Concetti Chiave
- "A Zacinto" di Ugo Foscolo è un sonetto del 1802 dedicato all'isola natia del poeta, Zante, con riferimenti alla dea Venere e al poeta Omero.
- Il componimento esprime il dolore del poeta per l'esilio e la certezza di non poter tornare alla sua terra, contrapposto al ritorno di Ulisse a Itaca.
- Tematiche neoclassiche e romantiche si intrecciano: il mito di Venere e Omero accanto alla nostalgia e al dolore per la lontananza dalla patria.
- La struttura metrica è quella del sonetto, composto da 14 versi endecasillabi suddivisi in due quartine e due terzine, con uno schema di rime ABAB, ABAB, CDE, CED.
- Il sonetto riflette la malinconia e la tristezza di Foscolo per un destino di sepoltura lontano dalla terra natale, affidando alla poesia il suo legame con Zante.
A Zacinto di Foscolo
“A Zacinto” è stata composta dallo scrittore neoclassico Ugo Foscolo nel 1802.
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
Parafrasi del sonetto
Non toccherò mai più le rive sacre
dove ho vissuto ho vissuto piccolo,
o mia Zacinto che ti rifletti nelle acque
del Mar Greco da cui Venere nacque
Venere rendeva quelle isole fertili
con il suo sorriso per cui qualcuno
non tralasciò di descrivere le limpide nuvole e la vegetazione.
Il famoso canto di colui che descrisse il viaggio nel Mediterraneo
di Ulisse è l’esilio diverso dal mio
per cui Ulisse famoso per le sue sventure
tornò nella sua Itaca priva di vegetazione
tu o mia terra materna di tuo figlio non avrai
altro che la poesia, per me il destino ha
deciso una sepoltura senza le lacrime dei miei cari
Tematiche
Foscolo affronta tematiche neoclassiche e romantiche. Troviamo un riferimento neoclassico quando parla di Venere, al poeta greco Omero (autore dell’Iliade e dell’Odissea) e di Ulisse (protagonista dell’Odissea). Troviamo inoltre riferimenti romantici: emerge l’immagine di un protagonista triste, depresso, obbligato a morire lontano dalla propria terra, questa immagine si contrappone all’eroe classico Ulisse che tornerà nella sua petrosa Itaca).
Altre tematiche sono il dolore per la lontananza della terra natale.
Funzione metrica
La poesia è un componimento in sonetti (composizione nata nel 1200): è costituita da 14 versi, tutti endecasillabi e costituiti da 11 sillabe metriche raggruppate in 4 strofe ben precise, la prima e la seconda sono quartine ovvero strofe da 4 versi ciascuna e la terza e la quarta sono terzine ovvero strofe da tre versi ciascuna.
Nella prima e nella seconda strofa le rime sono fisse cioè si ripetono in modo alternato, mentre nella terza e nella quarta sono inverse (CDE, CED).
La poesia "a Zacinto" è stata composta dallo scrittore neoclassico Ugo Foscolo nel 1802. Dal titolo, capiamo che l'autore ha voluto dedicare il proprio componimento all'isola di Zante, sua città natia. Foscolo, rivolgendosi direttamente a Zacinto, afferma che non vi tornerà mai più, prosegue quindi citando la dea Venere, nata dalla spuma del mar Greco, che ha reso fertile quella terra, motivo per cui Omero ha cantato la sua bellezza e raccontato le sventure di Ulisse che per anni ha pellegrinato lontano da Itaca, per pol ritornarci. Nell'ultima strofa, il poeta conclude affermando che Zante di lui non avrà altro che la poesia, perché il destino ha deciso per l'autore una sepoltura in terra straniera. Nel componimento possiamo notare la presenza di tematiche neoclassiche e romantiche. Per quanto riguarda le prime, fanno riferimento al mito di Venere, al poeta greco Omero e ad Ulisse. Per quanto riguarda le seconde, l'amor di patria, la nostalgia e il dolore per la lontananza da essa e l'infelicità dell'eroe romantico Foscolo destinato ad una illacrimata sepoltura. Quanto alla struttura metrica, questa poesia è un sonetto, caratterizzato da 14 versi endecasillabi, raggruppati in 4 strofe, due delle quali sono quartine e due terzine, con uno schema delle rime fisse: ABAB, ABAB, CDE, CED. La poesia analizzata mi è piaciuta, mi hanno colpito in particolare i riferimenti alla classicità, i versi da cui traspare l'ammirazione del poeta per la propria terra, la loro musicalità, ottenuta attraverso lo schema di rime. I sentimenti e gli stati d'animo che traspaiono dal componimento sono: la nostalgia per la propria patria, la malinconia e la tristezza per la lontananza da essa.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sonetto "A Zacinto" di Ugo Foscolo?
- Quali riferimenti neoclassici e romantici sono presenti nel sonetto?
- Come è strutturato metricamente il sonetto "A Zacinto"?
- Qual è il significato del riferimento a Ulisse nel sonetto?
- Qual è l'importanza della figura di Venere nel sonetto?
Il tema principale è la nostalgia e il dolore per la lontananza dalla terra natale, Zacinto, e il destino di una sepoltura lontana da essa.
I riferimenti neoclassici includono Venere, Omero e Ulisse, mentre quelli romantici riguardano l'amor di patria, la nostalgia e l'infelicità dell'eroe romantico.
Il sonetto è composto da 14 versi endecasillabi, suddivisi in due quartine e due terzine, con uno schema di rime ABAB, ABAB, CDE, CED.
Ulisse rappresenta l'eroe classico che, a differenza di Foscolo, riesce a tornare alla sua patria, Itaca, mentre Foscolo è destinato a morire lontano dalla sua terra natale.
Venere simboleggia la bellezza e la fertilità della terra natale di Foscolo, Zacinto, e rappresenta un legame con la classicità e la mitologia greca.