spumina89
Erectus
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Concetti Chiave

  • Il sonetto "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo è un tributo al fratello suicida a soli vent'anni a causa di debiti di gioco.
  • Il sonetto, pubblicato nel 1803, è noto per il suo richiamo al carme CI di Catullo, esprimendo dolore e condizione di esule dell'autore.
  • Foscolo, nato a Zante nel 1778, sperimenta lutti e sviluppa idee giacobine, influenzato dal clima culturale veneziano e dagli studi universitari.
  • La delusione per il trattato di Campoformio e la svolta antirepubblicana di Napoleone segnarono profondamente Foscolo, conducendolo a una vita di inquietudine.
  • La vita di Foscolo è caratterizzata da continui spostamenti e sofferenza, culminando con il suo esilio in Inghilterra, dove morì nel 1827.
In questo appunto di italiano per le scuole superiori si tratterà uno dei sonetti più famosi di Ugo Foscolo: “In morte del fratello Giovanni” contenuto nella raccolta “Poesie”. Foscolo dedicò questo sonetto al ricordo di Giovanni Dionigi che si uccise nel 1801 all’età di vent’anni a causa di debiti di gioco. Segue poi un breve accenno alla biografia dell’autore e alle vicende più importanti che ne segnarono la vita.
Ugo Foscolo: In morte del fratello Giovanni articolo

Indice

  1. In morte del fratello Giovanni, testo della poesia
  2. Parafrasi e analisi del sonetto
  3. Ugo Foscolo: biografia e contesto

In morte del fratello Giovanni, testo della poesia

Pubblicato nel 1803, il libretto delle “Poesie” di Ugo Foscolo, nella cui edizione “Nobile” è contenuta la poesia “In morte del fratello Giovanni”, è una raccolta di odi e sonetti che ha al suo interno anche famose liriche come “Alla sera” e “A Zacinto”.

Riportiamo il testo del sonetto dedicato a Giovanni Dionigi, morto suicida a soli vent’anni per debiti di gioco:
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
La Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete
allora al petto della madre mesta.
Per ulteriori approfondimenti sulla poesia di Foscolo vedi qui

Parafrasi e analisi del sonetto

Il sonetto “In morte del fratello Giovanni” è composto di quattro strofe, due quartine e due terzine, e presenta uno schema metrico ABAB, ABAB, CDC, DCD. Ne riportiamo brevemente una parafrasi prima di procedere con l’analisi: “Un giorno se io non sarò sempre costretto a fuggire di paese in paese mi vedrai seduto sulla tua tomba a piangere per la tua morte. Ora solo nostra madre ormai vecchia parlerà di me e io non posso fare altro che porgere le mie braccia e salutare la mia città. Sento anch’io l’ostilità degli dei e le angosce che hanno turbato la tua vita. Adesso mi resta solo il desiderio di morire! Dopo la mia morte, che avverrà lontano dalla mia città, vorrei solo che le persone portino a mia madre le mie ossa”. Il sonetto, nei versi iniziali, richiama il carme CI di Catullo: “Multas per gentes et multa per aequora / advenio has miseras, frater, ad inferias, ut te postremo donare munere mortis / et mutam nequiquam adloquerer cinerem” (Per genti molte, per molti mari passando, / arrivo a queste misere esequie tue, / ch’io ti renda, o fratello, gli estremi doni di morte, /e al cener muto volga parole vane). Il richiamo alla poesia catulliana è uno scambio di parole nella tristezza e nel dolore, la sua condizione di esule enfatizza la mestizia del suo destino. “In morte del fratello Giovanni” ha una melodia diversa e meno fluida rispetto agli altri sonetti come “A Zacinto” e “Alla sera” perché è un canto di morte e vuole richiamare il senso di mistero tipico del destino umano.
Per ulteriori approfondimenti sul sonetto vedi qui

Ugo Foscolo: biografia e contesto

Ugo Foscolo, nome di battesimo Niccolò, nasce nel 1778 da madre greca, Diamantina Spàthis, e da padre veneziano, Andrea Foscolo, nell’isola greca di Zante, allora governata da Venezia. Nel 1785 si trasferisce a Spalato con la famiglia e tre anni dopo sperimenterà dolore e lutto a seguito della morte del padre. A seguito della perdita vive con una zia prima di ricongiungersi con la madre a Venezia nel 1793. A Venezia sperimenta un clima frizzante e di grande fervore culturale, frequenta il salotto di Isabella Teotochi Albrizzi, e si avvicina, durante il periodo universitario, alla filosofia di autori come Locke, Rousseau, Hume e Hobbes e inizia a sviluppare idee giacobine. Per questo, deluso dall’esito del trattato di Campoformio, con il quale si cedette Venezia all’Austria, si rifugiò a Milano. Qui inizierà la stesura dell’opera “Ultime lettere di Jacopo Ortis” che testimonia, tramite il suo alter ego Jacopo Ortis, le vicende e i sentimenti che lo pervasero: dall’amore infelice per Teresa Pikler, alla delusione storica e gli ideali antiaustriaci. Al riprendere della guerra si arruola nella Guardia Nazionale e dopo esser stato arrestato e liberato scrisse “l’Ode a Bonaparte liberatore”.
Ugo Foscolo: In morte del fratello Giovanni articolo
Foscolo si spostò molto in vita, vivendo sempre nell’inquietudine e nella sofferenza del senso di morte. Era perennemente scontento di sé, “annoiato di tutto il mondo, diffidente di tutti, malinconico, ramingo”. Inizialmente sostenitore di Napoleone Bonaparte, nel quale ripone grande fiducia, vive poi con profonda delusione e disillusione la svolta antirepubblicana del condottiero francese. Tornato dalla Francia nel 1806, dopo aver conosciuto Fanny Hamilton, da cui avrà una figlia, trascorrerà alcuni anni tra Milano, Pavia e Firenze. Con il crollo dell’Impero napoleonico e la sconfitta di Napoleone, l’Italia torna sotto il dominio austriaco e Foscolo sceglie di rifugiarsi prima in Svizzera poi in Inghilterra, dove morirà nel 1827.
Per ulteriori approfondimenti sulla biografia di Ugo Foscolo vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del sonetto "In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo?
  2. Il tema principale del sonetto è il dolore e la tristezza per la morte del fratello Giovanni Dionigi, che si suicidò a causa di debiti di gioco.

  3. Qual è lo schema metrico del sonetto "In morte del fratello Giovanni"?
  4. Il sonetto è composto da quattro strofe, due quartine e due terzine, con uno schema metrico ABAB, ABAB, CDC, DCD.

  5. Quali sono le influenze letterarie presenti nel sonetto di Foscolo?
  6. Il sonetto richiama il carme CI di Catullo, evidenziando uno scambio di parole nella tristezza e nel dolore, enfatizzando la condizione di esule di Foscolo.

  7. Quali eventi della vita di Ugo Foscolo influenzarono la sua opera?
  8. Eventi come la morte del padre, la delusione per il trattato di Campoformio, e la sua esperienza di esilio influenzarono profondamente le opere di Foscolo.

  9. Come si sviluppò la carriera letteraria di Ugo Foscolo?
  10. Foscolo iniziò a scrivere a Milano, influenzato da un clima culturale vivace e da idee giacobine, e continuò a produrre opere significative come "Ultime lettere di Jacopo Ortis" e "Ode a Bonaparte liberatore".

Domande e risposte

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