Concetti Chiave
- La poesia "A mia moglie" di Umberto Saba utilizza la tecnica del confronto, paragonando la moglie a sette animali femmine per esprimere le sue virtù.
- Ogni strofa della lirica associa la moglie a un animale diverso, sottolineando caratteristiche come la nobiltà, la tenerezza, la gelosia e la laboriosità.
- Saba considera la poesia una sorta di lirica religiosa, ma distante dalla tradizione cattolica, scoprendo nelle virtù della moglie quelle degli animali.
- Il testo riflette una conflittualità nei confronti del femminile, intrecciando il legame tra moglie e madre, e includendo anche la figura della nonna.
- Il lessico è semplice e il ritmo ricorda una preghiera, con l'uso di anafore e inversioni che danno un tono colloquiale ma ricercato.
Ritratto della moglie Lina
In questa lirica, proveniente dalla sezione Casa e campagna del Canzoniere, il poeta delinea il ritratto della moglie Lina usando la tecnica del confronto. La donna viene paragonata alle femmine di sette animali.
Ci sono sei strofe, irregolari ed endecasillabi.
Confronti con animali
La moglie è paragonata a una gallina arruffata poiché non è paragonabile ad altre donne.
Come la gallina possiede la nobiltà e le virtù degli animali femmine che si manifestano attraverso l’incedere come una regina ed avvicina a Dio.
La moglie è paragonata a una mucca gravida e suscita così tenerezza che si manifesta attraverso le carezze e il dono di un ciuffo d’erba per consolare i suoi lamenti e le sue tristezze.
La moglie è paragonata a una cagna poiché ha una feroce gelosia per gli estranei, ma anche dolcezza, amore e fedeltà verso il suo padrone che viene trattato come il suo Dio e Signore.
La moglie è paragonata a una coniglia timida e paurosa che attende il cibo senza lamentarsi ed è dotata di amore materno che porta a strapparsi il pelo per riscaldare la tana dei propri piccoli che è pronta a difendere.
La moglie è paragona a una rondine che possiede la leggerezza e simboleggia la primavera e la rinascita della natura, che rappresentano la giovinezza. La moglie, però, a differenza della rondine è fedele e non vola via.
La moglie è paragonata alla formica (laboriosità) e all’ape.
Virtù e simbolismo
In generale viene paragonata alle femmine di tutti gli animali, che avvicinano a Dio.
Poesia e conflittualità
Saba spiega che la poesia è una lirica religiosa.
Si tratta però di un Dio lontano dalla tradizione cattolica. Nei versi di Saba gli animali non sono simboli, ma sono visti realisticamente: il poeta non trova in loro le virtù di Lina, ma scopre in Lina le loro virtù.
Saba dichiara che è una poesia “infantile” poiché se un bambino potesse sposare e scrivere una poesia per sua moglie, scriverebbe questa.
Emerge nei versi la conflittualità che caratterizzava il poeta nei confronti dell’elemento femminile.
La moglie è identificata con la madre e c’è il desiderio di non arrecare loro sofferenze.
L’immagine conclusiva della nonna che narra al bambino la favola della cicala e la formica ingloba nel nucleo affettivo marito-moglie quello di nonna-nipote.
L’andamento del testo è colloquiale e il lessico semplice, anche se non mancano termini ricercati e ci sono frequenti inversioni che non appartengono al linguaggio quotidiano.
All’inizio di ogni verso è presente un’anafora che crea il ritmo della preghiera.
-> Ogni strofa presenta un animale, l’ultima ne presenta due;
-> Ogni animale è definito da uno o più aggettivi.
Domande da interrogazione
- Qual è la tecnica utilizzata dal poeta per delineare il ritratto della moglie Lina?
- Quali virtù e simbolismi emergono dai confronti con gli animali?
- Come viene descritta la poesia di Saba in relazione alla religiosità?
- Qual è il tono e lo stile del testo poetico?
Il poeta utilizza la tecnica del confronto, paragonando la moglie Lina alle femmine di sette animali.
Gli animali simboleggiano virtù come nobiltà, tenerezza, gelosia, amore materno, leggerezza, laboriosità e avvicinano a Dio.
La poesia è descritta come una lirica religiosa, ma il Dio rappresentato è lontano dalla tradizione cattolica.
Il testo ha un andamento colloquiale e un lessico semplice, con anafore che creano un ritmo di preghiera, pur includendo termini ricercati e inversioni.