Concetti Chiave
- Il romanzo "Ernesto" di Umberto Saba è ambientato a Trieste nel XIX secolo e segue la storia di un adolescente che esplora la propria sessualità.
- Saba analizza la psicologia del protagonista, Ernesto, che vive il conflitto tra la curiosità sessuale e i sensi di colpa imposti dalla società.
- Il libro non è una vera autobiografia, ma contiene paralleli con la vita di Saba, come l'assenza del padre e l'educazione severa della madre.
- La relazione omosessuale di Ernesto è vista come conseguenza di traumi infantili, secondo le teorie freudiane sull'influenza delle figure genitoriali.
- La confessione di Ernesto alla madre è un momento chiave, che riflette il timore del giudizio sociale e la stigmatizzazione dell'omosessualità.
“Ernesto” è un romanzo di Umberto Saba, ambientato nella città natale dell’autore, ovvero Trieste, verso la fine del XIX° secolo. Il titolo fa riferimento al protagonista Ernesto, che nella fase adolescenziale della sua vita intrattiene una relazione con un uomo adulto che lavorava nella sua stessa azienda come scaricatore.
Indice
Psicologia e sessualità di Ernesto
Saba si sofferma in particolare sulla psicologia del ragazzo, che appare tormentato dalla curiosità di esplorare la propria sessualità, ma al contempo viene costantemente sovrastato dai sensi di colpa causati dai tabù della società in cui è nato ed è cresciuto. Si nota in diversi passaggi la sua giovane età, ad esempio nel fatto che cerchi di rivendicare la propria virilità pagando una prostituta per passare la notte con lui, ma alla fine fallisce nel suo intento in quanto più che un istinto erotico, fa scattare nella donna un istinto materno quasi tenero.
Elementi autobiografici nel romanzo
Il romanzo non rappresenta sicuramente una vera e propria autobiografia, ma Saba inserisce diversi elementi che collegano la sua vita a quella di Ernesto, a partire dal rapporto con i genitori: entrambi non hanno infatti avuto la possibilità di crescere con un padre in quanto scappato dalle proprie responsabilità, ed entrambi sono stati affidati ad una balia durante l’infanzia, passando poco tempo con la madre austera e seria.
Confessione e reazioni familiari
Uno dei passaggi più importanti del romanzo, è la confessione della relazione omosessuale alla madre, da parte di Saba si nota un approccio razionale e logico che cerca di spiegare in maniera scientifica l’omosessualità del ragazzo. Seguendo infatti le interpretazione di Freud, ricollega questi istinti sessuali ad una “determinante psicologica”, in particolare all’allontanamento del padre e la sua assenza nella sua vita, da unirsi alla “severità eccessiva” a cui la madre lo aveva sottoposto, insomma Saba dipinge un quadro di mancanze affettive e attenzioni amorevoli. L’omosessualità viene dunque descritta come una sorta di passaggio inevitabile di una vita traviata e segnata da traumi infantili, ma alla madre Celestina, la confessione del figlio appare come un “fatto incomprensibile”. La confessione però non risulta facile neanche per Ernesto stesso, che si sente imbarazzato e soprattutto teme che si diffonda la voce, tanto che è proprio lui che fa giurare la madre di non proferire parola, e la donna dal canto suo avverte il figlio di rimanere attento alla sua reputazione: “Ed anche tu non devi farlo capire a nessuno”. Entrambi sembrano quindi temere l’eco che la notizia potrebbe avere nella società del tempo, che aveva ancora una visione negativa della sessualità.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Ernesto" di Umberto Saba?
- In che modo il romanzo "Ernesto" riflette elementi autobiografici della vita di Umberto Saba?
- Come viene affrontata la confessione della relazione omosessuale di Ernesto nel romanzo?
- Quali sono le reazioni della madre di Ernesto alla sua confessione?
Il tema principale del romanzo è l'esplorazione della psicologia e della sessualità del giovane protagonista, Ernesto, in un contesto sociale che impone tabù e sensi di colpa.
Il romanzo riflette elementi autobiografici attraverso il rapporto di Ernesto con i genitori, simile a quello di Saba, caratterizzato dall'assenza del padre e dall'educazione severa della madre.
La confessione è affrontata con un approccio razionale e scientifico, influenzato dalle teorie di Freud, e viene vista come un risultato delle mancanze affettive e dei traumi infantili di Ernesto.
La madre di Ernesto trova la confessione "incomprensibile" e avverte il figlio di mantenere la discrezione per proteggere la sua reputazione, riflettendo la visione negativa della sessualità nella società dell'epoca.