Concetti Chiave
- Ugo Foscolo, nato a Zante nel 1778, è figlio di un padre veneziano e una madre greca, il che gli permette di esplorare le origini di entrambe le culture.
- Dopo la morte del padre, si trasferisce a Venezia, considerata la sua seconda patria, dove frequenta i salotti letterari nel 1797.
- Inizialmente entusiasta dell'arrivo di Napoleone in Italia, Foscolo si arruola nella Repubblica Cisalpina e dedica a Napoleone l'ode "A Bonaparte liberatore".
- Il trattato di Campoformio del 1797, che cede Venezia all'Austria, infrange i suoi ideali politici, spingendolo a trasferirsi a Milano e poi a Bologna, dove inizia il romanzo "Ultime lettere di Jacopo Ortis".
- Dopo la caduta di Napoleone, Foscolo sceglie l'esilio e si trasferisce a Londra nel 1816, dove muore in povertà nel 1827.
Indice
Le origini e la famiglia di Foscolo
Ugo Foscolo, o meglio dire Niccolò (come il nonno) nasce a Zante nel 1778 (primogenito di 4 fratelli) da padre Veneziano e da madre Greca. Si riteneva fortunato di avere un padre e una madre di due zone differenti, perché così potette studiare le origini delle due terre.
L'influenza di Venezia e Napoleone
Esso si ritrova a vivere in un'era dove sorgono correnti neoclassiche e romantiche. Dopo la morte del padre si trasferisce con la sua famiglia a Venezia, dove lui la considererà come sua seconda patria. A Venezia frequenta i salotti (1797). L'arrivo di Napoleone in Italia inizialmente lo emoziona, lo entusiasma, così si arruola a Bologna nei cacciatori a cavallo della nuova Repubblica Cisalpina. Ma ben presto dirà il contrario. A lui dedica l'ode "A Bonaparte liberatore". Con il trattato di Campoformio del 17 Ottobre 1797 e la cessione di Venezia all'Austria, svanisce il sogno politico. Così Foscolo si trasferisce a Milano e nel 1798 si trova a Bologna e inizia la stesura del romanzo epistolare "ultime lettere di Jacopo Ortis", che pubblicherà nel 1802 dove l'autore esprime i suoi entusiasmi giovanili.
L'esilio e gli ultimi anni a Londra
Dopo la sconfitta di Napoleone, nel 1814, Foscolo è spinto a scegliere tra l'esilio o la fedeltà del nuovo regime. Ovviamente sceglie l'esilio, così dopo una breve tappa a Zurigo, Foscolo si trasferisce a Londra (1816), dove morirà in estrema miseria nel 1827.