Concetti Chiave
- Dante e Beatrice si trovano nel cielo del sole, dimora degli spiriti sapienti, durante il giubileo del 1300.
- Dopo l'elogio di Bonaventura a San Domenico, i beati danzano in cerchio cantando un inno alla Trinità.
- San Tommaso affronta il dubbio di Dante su Salomone, spiegando che la sapienza di quest'ultimo è legata alla sua abilità di governare.
- Tommaso distingue l'imperfezione delle creature illuminate dagli influssi celesti dalla perfezione di Adamo e Cristo, plasmati direttamente da Dio.
- San Tommaso esorta alla prudenza, sottolineando che il giudizio divino non si basa sull'apparenza terrena.
Indice
Dante e Beatrice nel cielo del sole
È la sera di mercoledì di aprile 1300 (anno del giubileo), e in questo canto Dante e Beatrice (la quale rappresenta il tramite tra uomo e Dio) si trovano ancora all'interno del cielo del sole, in cui risiedono tutti gli spiriti sapienti.
La danza degli spiriti sapienti
Dopo che Bonaventura ha terminato la lode a San Domenico, le corone di beati riprendono a danzare compiendo dei movimenti circolari, mentre innalzano un inno alla lode verso la Trinità.
Il chiarimento di San Tommaso
Successivamente San Tommaso riprende la parola e chiarisce a Dante il secondo dubbio da lui precedentemente espresso: perché Salomone è il più sapiente degli uomini se la sapienza massima appartiene ad Adamo e a Cristo? Tommaso Ricorda a Dante che tutte le creature sono illuminate da Dio grazie alle gerarchie angeliche e gli influssi provenienti dai cieli. Tutte queste creature sono imperfette, perché l'influsso proveniente da Dio è indiretto. Adamo e Cristo invece furono plasmati direttamente da Dio, per questo motivo la natura umana è perfetta. Salomone non fu il primo uomo sapiente ma fu il primo re sapiente, quindi la sua sapienza è definita in base alla sua capacità di governare. Tommaso raccomanda infine agli uomini di essere prudenti, in quanto il giudizio di Dio non è correlato a come essi appaiono durante la vita terrena.