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Concetti Chiave

  • L'inquietudine del Romanticismo è rappresentata dall'eroe titanico che lotta contro le avversità, un tema ripreso da Leopardi.
  • La natura indifferente, che non si cura dell'uomo, è un concetto parallelo tra Foscolo e Leopardi, presente nelle loro opere.
  • Il ciclo naturale di distruzione e rinascita è un tema comune tra Foscolo e Leopardi, evidenziando l'indifferenza della natura verso l'uomo.
  • Il suicidio come scelta razionale è esplorato da Leopardi, sottolineando l'importanza della solidarietà umana per evitare ulteriore sofferenza.
  • La critica alla società borghese e al materialismo è centrale nella figura dell'eroe di Foscolo, specchio delle tematiche leopardiane.

Indice

  1. L'eroe romantico e il titanismo
  2. La natura indifferente secondo Leopardi
  3. Il suicidio e la solidarietà umana

L'eroe romantico e il titanismo

In questa lettera vengono proposte delle tematiche che saranno riprese successivamente da

• l’inquietudine, tipica del Romanticismo, tanto che la figura chiave di questo periodo è l’eroe che lotta contro le avversità, incarnate da coloro che sono omologati e quindi per esempio dai borghesi. L’atteggiamento dell’eroe, che cerca di portare grandi ideali, viene definito titanico in quanto è un atteggiamento di ribellione destinato a fallire. Infatti, i titani, furono che le divinità che quando si ribellarono agli dei dell’Olimpo furono sconfitte.

Ortis incarna perfettamente la figura del titano: vuole liberare l’Italia dallo straniero e sul piano privato lotta con gli ideali meschini del denaro, contro l’uomo che come unica meta ha il denaro (Teresa);

La natura indifferente secondo Leopardi

• il concetto che viene espresso nel seguente verso della lettera da Ventimiglia: “La natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi.” viene ripreso da Leopardi nel Dialogo della natura e di un islandese tratto dalle Operette morali. In questo testo in prosa, infatti, l’islandese cerca di fuggire dalla malvagità della natura che provoca ad esempio la fama e il freddo. Nel peregrinare di quest’uomo, egli incontra la natura e quindi decide di chiederle perché ella lo tormenti. La natura, in risposta, afferma che non le importa nulla dell’uomo e che ha lo stesso valore delle formiche che vengono schiacciate dalle mele e della ginestra situata sulle pendici del Vesuvio e che viene travolta dalla lava del vulcano. Quindi, la natura non perseguita e non favorisce l’uomo perché è una natura indifferente simile agli Dei concepiti da Epicuro: l’uomo non deve preoccuparsi di questi Dei perché l’uomo non è al centro della loro attenzione, è concepito al pari di una qualunque creatura. L’uomo a causaa della sua superbia ritiene che la natura sia matrigna, ma è semplicemente una natura che non si cura dell’uomo;

• il concetto che viene espresso nel seguente verso della lettera da Ventimiglia: “La Terra è una foresta di belve. La fame, i diluvi, e la peste sono ne’ provvedimenti della Natura come la sterilità di un campo che prepara l’abbondanza per l’anno vegnente.” viene ripreso da Leopardi. Il quale ritiene che sia necessario che un qualcosa cessi di essere perché qualcos’altro possa essere. L’uomo è compreso in questo ciclo della natura e della materia;

Il suicidio e la solidarietà umana

• Leopardi nel Dialogo di Plotino e Porfirio tratto dalle Operette morali tratta del suicidio, che corrisponde alla scelta più razionale che l’uomo possa prendere. Nonostante questo, l’uomo deve evitare di suicidarsi perché darebbe ulteriore sofferenza agli altri: nella Ginestra afferma infatti che quando l’uomo si suicida è come se lo stesso si trovasse, non per sua volontà, in un accampamento e, anziché combattere contro i nemici, massacrasse i compagni. È perciò fondamentale essere solidali fra gli uomini.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'eroe titanico nel Romanticismo?
  2. L'eroe titanico nel Romanticismo rappresenta l'inquietudine e la ribellione contro le avversità, simboleggiando ideali elevati ma destinati al fallimento, come i titani sconfitti dagli dei dell'Olimpo.

  3. Come viene descritta la natura nel rapporto con l'uomo?
  4. La natura è descritta come indifferente e minacciosa, non perseguita né favorisce l'uomo, simile agli Dei di Epicuro, e l'uomo non è al centro della sua attenzione.

  5. Qual è il significato del ciclo della natura secondo Leopardi?
  6. Leopardi vede il ciclo della natura come un processo in cui qualcosa deve cessare di esistere affinché qualcos'altro possa nascere, e l'uomo è parte di questo ciclo inevitabile.

  7. Come viene affrontato il tema del suicidio da Leopardi?
  8. Leopardi considera il suicidio una scelta razionale ma da evitare, poiché causa sofferenza agli altri, sottolineando l'importanza della solidarietà umana.

  9. Qual è la visione di Leopardi sulla natura matrigna?
  10. Leopardi ritiene che la natura non sia matrigna, ma semplicemente indifferente all'uomo, che per superbia crede di essere al centro dell'attenzione della natura.

Domande e risposte

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