Concetti Chiave
- Ugo Foscolo, nato a Zacinto nel 1778, visse tra il Neoclassicismo, l'Illuminismo e il Preromanticismo, incarnando tutti i fermenti culturali dell'epoca.
- Si trasferisce a Venezia ed entra nell'esercito napoleonico dopo il Trattato di Campoformio, vivendo poi a Milano e in Francia, dove ha una figlia.
- Ottiene una cattedra di eloquenza a Pavia, ma la perde per i suoi atteggiamenti antinapoleonici e, dopo il rifiuto di giurare al governo austriaco, va in esilio in Svizzera e Londra.
- La sua opera letteraria comprende odi, sonetti, romanzi epistolari e tragedie, tutti permeati da elementi neoclassici, illuministici e preromantici.
- Foscolo sviluppa una "filosofia delle illusioni" per dare senso all'esistenza, esaltando la poesia, la patria, la famiglia e l'amore, con una particolare enfasi sulla poesia civile.
Indice
Infanzia e Gioventù
Nasce a Zacinto nel 1778 e da giovane si trasferisce a Venezia con la famiglia. In seguito al Trattato di Campoformio (1797) abbandona Venezia e si arruola nell’esercito napoleonico.
Nel 1800 si trasferisce a Milano dove risiede per alcuni anni.
Nel 1804 va in Francia per partecipare alla progettata e mai avvenuta spedizione di Napoleone contro l’Inghilterra; qui ha una figlia.
Carriera Accademica e Esilio
Torna a Milano nel 1806 dove ottiene la cattedra di eloquenza all’Università di Pavia, che gli viene però revocata per i suoi atteggiamenti antinapoleonici.
Nel 1814 rifiuta di prestare giuramento al governo austriaco e va in esilio. Vive per un breve periodo in Svizzera e poi a Londra, dove muore nel 1827.
Opere e Influenze Culturali
A questi eventi sono legati alcuni componimenti della sua vasta opera di odi, sonetti e altri generi letterari come il romanzo epistolare, il carme, la satira e la tragedia. Visse a cavallo tra il 700 e l'800 ed è considerato il primo grande intellettuale dell'età neoclassica; per il periodo in cui nacque è un figlio naturale dell'illuminismo ed incarna in sé tutti i fermenti culturali del mondo in cui vive. Troveremo presenti e coesistenti in ogni sua opera tutti e tre gli elementi culturali che caratterizzano l'età a lui contemporanea (Neoclassicismo, Illuminismo, Preromanticismo). Non possiamo seguire analizzando l'opera di Foscolo un itinerario in cui distinguiamo una fase illuminista poi una fase neoclassica e infine una fase preromantica; troveremo soltanto opere in cui sono presenti insieme tutti e tre questi elementi (persino nelle Grazie, che sembrano un regresso culturale verso il neoclassicismo dopo gli slanci dei Sepolcri, troviamo ad una attenta analisi tutti e tre gli elementi).Foscolo fu illuminista, quindi ateo e credente nella materialità e nella meccanicità dell'esistenza; tuttavia visse il momento di crisi dell'illuminismo, ed alcune di quelle concezioni determinarono in Foscolo una visione pessimistica della vita.
Filosofia delle Illusioni
Egli vive la passionalità tipica dei giovani del tempo e comincia ad elaborare quella che sarà definita come "la filosofia delle illusioni" pur continuando a considerare il valore della ragione (alla base del ragionamento di Foscolo c'è sempre un procedimento razionale). "Le illusioni" danno un senso all'intera esistenza e contribuiscono alla convinzione di vivere per un qualcosa contrapposta all'idea del suicidio, sempre presente in Foscolo. Le illusioni sono la patria, la poesia, la famiglia, l'amore; e troveremo nei Sepolcri "l'illusione delle illusioni": la poesia civile.
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno influenzato l'infanzia e la gioventù dell'autore?
- Perché l'autore ha vissuto in esilio?
- Quali sono le influenze culturali presenti nelle opere dell'autore?
- Cosa rappresenta la "filosofia delle illusioni" per l'autore?
L'autore è nato a Zacinto nel 1778 e si è trasferito a Venezia con la famiglia. Dopo il Trattato di Campoformio nel 1797, ha lasciato Venezia e si è arruolato nell'esercito napoleonico, trasferendosi successivamente a Milano e poi in Francia.
L'autore ha vissuto in esilio perché nel 1814 ha rifiutato di prestare giuramento al governo austriaco. Ha vissuto brevemente in Svizzera e poi a Londra, dove è morto nel 1827.
Le opere dell'autore riflettono le influenze del Neoclassicismo, dell'Illuminismo e del Preromanticismo. Questi elementi coesistono in tutte le sue opere, senza una distinzione di fasi, e rappresentano i fermenti culturali del suo tempo.
La "filosofia delle illusioni" rappresenta per l'autore un modo di dare senso all'esistenza, contrapponendosi all'idea del suicidio. Le illusioni includono la patria, la poesia, la famiglia e l'amore, con la poesia civile vista come "l'illusione delle illusioni".