Tasso, Torquato - La Gerusalemme liberata (3)

Temi Principali dell'Opera

L'opera presenta il tema storico in quanto uno dei protagonisti è Goffredo di Buglione a capo dell’esercito cristiano della prima crociata. Al tema storico si unisce il tema dell’amore che caratterizza alcuni crociati. C’è inoltre il tema del meraviglioso cristiano, perchè la fantasia che in certi punti colpisce ha una base di fede a differenza di Ariosto che teneva la fede ai margini: la magia diventa miracolo di fede.

Personaggi e Identità

Tra i personaggi più importati c'è Clorinda, una donna guerriera del campo musulmano. Possiede alcune caratteristiche di Bradamante e anche della vergine Camilla dell’Eneide che fa parte dei latini. Anche se ha combattuto coi musulmani perché è stata cresciuta da un servitore musulmano, in realtà era stata abbandonata da piccola ed era nata cristiana da una famiglia nobile dei re dell’Etiopia. Viene descritta con pelle bianca, capelli biondi e occhi chiari ovvero le caratteristiche degli angeli e la madre che temeva per la sua vita quindi l’ha sostituita con un'altra bambina. Una sera il servitore le rivela la sua vera identità ma ciò non le farà cambiare idea e morirà combattendo da musulmana tranne nell’ultimo momento.

Amore e Controriforma

Nell'opera viene anche raccontato la sua storia d'amore con il crociato Tancredi, che vede Clorinda in combattimento e se ne innamora anche se è nemica. Non consumeranno mai il loro amore, lui è innamorato solo perchè l’ha vista. Sembra un amore stilnovistico però non è ricambiato. A un certo punto combattono ma non sapendo che è lei Tancredi la uccide senza saperlo. Eppure è questa storia che fa temere a tasso di essere contro le regole della controriforma perchè l’amore va contro la fede.

La Selva Incantata

Il punto più importante, centrale per i critici è quando Clorinda ha distrutto la torre di legno costruita dai cristiani, costringendoli a ricostruirla. Si recano nella selva per cercare il legno, un luogo di meraviglioso e cristiano . Un mago che parteggia per i musulmani ha tuttavia stregato la selva, che è un luogo incantato in senso maligno; i cristiani incontrano mostri gli alberi si trasformano in ombre che sembrano volerli uccidere.

Conflitti Interiori e Critica

Tancredi scosso per la morte di Clorinda cerca id disincantare la selva, supera una serie di prove e non si fa intimidire però si ferma quando si imbatte in una pianta che parla (come dante nel canto dei suicide, Polidoro nell’Eneide, la maga Alcina che trasforma amanti in piante quando si stanca di loro nell' Orlando Furioso). Il mago fa parlare la pianta con la voce di Clorinda che è arrabbiata con il soldato, non come quella che muore in pace. Tancredi va in crisi perché quella voce è la voce del suo senso di colpa per aver ucciso l' amata Clorinda. Forse quei demoni e mostri all' interno della foresta che impediscono ai cristiani di ricostruire la torre non sono altro che la loro coscienza. Alcuni critici ritengono anche che potrebbero rappresentare la coscienza tormentata del poeta. I suicidi di dante non si sentono in colpa però il luogo è contorto.