Concetti Chiave
- San Martino del Carso utilizza le macerie del paese come simbolo del dolore e della devastazione interiore del poeta dovuti alla guerra.
- Il parallelismo con "Veglia" è evidente nelle immagini di desolazione e morte, sottolineando la continuità del tema della perdita.
- I soldati caduti vivono nel cuore e nel ricordo del poeta, nonostante non sia rimasto nulla di tangibile di loro.
- In "Soldati", la fragilità della vita militare è paragonata alle foglie d'autunno, evidenziando la precarietà e l'anonimato della condizione del soldato.
- "Natale" esprime la tristezza e il desiderio di solitudine del poeta, associando il caos cittadino al tumulto della guerra e creando un contrasto tra sicurezza e pericolo.
Analisi poesia:
Indice
Simbolismo della Guerra e della Morte
- La realtà della guerra e della morte è espressa mediante un’analogia: le macerie del paese di San Martino diventano il simbolo del cuore del poeta e del suo dolore.
- Le immagini di desolazione e di morte costituiscono un parallelismo con Veglia.
- “Di tanti/ che mi corrispondevano/ non è rimasto/ neppure tanto/ Ma nel cuore/ nessuna croce manca”: dei soldati uccisi non è rimasto nemmeno un brandello dei loro corpi, ma sono tutti vivi nell’animo e nel ricordo del poeta.
- Ogni strofa inizia con la maiuscola, ma la mancanza di punteggiatura rende difficile dire se si tratta dell’inizio di un nuovo periodo o della continuazione del precedente.
Analisi poesia:
Paragone tra Soldati e Foglie
- Il titolo entra a far parte integrante del testo e costituisce un paragone tra la vita del soldato e la fragilità delle foglie d’autunno: come per le foglie in autunno basta un colpo di vento per cadere dagli alberi, così per soldati che combattono nelle trincee basta un colpo di fucile per cadere morti.
Solitudine e Tristezza del Poeta
- Verbo impersonale “Si sta” che regge tutta la poesia: sottolinea la condizione di anonimato, il senso di solitudine desolata e di abbandono che accomuna la vita dei soldati.
- E’ una poesia scritta a Napoli durante un permesso e il poeta dice che non ha voglia di andare per le strade confusionarie, è stanco e chiede di essere lasciato solo come un oggetto dimenticato in un angolo.
- La tematica di fondo è la tristezza della guerra che ha turbato il poeta: infatti il pensiero della guerra lo accompagna in città, il “gomitolo di strade” richiama alla mente il caos della trincea, la “cosa posata e dimenticata” è riconducibile al compagno massacrato e caduto morto accanto a lui.
Impressione di Singhiozzo nei Versi
- Egli frantuma i versi per dare l’impressione di un singhiozzo: questo ritmo infatti contribuisce a creare una sensazione di tristezza che raggela l’animo, in contrasto col caldo del camino (“caldo buono” del ‘qui’, contrapposto al ‘là’ della guerra).
Domande da interrogazione
- Qual è il simbolismo principale della guerra e della morte nella poesia?
- Come viene paragonata la vita dei soldati alle foglie d'autunno?
- Quale sensazione trasmette il ritmo dei versi e come viene ottenuta?
La guerra e la morte sono simboleggiate dalle macerie di San Martino, che rappresentano il cuore e il dolore del poeta, e dai soldati uccisi che vivono nel ricordo del poeta.
La vita dei soldati è paragonata alla fragilità delle foglie d'autunno, che cadono con un colpo di vento, così come i soldati cadono con un colpo di fucile.
Il ritmo dei versi trasmette un'impressione di singhiozzo, ottenuta frantumando i versi per creare una sensazione di tristezza che contrasta con il calore del camino.