecclesiarum” dell'8 dicembre 1661 emanata da papa Alessandro VII, la festa dell'Immacolata iniziò a far parte del calendario della Chiesa universale.
L'8 dicembre del 1857, In Piazza Mignanelli, nelle vicinanze di Piazza di Spagna a Roma, Papa Pio IX inaugurò solennemente il monumento dell'Immacolata, offerto dal re Ferdinando II delle Due Sicilie.
In corrispondenza della festa dell'Immacolata Concezione, papa Pio XII, cominciò ad inviare omaggi floreali in onore della Vergine; Anche il suo successore, papa Giovanni XXIII, continuò la tradizione e nel 1958 uscì dal Vaticano per recarsi di persona presso il monumento e deporre ai piedi della Vergine Maria un bouquet di rose bianche, si recò, poi, alla basilica di Santa Maria Maggiore. Questa tradizione è stata seguita anche dai suoi successori.
La visita papale in Piazza di Spagna costituisce un incontro di preghiera come manifestazione di culto popolare. Una corona di fiori viene portata fin sulla sommità del monumento e tradizionalmente infilata sul braccio destro di Maria da un Vigile del Fuoco. Dopo la sistemazione della corona, la cerimonia prosegue con la lettura di un estratto della Sacra Scrittura e di un passaggio della Dottrina della Chiesa cattolica, In conclusione, dopo le preghiere di impetrazione, viene intonato il Tota Pulchra.

L’Immacolata nella vita devozionale della Chiesa

Dopo la proclamazione del dogma e della celebrazione della festa dell'Immacolata, sono fiorite diverse congregazioni religiose che hanno messo in risalto con il loro nome una particolare venerazione a Maria Immacolata.
Tradizionalmente alcuni nomi propri femminili come Immacolata e Concetta sottolineano la devozione a Maria Immacolata.

Apparizioni mariane correlate all’immacolata concezione

La Chiesa cattolica ha riconosciuto in particolare due apparizioni mariane in relazione con questo dogma e alla festa dell'Immacolata concezione che ne sono ritenute una conferma diretta.
La prima, avvenuta in Francia nel 1830, riguarda una giovane suora Catherine Labouré, novizia nel monastero parigino di Rue di Bac. Quest’ultima fece foggiare una medaglia (detta poi la medaglia miracolosa) sulla quale aveva fatto incidere queste parole, da lei udite durante un'apparizione della vergine Maria il 27 novembre del 1830: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi".
Quattro anni dopo la proclamazione del dogma, Il 25 marzo del 1858 nella cittadina di Lourdes, la giovane Bernadette Soubirous, riportò che la Vergine si era presentata qualificandosi con le parole "Que soy era Immaculada Councepciou" ("Io sono l'Immacolata Concezione", in dialetto guascone).

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.